Cavolo cinese – Pak-Choi
Il cavolo cinese o Pak-Choi è una verdura a foglia larga che può esser facilmente coltivata nell’orto, in vaso su terrazze e balconi per tutto il periodo primaverile-estivo.
- Caratteristiche del cavolo cinese o Pak-Choi
- Coltivazione del Cavolo cinese o Pak-Choi
- Coltivazione del cavolo cinese in vaso
- Moltiplicazione del cavolo cinese
- Moltiplicazione per seme
- Trapianto
- Rotazione
- Parassiti e malattie del cavolo cinese
- Cure e trattamenti
- Raccolta del cavolo cinese
- Conservazione del cavolo cinese
- Usi del Pak-choi e come cucinarlo
- Calorie del cavolo cinese
- Varietà di Pak-choi
- Componenti del Pak-choi
- Proprietà e Benefici del cavolo cinese
- Curiosità
Caratteristiche del cavolo cinese o Pak-Choi
Il cavolo cinese detto anche Bok-Choi è un ortaggio a foglia annuale o biennale della famiglia delle Brassicaceae originario della Cina coltivato largamente in quasi tutti i paesi asiatici. In Italia a differenza del cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolfiore, cavolo verza e altre specie di crucifere viene coltivato e commercializzato solo da pochi anni a scopo alimentare per la ricchezza di sostanze nutritive e per le sue molteplici proprietà benefiche.
Il cavolo cinese ha radici a fittone corta e tozza, dalla quale ha origine un’elevata quantità di radici laterali secondarie o avventizie.
diversamente dalle altre crucifere,si sviluppa formando delle rosette verticali ricche di numerose foglie lunghe circa 30-40 cm, sorrette da spessi piccioli larghi circa 10 cm con costolature bianco verdastri molto evidenti e simili a quelle del sedano.
Le foglie nella parte superiore sono più larghe con pagina spessa, varie nervature di colore bianco crema, il colore delle foglie del cavolo cinese va dal verde pallido al verde scuro a seconda delle varietà. La consistenza delle foglie del Pak -Choi è carnosa come quella della bietola a coste; il sapore anche leggermente amarognolo è delicato al palato, l’odore, emanato soprattutto durante la cottura, invece è gradevole a differenza delle altre varietà di crucifere.
Nel secondo anno di vita la pianta di cavolo cinese produce una freccia floreale tipica delle brassicacee.
Coltivazione del Cavolo cinese o Pak-Choi
Il cavolo cinese a differenza degli altri cavoli tipicamente invernali può essere coltivato anche in tarda primavera e in estate.
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Esposizione: il Bok choi anche se si sviluppa bene in luoghi parzialmente ombreggiati predilige quelli soli e soleggiati. Ama il clima umido, tollera discretamente il freddo ma teme le gelate.
La temperatura media giornaliera ottimale per la formazione del cespo si aggira attorno ai 14 °C. - Terreno: anche se si adatta a qualunque tipo di terreno preferisce quello di medio impasto, sciolto e ricco di sostanza organica, ben drenato e con valori di pH compresi tra 6 e 7.
- Annaffiature: le annaffiature devono essere regolari, in modo da mantenere il terreno sempre umido e fresco, ma lasciando che asciughi tra una annaffiatura e l’altra. Il cavolo cinese va irrigato per tutto il suo ciclo vegetativo perché apporti irregolari d’acqua incidono sulla crescita e la qualità delle piante. Le irrigazioni devono avere una maggiore frequenza durante il periodo estivo e vanno effettuate anche nel periodo autunnale in caso di siccità. Le piante, se fatte crescere a lungo nel terreno asciutto diventano legnose, e con un sapore molto più intenso.
- Concimazione: è un ortaggio che per la brevità del suo ciclo vegetativo non necessita di concimazioni durante il suo sviluppo e formazione. Il terreno di coltura va arricchito prima della messa a dimora durante la fase di preparazione con letame o compost e una piccola percentuale di perfosfato minerale e solfato di potassio. Per sopperire ad eventuali carenze di azoto sarà sufficiente impiantare i cavoli cinesi nel terreno precedentemente coltivato a cetriolo o a zucchino.
Coltivazione del cavolo cinese in vaso
Questo salutare ortaggio si coltiva facilmente anche in vasi larghi e poco profondi in quanto la crescita delle radici è lenta e superficiale al terreno. Il substrato deve fresco, umido, ricco di nutrienti e deve essere mantenuto costantemente umido per tutto il ciclo vegetativo. Nell’arco di un paio di settimane si ottengono giovani piante adatte ad essere consumate crude e solo dopo circa 30-40 giorni invece si potranno raccogliere i cespi completamente formati. Per allungare il tempo di produzione si possono raccogliere le foglie man mano che crescono senza sradicare la pianta dal terreno.
Moltiplicazione del cavolo cinese
La pianta di cavolo cinese si riproduce per seme.
La semina si effettua alla fine dell’inverno per il raccolto primaverile e in tarda primavera per il raccolto estivo.
Moltiplicazione per seme
La semina si effettua in semenzaio oppure a spaglio direttamente a dimora. Le piantine nate dalla germinazione in semenzaio, non appena sono sufficientemente vanno messe a dimora definitiva in vaso o in piena terra. Se invece la semina è stata fatta a spaglio in piena terra, si procede a diradarle nelle zone in cui sono maggiormente addensate eliminando quelle più fragili. Per ottenere più raccolti le semine del cavolo cinese possono essere fatte ad intervalli di 15 -20 giorni.
Nell’arco di un paio di settimane otterremo già giovani piante adatte ad essere consumate crude; dopo circa 30 giorni invece avremo i cespi formati, adatti ad essere cucinati. Volendo possiamo seminare il Bok choi ad intervalli di 15-20 giorni, oppure coltivarne una ampia aiuola e poi conservare la verdura tagliata grossolanamente e posta in freezer, per utilizzarla nel corso dei mesi.
Trapianto
Il trapianto delle piante di cavolo cinese ottenute dalla semina in semenzaio vanno poste a dimora con tutto il pane di terra che avvolge le radici a distanza variabile in base alla varietà e allo sviluppo vegetativo. In media le piantine vanno impiantate nel terreno ben lavorato ed arricchito di sostanza organica nella fase di preparazione a distanza di circa 40 cm sulla file e tra le file. Un impianto fitto evita la crescita delle erbe infestanti.
Rotazione
La coltura dei cavoli cinesi può essere avvicendata a quella delle cucurbitacee e mai nello stesso terreno dove sono stati coltivati ortaggi della stessa famiglia come cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo di Bruxelles, cima di rapa. Per ottenere buoni raccolti è opportuno anche non coltivarli nello stesso terreno per due anni di seguito.
Parassiti e malattie del cavolo cinese
Il Pak-choi è una pianta rustica che soffre il marciume delle radici se il terreno non è ben drenato. e l’oidio o mal bianco se il clima è troppo umido.Teme l’attacco delle lumache che sono ghiotte delle foglie e dei germogli più teneri e per quanto riguarda i parassiti animali teme: la cavolaia, la mosca del cavolo, il punteruolo, il maggiolino, la mamestra o nottua, l’agrotide, ecc.
Cure e trattamenti
Proteggere le piante di cavolo cinese dall’attacco delle lumache con la cenere o collaretti di cartone. Estirpare e bruciare le piante infestate da malattie fungine. Effettuare periodiche scerbature per evitare che le erbe infestanti possano sottrarre i nutrienti indispensabili per un corretto sviluppo dei cespi. Per proteggere le colture primaverili dalle gelate notturne effettuare una pacciamatura basale con paglia o foglie secche. Inoltre le piantine giovani di Pak-choi vanno protette con agritessuto mentre nelle regioni in cui le piogge primaverili sono particolarmente abbondanti.
Raccolta del cavolo cinese
Il Pack-choi può essere raccolto scalarmente durante tutto il suo ciclo vegetativo. Le foglie più tenere da consumare fresche e crude nelle insalate si raccolgono in in qualsiasi momento, mentre la raccolta dell’intera pianta va fatta dopo circa 40 giorni dalla germinazione, da ottobre a metà novembre o quando la foglie che formano la rosetta sono ben sviluppate e ben pressate le une alle altre. Le rossette di foglie più tenere, come la lattuga da taglio, vanno tagliate a 2-3 cm dal terreno mentre quelle alte circa 35 cm a circa 5 -7 cm o scalzate dal terreno.
Conservazione del cavolo cinese
Dopo la raccolta i cavoli cinesi possono essere conservati in frigorifero per almeno 2 settimane avvolti in un sacchetto per alimenti o anche di carta per evitare che la condensa possa provocarne la decomposizione. Per conservarli per mesi, generalmente i cavoli cinesi vengono ridotti a pezzi, lavati accuratamente, asciugati e messi nel congelatore. In alternativa si posssono sbollentare per 2- minuti, scolarli e poi congelarli.
Usi del Pak-choi e come cucinarlo
Come già detto le foglie giovani di questo saporito ortaggio a foglia larga possono essere usate crude nelle insalate miste e, come le foglie dell’indivia belga al forno, con un ripieno di formaggi freschi oppure marinate o conservate in salamoia con cipolla e aglio. I cespi più sviluppati invece vanno consumati cotti: saltati in padella come gli spinaci, nelle frittate, nelle torte rustiche, nelle zuppe, nei minestroni, o con pasta e riso. Il cavolo cinese è ottimo anche al forno abbinato con pancetta e cipolla.
La cottura è indispensabile per ammorbidire le foglie più coriacee e per far perdere il loro sapore amarognolo (ricorda quello della cicoria) che è tanto più intenso quanto più si ritarda la raccolta.
Nei paesi di origine questo ortaggio viene largamente utilizzato per la preparazione del Chowmein un tipico piatto dal sapore aromatico misto a cipolle, aglio, zenzero, peperoncino, soia e polpa di pomodoro. Sempre nella cucina orientale il Pak-choi viene usato come contorno a piatti di carne piccante.
Il sapore delicato, il profumo gradevole è l’ottima digeribilità rende il cavolo cinese una verdura adatta al consumo di chi ha problemi di lenta digestione, agli anziani e ai bambini. Inoltre, per la ricchezza di fibre è indicato per contrastare la stitichezza, per l’assenza di glutine è adatta anche per l’alimentazione dei celiaci, per il basso apporto calorico aiuta a perdere peso e viene consigliato a coloro che seguono una dieta dimagrante.
Calorie del cavolo cinese
Il Pak choi contiene pochissime calorie infatti 100 grammi di prodotto apportano solo 19 Calorie.
Varietà di Pak-choi
Le varietà di questo ortaggio commercializzate a scopo alimentare sono:
- il cavolo cinese Joi-Choi, una cultura con piccioli di colore bianco brillante e foglie coriacee di colore verde scuro. Il Bok-choi è varietà a crescita rapida e resistente al freddo;
- il cavolo cinese Shanghai, coltivato soprattutto a Shanghai è una specie con piccioli e foglie di colore verde chiaro;
- il cavolo cinese Red Choi, composto da piccioli e foglie più interne alla rosetta di colore verde mentre quelle più esterne hanno la parte superiore di colore rosso -viola come il radicchio.
Componenti del Pak-choi
Questa particolare crucifera, specialmente se poco cotta o consumata cruda è una buone fonte di vitamine del gruppo B di vitamina A, C, K e B2. E’ ricca di sali minerali Calcio e Potassio, fibre, di polifenoli, altri antiossidanti e una quantità di carotene addirittura superiore alla carota.
Proprietà e Benefici del cavolo cinese
Questa particolare crucifera, priva di testa, come le altre varietà di cavolo è benefica per la nostra salute:
- regola il colesterolo ematico;
- fa bene alla vista;
- previene gli inestetismi della pelle e contrasta la formazione delle rughe;
- stimola la produzione di globuli rossi nel sangue, quindi ottimo rimedio per chi ha problemi di anemia;
- ha proprietà antitumorali;
- regola l’intestino e combatte la stitichezza;
- disintossica l’organismo e lo difende dagli agenti inquinanti presenti nell’ambiente;
- regola il glucosio ematico ed ideale per i soggetti affetti dal diabete.
Curiosità
Il vero scientifico del cavolo cinese è il nome latino Brassica rapa varietà Chinensis ma in molti paesi soprattutto orientali è conosciuto e chiamato Bok-choy o cavolo di Pechino.