Annaffiature

L’annaffiatura, o innaffiatura, è una pratica antica come l’uomo, nata dall’esigenza di potenziare e migliorare i raccolti anche quando la pioggia non era presente.

Lunghi periodi di siccità o di caldo soffocante erano, e sono tutt’ora, molto dannosi per le piante e i fiori e la vegetazione in genere. Per questo motivo sono stati utilizzati, in tempi passati ed ancora oggi, degli strumenti utili per supportare la crescita delle piante sana e rigogliosa. 

Ogni pianta o fiore presenta delle personali esigenze per quanto riguarda le modalità e le quantità di annaffiatura necessarie. Esistono piante che, soprattutto durante l’estate, richiedono grandi quantità di acqua ed altre che invece ne richiedono molto poca.

A tal proposito esistono vari metodi di annaffiatura, nel rispetto delle differenze tra le varie piante.

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I metodi di annaffiatura

Totalitaria

Indichiamo come annaffiatura totalitaria la pratica di annaffiatura quotidiana, che viene effettuata regolarmente. Viene scelta questa annaffiatura per tutti le tipologie di piante aromatiche e fiori delicati durante il periodo estivo.

Sussidiaria

Con sussidiaria indichiamo il tipo di annaffiatura che consente di inserire nel terreno anche dei sali minerali o agenti chimici rinforzati. In questo caso l’acqua è arricchita con le sostanze nutrienti per la pianta.

Automatica

Questi sistemi di annaffiatura sono detti automatici perché prescindono dalla presenza di un operatore che se ne occupi.

Tra questi sistemi individuiamo i timer collegati alla rete idrica domestica, che è possibile attivare tramite un dispositivo elettrico. Abbiamo poi le sfere di acqua gelificata, che si sciolgono lentamente per fornire acqua e nutrienti alle piante, molto utili quando le piante sono sole per un periodo di tempo più o meno lungo. Infine abbiamo il sistema automatico che prevede l’utilizzo di dispenser di acqua, in questo caso l’acqua viene dosata lentamente grazie a delle bocce di plastica o di vetro dotate di beccuccio contagocce.

Metodi per l’annaffiatura dei campi

Possiamo individuare una serie di metodi di annaffiatura, dedicati alle aree agricole molto vaste. Si tratta di metodi che servono a supportare le colture e a ottimizzare sia le risorse idriche che la resa del raccolto. Tra queste elenchiamo:

  • annaffiatura ausiliaria, utilizzata quando il raccolto presenta segni di debolezza
  • di soccorso, utilizzata in caso di clima avverso
  • dilavante, utile per diluire i sali minerali nel terreno
  • termica, che sfrutta la capacità dell’acqua di condurre calore nel terreno
  • antigelo, che come suggerisce la parola, evitano che le piante si congelino.

Gli strumenti per l’annaffiatura

Per supportare la pratica di annaffiatura esistono molti strumenti utili.

  • spray vaporizzatore, utile per innaffiare i germogli e le piante o i fiori molto delicati
  • tubo, essenziale per condurre l’acqua da una fonte principale fino ai vasi disposti più lontano
  • annaffiatoio, lo strumento classico per provvedere alla pratica di annaffiatura domestica
  •  irrigatori automatici, per dispensare l’acqua anche quando si è impossibilitati a farlo
  • idropistola, strumento necessario per dosare il getto d’acqua
  • vitamine e nutrienti, per arricchire l’acqua utilizzata per l’annaffiatura

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Quando e come si effettua l’annaffiatura

Di seguito le regole principali per effettuare una corretta annaffiatura:

  • Per valutare se è il momento di annaffiare è buona norma controllare il terreno, che non deve essere troppo arido. In questo caso procedere con l’irrigazione
  • Annaffiare le piante grandi abbondantemente a distanza di giorni, mentre irrigare le piante piccole quotidianamente con dosi d’acqua minori
  • Controllare i ristagni di acqua nei sottovasi. La presenza di acqua stagnate causa nidi di insetti e il marcire delle radici
  • Innaffiare il terreno e non la parte superiore della pianta
  • Il momento migliore per innaffiare è l’alba o il tramonto. Durante le ore calde si rischia uno sbalzo termico troppo importante.

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