Come coltivare le more nell’orto di casa o in vaso

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Ermelinda Gallo
  • Autore - Laurea in Giurisprudenza

Come coltivare le more? Come fare per avere il proprio cespuglio di more in giardino, nell’orto di casa o sul balcone in vaso? Di quali cure ha bisogno il rovo pur essendo spontaneo in natura? Possiamo scegliere un’esposizione particolare per questa pianta? E delle more cosa possiamo farne in cucina? Rispondiamo a queste domande per conoscere meglio i segreti delle more; subirto, un breve video che spiega come fare per raccoglierle.


Il rovo comune, o Rubus ulmifolius, è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae, piuttosto resistente e vigorosa, tanto da crescere spontaneamente in natura, anche in situazioni ambientali poco favorevoli. In molti casi, di fatto, si tratta di piante infestanti; ma come fare per coltivare il rovo comune in orto, in giardino o in un vaso? La ragione per volerlo fare viene da sé: i frutti del rovo comune sono le piccole, deliziose more, frutti di bosco dapprima rossi, poi neri e bruni una volta giunti a maturazione. Sono frutti molto utilizzati in pasticceria e con diverse proprietà benefiche.

Se volete coltivare il vostro cespuglio di rovo comune per godere di un bel raccolto di more, ecco alcune delle info più importanti per farlo. Conosceremo meglio questo arbusto, scopriremo le condizioni migliori per farlo sviluppare, e vi daremo anche qualche utile suggerimento per utilizzare le more per le vostre ricette dolci.

More coltivazione
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Caratteristiche generali

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Il rovo comune, nome utilizzato per il Rubus ulmifolius, è un’arbustiva della famiglia delle Rosaceae. Il termine ulmifolius, dal latino, fa riferimento alla somiglianza delle foglie di queste piante con quelle dell’olmo campestre, Ulmus minor.

Questa pianta spinosa si presenta formata da una serie di fusti, che possono raggiungere i 6 metri di lunghezza, dotati di spine arcuate; alcune delle varietà coltivate, tuttavia, sono sprovviste di spine. Il fusto principale dal quale si sviluppa il cespuglio, cresce nel primo anno di vita della pianta e si chiama primocane; al termine di questo periodo, rallenterà il suo sviluppo, concentrandosi sulla produzione di altri rami, o getti, secondari, detti floricane.

Le foglie sono di colore verde scuro, e presentano una pagina superiore glabra, mentre quella inferiore è rivestita da un sottile strato di peluria e delle spine più esili di quelle presenti sui fusti. I fiori, riuniti in grappoli di infiorescenze, grosse intorno ai 10 mm, sono di colore bianco-rosato a seconda della varietà; sbocciano intorno al mese di giugno, a inizio estate.

I frutti, le bacche o more, sono costituiti da drupeole attaccate ad un ricettacolo conico. Sono frutti commestibili che passano dal verde al rosso fino al nero-violaceo una volta terminata la maturazione; sono simili ai lamponi e, come questi ultimi, rientrano nella categoria dei frutti di bosco.

Principali varietà

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Esistono diverse tipologie di more, con frutti più o meno tondeggianti piuttosto che oblunghi; anche le piante di rovo differiscono per alcuni particolari. Il tratto principale in alcune varietà di rovo è l’assenza delle spine. Si tratta di cultivar sviluppate dall’uomo per ovviare alla presenza delle spine, appunto, e rendere l’arbusto meno difficile da gestire, meno pericoloso.

Ma quali sono le varietà più amate e coltivate di more? Ricordiamo le principali:

  • Mora Chester: si tratta di una varietà senza spine, ottima per essere coltivata anche con climi freddi e temperature rigide. Sono frutti a maturazione tardiva, di media grandezza e molto dolci; di solito si raccolgono a fine estate.
  • Mora Loch Ness: un mora grossa e dolcissima. I rami presentano delle piccole spine; i frutti di questa varietà possono essere raccolti già verso la fine del mese di luglio.
  • Mora Himalaya: si tratta di una varietà spinosa, ma molto robusta e facile da coltivare. Cresce rapidamente e si adatta sia al pieno sole che alle zone all’ombra. Le bacche sono dolci e leggermente oblunghe.

Coltivazione delle more: quale terreno scegliere, come concimare, quando irrigare

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Ma quali sono i fattori a cui prestare maggiore attenzione se si decide di coltivare il rovo comune per ottenere delle belle more succose? Abbiamo già accennato a come questa pianta si sviluppa e con quali tempistiche; ma come per tutte le altre piante, anche il rovo può essere coltivato con qualche accortezza in più. Oltre a poterlo far crescere in piena terra, poi, è bene ricordare che alcune varietà senza spine di rovo sono coltivabili anche in vaso, quindi tranquillamente sul balcone di casa.

Vediamo insieme a cosa prestare attenzione prima di passare alla coltivazione delle more:

  • Esposizione: le more, in linea di massima, preferiscono i luoghi soleggiati e riparati dai venti. Alcune varietà, tuttavia, possono sopportare anche temperature basse.
  • Terreno: trattandosi di piante spontanee, che si adattano a diverse condizioni ambientali, la tipologia di terreno potrebbe non essere un problema. Quello che il rovo preferisce, tuttavia, è leggero, fresco e ben drenato.
  • Annaffiature: il rovo tollera bene i periodi di siccità; tuttavia, riguardo alle annaffiature, bisognerà garantirle regolarmente nella fase di prefioritura e durante l’ingrossamento dei frutti.
  • Concimazione: per avere dei bei frutti succosi e un raccolto abbondante, il giusto fertilizzante potrebbe fare la differenza. Utilizzate concimazioni a base di calcio, per una maggiore consistenza dei frutti, e a base di  potassio, per more dal colore scuro, brillante e intenso.

Come coltivarle in vaso

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Per la coltivazione delle more in vaso è importante la scelta dei contenitori. I vasi devono essere di almeno 35-40 cm di diametro, in caso di cassette almeno 1 m in lunghezza, 40 cm di profondità e 15 cm in larghezza. Tutto questo a causa della rapidità e della vigorosità con cui alcune varietà si sviluppano.

In primavera, si effettua il rinvaso; bisognerà potare le radici, ridurre i polloni e arricchire il terreno con concime stallatico, mettendolo intorno alla base del fusto principale. Ricordare di garantire innaffiature costanti e moderate.

Moltiplicazione e potatura

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Le more si riproducono per seme, talea, propaggine e per divisione dei polloni basali.

La tecnica più utilizzata è la separazione dei polloni basali che va effettuata in inverno o in primavera, dopo aver lavorato a fondo e arricchito il terreno con letame maturo con distanze di circa 2 m sulle file e 2,5 -3 m tra le file.

In autunno – inverno si effettua la potatura dei polloni a pochi cm dal suolo e in primavera si pratica il diradamento dei nuovi getti, al fine di favorire il soleggiamento e la produzione di frutti di ottima qualità.

Raccolta delle more

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La raccolta delle more è scalare e generalmente si effettua quando i frutti pendono sui tralci, neri e profumati; sono pronti per essere raccolti quando si sfilano facilmente dal ricettacolo. Importante raccogliere le more lontano da piogge, in modo che siano asciutte, e non troppo presto al mattino, quando le piante sono ancora imperlate di rugiada.

Il periodo della raccolta si prolunga per circa 60 giorni tra luglio – ottobre, a seconda delle varietà.

 

Malattie e parassiti

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Come altre piante produttrici di frutti di bosco, anche il rovo comune e la mora sono esposti ad alcune malattie crittogamiche. Fra le più comuni e pericolose, ricordiamo l’antracnosia, anche detta cancro delle piante: si tratta di un fungo che attacca giovani foglie e germogli, diffondendosi poi al resto dell’esemplare. Si nota grazie alla formazione di piccole macchie nere; è necessario intervenire appena possibile con una tintura di Bordeaux, ossia un mix di fango, acqua e solfato di rame.

Per le more sono pericolose anche le infestazioni di acari e del ragnetto rosso; in questo articolo dedicato, vi spieghiamo come fare per risolvere il problema di questi parassiti.

Ricette con le more

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Le more sono frutti ricchi di vitamine con tante proprietà benefiche; per scoprirne alcune, ecco un articolo dedicato alle virtù e ai benefici che apportano. Possono essere utilizzati in cucina per la preparazione di svariate ricette dolci, dessert, confetture ecc…

Per mettervi subito ai fornelli e preparare un buon dolce della tradizione, ecco il tutorial per cucinare una bella crostata, da arricchire con la vostra marmellata di more.

Oltre alle preparazioni dolci, con le more si può preparare un ottimo liquore, molto amato in Germania; qui la ricetta per gustarlo a casa, con more coltivate, oppure con quelle raccolte da piante spontanee. In più, per non perdere nemmeno un passaggio, tutte le fasi della preparazione nel nostro tutorial.

 

Come coltivare le more nell’orto o in vaso: foto e immagini

Se non vedete l’ora di raccogliere le vostre more a Km 0 nel vostro orto, non dovete fare altro che seguire i nostri consigli e pazientare fino alla maturazione del raccolto. Ecco alcune foto di questi amatissimi frutti di bosco.