Margherita coltivazione
La margherita perenne è una pianta cespugliosa, di aspetto globoso, coltivata a scopo ornamentale sia in vaso e sia per abbellire angoli rocciosi del giardino.
- Coltivazione e caratteristiche della Margherita perenne
- Fioritura
- Coltivazione della margherita
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione della margherita
- Moltiplicazione per seme
- Moltiplicazione per talea
- Trapianto o messa a dimora
- Rinvaso
- Potatura
- Malattie e Parassiti delle margherite
- Cure delle margherite
- Varietà di margherite
- Margherita gialla
- Felicia o Agatea
- Linguaggio dei fiori
- Usi
- Curiosità
- Galleria foto Margherita
Coltivazione e caratteristiche della Margherita perenne
La margherita, Leucantheum vulgare, o margherita comune è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae (Compositae) originaria delle Isole Canarie, diffusa in tutta Europa e coltivata in tutte le regioni italiane a scopo ornamentale.
La margherita caratterizzata da un robusto apparato radicale rizomatoso che genera fusti fittamente ramificati ricoperti da foglie dentellate ed incise di colore verde brillante.
Gli steli, legnosi nella zona basale ed erbacei in quella apicale, terminano con infiorescenze a capolino, molto vistose e sono ricoperti da una corta peluria biancastra.
I fiori bianchi o gialli sono formati da lunghi petali (ligule) ovali che fanno da contorno ad un grosso bottone centrale di colore giallo carico composto da numerosi stami.
La corolla contorna un disco centrale di colore giallo carico composta da numerose sacche polliniche che favoriscono l’impollinazione entomofila.
I frutti sono degli acheni ovali, bislunghi, neri e rigati di bianco.
Fioritura
Tutte le specie di margherite fioriscono da maggio a settembre inoltrato. Nelle regioni con clima temperato la fioritura si prolunga fino all’autunno inoltrato.
Coltivazione della margherita
Esposizione
E’ una pianta perenne che ama i luoghi luminosi e soleggiati al massimo semiombrosi purchè riparati dal vento. Non tollera il freddo rigido dell’inverno con temperature inferiori ai 5 gradi sotto lo zero. La pianta di margherita allevata in vaso sul balcone va posta in un angolo riparato e ben illuminato, dove le temperature si aggirano intorno ai 16 o ai 18° C.
Terreno
Predilige terreni fertili, umidi, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Il terreno ottimale di coltivazione per questa pianta è miscuglio di terreno da giardino misto a sabbia con un pH leggermente acido o neutro,.
Annaffiature
La margherita anche se resiste bene a brevi periodi siccitosi va irrigata frequentemente dalla ripresa vegetativa (marzo) fino all’inizio dell’autunno. In inverno le annaffiature vanno sospese soprattutto se viene coltivata in piena terra in quanto sono sufficienti a mantenerla in vita le acque piovane. La margherita allevata in vaso va annaffiata solo quando il terreno è completamente asciutto per evitare il rischio del marciume delle radici.
Concimazione
Durante la ripresa vegetativa e ogni 3 – 4 mesi somministrare un concime granulare a lenta cessione specifico per piante da fiore. Per ottenere cespugli verdi e vigorosi la concimazione della Margherita va fatta con del fertilizzante ricco di ferro (Fe) e magnesio (Mg).
Moltiplicazione della margherita
La margherita è una pianta facile da propagare per talea apicale, per divisione dei cespi e per semina.
Moltiplicazione per seme
La semina della Margherita si effettua all’inizio della primavera interrando i semi in un terriccio specifico fresco e soffice. Il semenzaio va ricoperto con un telo di plastica trasparente e collocato in un luogo riparato dalle gelate notturne. A germinazione avvenuta si toglie il telo e le piantine più vigorose potranno essere messe a dimora definitiva.
Moltiplicazione per talea
Si tratta di una tecnica di propagazione agamica che assicura piante identiche a quella madre e molto facile da eseguire. In autunno o in primavera, con forbici ben affilate e disinfettate si prelevano le parti apicali degli steli erbacei lunghi 12 -15 cm. Si eliminano le foglie basali e si lasciano solo quelle apicali. Le talee si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali e il substrato va nebulizzato ogni giorno fino a quando non compariranno nuove foglioline. le nuove piantine di margherite vanno fatte irrobustire prima di poterle mettere a dimora definitiva. Si consiglia di collocare il vaso con le talee in un luogo luminoso ma non non esposto ai raggi diretti del sole. Per favorire l’attecchimento delle radici si consiglia anche di prelevare le talee con tagli obliqui.
Trapianto o messa a dimora
La pianta di margherita va messa a dimora in buche abbastanza profonde con tutto il pane di terra che avvolge le radici. Se si intende coltivarla in vaso si ricorda che deve essere più alto che largo per contenere le sue radici.
Rinvaso
Le radici della pianta di margherita tendono ad espandersi in larghezza ed in profondità e pertanto quando fuoriescono dai fori di drenaggio delle acqua delle annafiature la pianta va trasferita in un vaso più grande del precedente utilizzando terriccio fresco e fertile misto a sabbia, a un po’ di stallatico ben maturo e a una manciata di argilla espansa. Il vaso deve essere preferibilmente di terracotta.
Potatura
La potatura si pratica per dare armonia di forma alla chioma, per favorire l’incespimento e per stimolare la fioritura. Utilizzando delle forbici o delle cesoie ben affilate e disinfettate si effettua la cimatura apicale degli steli mentre in autunno o dopo la fioritura si accorciano di parecchio i rami sfioriti. All’inizio della primavera, prima della ripresa vegetativa della margherita si recidono alla base i rami vecchi e rinsecchiti dal freddo.
Malattie e Parassiti delle margherite
Tutte le piante di Margherita sono sensibili alle malattie fungine. Soffrono il marciume radicale causato dai ristagni idrici nel terreno e nel sottovaso. Temono l’attacco dell’oidio che imbratta le foglie con depositi polverosi biancastri e l’attacco degli afidi che formano ammassi nerastri soprattutto sui fiori ancora in boccio e tra le ascelle delle foglie.
Cure delle margherite
La margherita è una pianta abbastanza rustica e poco esigente di cure. Di tanto in tanto sarà sufficiente asportare gli steli sfioriti e, in inverno, proteggere l’apparato radicale con una pacciamatura di paglia se la pianta è coltivata a dimora. In estate la pianta di Margherita allevata in vaso va riparata dai raggi diretti del sole per evitare la scottatura del fogliame.
I trattamenti antiparassitari vanno praticati solo in caso di necessità utilizzando anche dei prodotti biologici come l’antiparassitario all’ortica, quello all’aglio o al piretro facili da preparare anche in casa.
Varietà di margherite
Tra le tante varietà di margherite differenti per dimensioni e colore dei fiori ricordiamo:
Margherita gialla
Una varietà molto rustica che cresce spontanea anche nei prati e che produce fiori con petali gialli;
che comprende diverse specie che producono grossi e vistosi fiori in tonalità di colore diverse;
Felicia o Agatea
che produce fiori di colore azzurro cielo. amelloides che possono essere coltivate sia in vaso che in giardino per creare cespugli fioriti.
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori, la margherita ha diversi significati: il fiore per il candore dei suoi petali è simbolo di purezza, d’innocenza, modestia, pazienza. La margherita simboleggia anche la riflessione, la purezza di corpo e di spirito.
Inoltre la margherita è il fiore che rappresenta l’amore fedele e non a caso per gli innamorati è un pegno di sentimento puro ed eterno.
Usi
I fiori della margherita come tanti altri fiori commestibili possono essere consumati freschi nelle insalate di verdure miste, nei risotti, nei minestroni ed altri tipi di piatti.
Per le molteplici proprietà benefiche i fiori sono ottimi anche per la preparazione di infusi efficaci per sedare la tosse e le coliche intestinali.
Curiosità
Il bouquet di margherite recise, regalato ad una neo-mamma, è segno di felicità nell’accogliere il suo neonato.
Gli anglosassoni chiamano questo fiore eye daisy, occhio del giorno, in quanto si apre al mattino per chiudersi dopo il tramonto.
Il nome scientifico della margherita, Leucanthemum vulgare deriva dal greco leukos (bianco) e anthemon (fiore).
I fiori di margherita sono molto utilizzati anche in cucina per la preparazione dei ben noti infusi – utilizzati per calmare la tosse o dolori derivanti da coliche intestinali – e di molti piatti, soprattutto le insalate.