Gelsomino del Madagascar – Stephanotis coltivazione
La Stephanotis, conosciuta comunemente come Gelsomino del Madagascar, è una pianta rampicante, molto decorativa per la ricchezza di fogliame e, soprattutto, per i suoi fiori bianchi e profumati utilizzati anche per confezionare splendidi bouquet per le spose.
- Caratteristiche generali della Stephanotis
- Fioritura Stephanotis
- Coltivazione del gelsomino Stepahanotis
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione della Stephanotis
- Rinvaso della Stephanotis o gelsomino del Madagascar
- Potatura del gelsomino del Madagascar
- Quando potare il gelsomino?
- Malattie e parassiti
- Cure e trattamenti
- La Stephanotis è velenosa per gli animali domestici?
- Altre informazioni utili sulla coltivazione di altre varietà di gelsomino
- Linguaggio dei fiori e significato
- Curiosità
- Galleria foto gelsomino
Caratteristiche generali della Stephanotis
Il gelsomino del Madagascar è una pianta originaria del sud asiatico e appartiene alla famiglia alla famiglia delle Asclepiadaceae (o Apocynaceae).
La pianta, sempreverde, ha portamento rampicante, è composta da robusti fusti erbacei che con il passare degli anni divengono semilegnosi.
I fusti sono ricoperti da da grandi foglie ovali cerose e di colore verde scuro.
Le foglie, molto decorative, lunghe circa 10 cm, crescono in coppie ad intervalli regolari.
I fiori, vistosi e carnosi, sembrano tante stelle bianche riunite in grappoli alla base delle ascelle fogliari. La corolla è composta da 5 petali ligulati molto vistosi.
I fiori della Stephanotis emanano un gradevole profumo che ricorda quello dei fiori del gelsomino e del rincospermum.
I frutti sono dei particolari frutti ovoidali di colore verde contenenti dei semi piumati e leggerissimi molto simili a quelli dell’oleandro.
Fioritura Stephanotis
Fiorisce dalla tarda primavera, tra maggio e giugno e talvolta anche fino all’estate inoltrata.
Coltivazione del gelsomino Stepahanotis
Esposizione
Predilige i luoghi semi ombreggiati, riparati dal vento e dal freddo intenso.
La temperatura ambiente ottimale per la coltivazione di questa pianta rampicante è di circa 20-21° C, nel periodo primaverile-estivo mentre mal sopporta temperature inferiori ai 12° C nel periodo autunno-invernale.Nelle regioni a clima mite, può essere allevata anche all’aperto per coprire muri o pergolati.
Terreno
Ama i terreni leggermente acidi, sciolti e ricchi di sostanza organica.
Annaffiature
Dalla ripresa vegetativa fino all’autunno annaffiare regolarmente, lasciando leggermente umido il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
In estate per assicurare alla pianta il giusto grado di umidità sono utili regolari e frequenti nebulizzazione fogliari con acqua possibilmente piovana o fatta decantare per alcune ore con l’aggiunta di alcune gocce di aceto o limone.
In inverno annaffiare sporadicamente facendo attenzione ai ristagni idrici nel sottovaso.
Concimazione
Per una corretta ed equilibrata crescita della pianta, in primavera somministrare del concime per piante da fiore ogni 10-15 giorni. Il concime deve essere bilanciato in macroelementi, Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) e in microelementi.
Moltiplicazione della Stephanotis
La Stephanotis si riproduce per seme e per talea semilegnosa in estate.
Le talee, lunghe 10 cm, prelevate da germogli laterali non fioriferi vanno messe a radicare in un miscuglio di sabbia e torba e a una temperatura di 20°C.
Il tempo della radicazione è di circa 3 mesi. Dopo la radicazione le nuove piantine vanno trasferite in contenitori più grandi e coltivate come gli esemplari adulti.
Rinvaso della Stephanotis o gelsomino del Madagascar
Il rinvaso si effettua ogni anno, all’inizio della primavera utilizzando nuovo terriccio fresco e ben drenato e un contenitore un po’ più grande del precedente per garantire all’apparato radicale lo spazio necessario per il suo sviluppo e alla parte aerea di crescere in modo armonioso.
Quando le dimensioni del vaso superano i 20 cm di diametro, basta sostituire 2-3 cm di terriccio superficiale con altrettanto terreno fresco. Con la paletta da giardinaggio o la lama di un coltello si stacca quello che aderisce al bordo del vaso e delicatamente si procede fino al colletto della pianta.
Potatura del gelsomino del Madagascar
Quando potare il gelsomino?
Una prima potatura si effettua in autunno a fine fioritura, recidendo con cesoie ben affilate e disinfettate alla fiamma, accorciando i rami più lunghi e disordinati di circa la metà della loro lunghezza. La seconda potatura di rimonda va fatta prima della ripresa vegetativa. A fine inverno si recidono completamente i fusti secchi, quelli più deboli si e accorciare quelli secondari e laterali bloccando il lattice che fuoriesce dai tagli con acqua fredda.
Malattie e parassiti
Il gelsomino del Madagascar è una pianta resistente alle malattie fungine come oidio , peronospora ma è suscettibile al marciume delle radici se il terreno non è ben drenato.Raramente viene attaccata da afidi e cocciniglie.
In ambienti troppo caldi e secchi La Stephanotis viene attaccata dal Ragnetto rosso, la cui presenza è facilmente rilevabile per la comparsa di ragnatele scure sulla pagina inferiore delle foglie. Se ne può prevenire la comparsa spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale (ad esempio ponendo la pianta su una terrina riempita di ciottoli tenuti sempre bagnati, facendo attenzione che l’acqua non raggiunga mai il fondo del vaso). Si combatte con prodotti acaricidi.
Cure e trattamenti
Il gelsomino del Madagascar se ben allevato raggiunge altezza anche superiori ai 2 metri e pertanto per potersi arrampicare necessita di un tutore o di un graticcio. In inverno riparare le piante all’interno.
Gli attacchi del ragnetto rosso si possono prevenire spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale ponendo nel sottovaso dei ciottoli tenuti sempre bagnati ( l’acqua non raggiunga mai il fondo del vaso).
I trattamenti antiparassitari vanno praticati solo in caso di infestazioni con prodotti specifici a base di ortica o piretro.
La Stephanotis è velenosa per gli animali domestici?
Questo splendido esemplare di pianta ornamentale purtroppo è nella lista delle piante velenose per cani e gatti.
Il lattice che fuoriesce dagli steli recisi o spezzati è urticante anche per l’uomo, infatti in caso di contatto causa fastidiosi irritazioni ed esantema.
Altre informazioni utili sulla coltivazione di altre varietà di gelsomino
- Gelsomino Filadelfo o gelsomino
- Rincospermum o falso gelsomino
- Gelsomino nudiflorum
- Gelsomino giallo
Linguaggio dei fiori e significato
Nel linguaggio dei fiori la Stephanotis simboleggia la felicità matrimoniale. Il nome Stephanotis deriva dal greco Stephanos che tradotto letteralmente significa “che serve per fare corone” .
Curiosità
La Stephanotis è conosciuta comunemente come liana di cera o corona delle spose perchè per i suoi bellissimi e profumatissimi fiori vengono impiegati spesso come decorazione nelle acconciature e nei bouquet delle spose.