Piretro coltivazione
Il piretro della Dalmazia, Tanacetum cinerariifolium, è una pianta rustica coltivata per la preparazione di un insetticida naturale impiegato nella lotta biologica dei parassiti dell’orto e nella lotta domestica di mosche, scarafaggi e zanzare.
- Generalità e caratteristiche del piretro o Tanaceto
- Fioritura
- Coltivazione del Piretro
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Piretro: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione del piretro
- Propagazione per divisione dei cespi
- Trapianto del piretro
- Raccolta dei fiori
- Essiccazione del piretro
- Usi
- Il piretro è velenoso?
- Malattie e parassiti del piretro
- Cure e trattamenti
- Curiosità
- Galleria foto del Piretro
Generalità e caratteristiche del piretro o Tanaceto
Il piretro è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae, originaria della Dalmazia e diffusa allo stato spontaneo in tutte le regioni dell’Europa su-orientale. In Italia viene coltivato scopo ornamentale e per la produzione di un insetticida biologico.
Il piretro ha portamento cespuglioso con forma arrotondata.
La pianta presenta un robusto apparato radicale fascicolato dal quale si origina una folta chioma composta da fusti fittamente ramificati, esili e rigidi che raggiungono altezze medie di circa 50 cm.
Le foglie, di colore verde-azzurro con margini profondamente incisi, se sfregate tra le dita emanano il loro inconfondibile profumo tanto temuto dagli insetti e dai vari parassiti. All’arrivo dell’autunno le foglie del piretro seccano fino a lasciare il pane di radici totalmente spoglio
I fiori sono capolini solitari simili a margherite con petali bianchi che fanno da corona a un bottone centrale di colore giallo carico.
I frutti, piccoli acheni di colore marrone chiaro, contengono un solo seme.
Fioritura
Il piretro fiorisce in primavera avanzata, da maggio a giugno.
Coltivazione del Piretro
Esposizione
Il piretro necessita di posizioni soleggiate ma cresca bene anche in luoghi semiombrosi. E’ una pianta rustica che non teme il freddo e può essere coltivata senza problemi anche nelle regioni con temperature inferiori allo zero.
Terreno
Si adatta a qualsiasi tipo di terreno ma predilige quello misto a torba e ad argilla espansa.
Annaffiature
Il piretro va annaffiato regolarmente per tutto il periodo vegetativo da aprile fino a settembre e solo quando il terreno risulta asciutto. Gli apporti di acqua vanno fatti ogni giorno nei mesi estivi e una volta a settimana se le piogge sono abbondanti per evitare che gli eccessi possano favorire lo sviluppo di marciumi. Dall’autunno fino a primavera le annaffiature vanno sospese.
Concimazione
Il piretro è una pianta che cresce bene anche senza un regolare apporto di nutrienti ma se si vuole ottenere un cespuglio folto e compatto e una fioritura più copiosa è consigliabile spargere attorno al cespo di foglie del concime granulare a lenta cessione, più o meno un paio di volte all’anno, nei mesi di marzo – aprile e settembre – ottobre. Si può usare un comune fertilizzante universale bilanciato che contenga anche microelementi, come cromo, molibdeno, ferro e manganese. Al momento dell’impianto il terreno mescolato a del letame maturo favorirà la crescita della pianta.
Piretro: coltivazione in vaso
E’ una pianta facile da coltivare anche in un vaso di media dimensione che permette all’apparato radicale di svilupparsi ed ossigenarsi in modo corretto.
Sul fondo del vaso va messo uno strato di argilla espansa per drenare al meglio il terreno misto a torba. le annaffiature devono essere regolari e praticate con maggiore frequenza soprattutto se la pianta è esposta al sud. In estate, è consigliabile effettuare anche la pacciamatura, per mantenere il terreno costantemente umido e fresco.
Rinvaso
Si effettua all’inizio della primavera quando le radici del piretro fuoriescono dai fori del drenaggio dell’acqua. Va utilizzato un vaso più grande e nuovo terreno.
Moltiplicazione del piretro
Il piretro si riproduce per seme e per divisione dei cespi.
La semina si effettua nel mese di marzo seminando i semi in un terriccio soffice mantenuto costantemente umido. Si lasciano irrobustire le piantine e quando il pericolo delle gelate notturne è definitivamente scongiurato si metteranno a dimora definitiva.
Propagazione per divisione dei cespi
Si pratica in tarda primavera su piante ben sviluppate.
Si possono dissotterrano i cespi sani e vigorosi e con delicatezza si dividono in più parti portanti radici ben formate e si piantano al momento stesso in buche soffici e ben drenate. In poco tempo le nuove piantine identiche a quella originale, formeranno folti cespugli e produrranno fiori a profusione.
Trapianto del piretro
Quando le piantine sono abbastanza grandi si diradano e si piantano in singoli contenitori. Una volta che le piantine sono cresciute e abbastanza forti si trapiantano in piena terra a distanza di 30 cm l’una dall’altra.
Raccolta dei fiori
I fiori del piretro, ad azione repellente (piretrine) per insetti parassiti succhiatori e masticatori, vanno raccolti a mazzi in piena fioritura.
Essiccazione del piretro
I mazzetti di piretro vanno fatti essiccare a testa in giù in luoghi asciutti e ventilati.
Usi
I fiori essiccati vengono usati come antitarmicidi, insetticida per orto e piante ornamentali e anche per la preparazione di prodotti utili nella lotta di mosche, zanzare e scarafaggi.
I capolini raccolti appena schiusi ed essiccati vengono macinati al fine di ottenere una polvere giallo-verdognola detta “razzia” ricca di piretrine, particolari principi attivi che agiscono sul sistema nervoso degli insetti ed efficaci anche sulle larve. I due principi attivi attualmente più utilizzati per la loro efficacia, sono la tetrametrina e la cipermetrina.
Nell’orto si può utilizzare anche su ortaggi e alberi da frutta attendendo però almeno 2 giorni prima di mangiarli.
Come ornamentale il piretro può essere coltivato nelle aiuole del giardino, in vaso sui davanzali, terrazzi. In casa, la polvere chiusa in sacchetti contenenti anche lavanda secca, foglie di tabacco e corteccia di cedro, è efficace contro le tarme.
In erboristeria viene consigliato per eliminare i vermi intestinali degli animali e dell’uomo.
Per gli animali domestici viene usato per tenere lontano anche le pulci e i pidocchi.
Il piretro è velenoso?
E’ tossico per gli insetti e per gli animali acquatici quindi si sconsiglia di coltivarlo in prossimità di specchi d’acqua naturali o artificiali.
Malattie e parassiti del piretro
Il piretro è una pianta antiparassitaria soggetta solo al marciume radicale causato dai ristagni idrici.
Cure e trattamenti
E’ una pianta a bassa manutenzione. Va scongiurato solo il marciume delle radici e per il suo alto potere insetticida non ha bisogno di trattamenti antiparassitari o fungini.
Curiosità
Il piretro viene utilizzato anche nell’agricoltura biologica perchè non è considerato un prodotto naturale atossico e non inquinante.
Questa pianta viene chiamata comunemente anche crisantemo selvatico.
Il Piretro, Tanacetum cinerariifolium o Chrysanthenum cinerariifolium, è un’erba aromatica che viene spesso confuso con il comune tanaceto per le sue foglie frastagliate. Anche il comune tanaceto può essere utilizzato come antiparassitario ma non può vantare le stesse proprietà insetticida del piretro.