Gelsomino giallo – Gelsemium sempervirens

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

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Il Gelsemium conosciuto anche come Gelsomino giallo della Carolina è una pianta rampicante di facile coltivazione in piena terra e anche in vaso.

Caratteristiche generali del Gelsemium sempervirens o gelsomino giallo

Il Gelsemium sempervirens, chiamato comunemente gelsomino giallo o gelsomino della Carolina (per la sua provenienza), è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia Loganiaceae, caratterizzata da un sviluppo rapido e vigoroso. Viene coltivato in Messico, Guatemala e nel sud degli Stati Uniti, nelle regioni della Florida e della Virginia

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Il gelsomino giallo presenta una robusta radice rizomatosa rigida e nodulare capace di estendersi orizzontalmente al terreno per metri. Il rizoma è rigido e nodulare e corre per metri orizzontalmente al di sotto del terreno, i fusti sono vitigni sottili e contorti e in Estate assumono consistenza lignea.

I fusti o vitigni, lunghi e sottili, sono sottili e contorti si attorcigliano in senso antiorario a qualunque supporto disponibile; pali, fili di ferro, fili della luce, pergole, ecc. Coltivato in piena terra i fusti superano i 2 metri di altezza.

Le foglie sono carnose, opposte e lanceolate, con lamine di colore verde scuro, margini interi ed apici leggermente appuntiti. In autunno le foglie assumono una colorazione violacea.

I fiori di Gelsemium sono riuniti in gruppi di 5-8 all’apice dei rami. Hanno forma a tromba con corolla a 5 lobi gialli che ricorda quella dell’oleandro giallo del Perù. Sono lunghi circa 3 cm ed  emanano un gradevole profumo.

Frutti-baccelli-Gelsomino-giallo

I frutti simili a quelli dell’oleandro contengono numerosi semi alati che vengono disseminati dal vento.

Semi-alati

Fioritura

Il Gelsemium produce numerosi fiori nel periodo primavera – estate.

Gelsomino- Gelsomino della Carolina

Coltivazione del gelsomino giallo

Esposizione

predilige i luoghi semiombreggiati e riparati dal vento. Non teme il freddo e può essere coltivato all’aperto tutto l’anno anche in zone in cui la temperatura scende fino a -15°C.

Terreno

E’ una pianta rampicante che anche se cresce senza problemi in qualunque tipo di terreno, vegeta più rapidamente in quello ricco di humus o sostanza organica e soprattutto ben drenato.

Annaffiature

Per quanto riguarda le esigenze idriche, il Gelsemium coltivato in piena terra generalmente si accontenta delle acque piovane. Va annaffiato quando il terreno è completamente asciutto, nei periodi di prolungata siccità e in estate.

Letame

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Concimazione

Dalla ripresa vegetativa e per tutto il periodo della fioritura (primavera avanzata), somministrare una volta al mese del concime liquido specifico per piante da fiore, opportunamente diluito all’acqua delle innaffiature. In autunno interrare ai piedi della pianta dello stallatico maturo. In alternativa, a fine inverno, si può interrare alla base della pianta del concime organico ben maturo, oppure del concime granulare a lenta cessione per piante da fiore.

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Moltiplicazione del gelsomino giallo – Gelsemium

La pianta si riproduce per seme in primavera e viene propagata per via agamica o vegetativa per talea e propaggine, in estate.

Moltiplicazione per seme

La semina si effettua in primavera in semenzaio protetto contenente un substrato specifico mantenuto umido fino alla comparsa dei germogli. Si lasciano irrobustire le piantine nate e non appena sono facili da maneggiare si trasferiscono in vaso e curate adeguatamente fino al momento dell’impianto, nella primavera seguente.

Propagazione per talea

Le talee vanno messe a radicare in un miscuglio di sabbia e torba. Le nuove piantine vanno poi trasferite in vasi singoli ed allevate in essi per almeno per un anno e solo successivamente potranno essere impiantate a dimora definitiva.

Propagazione per propaggine

E’ una tecnica molto utilizzata per riprodurre le piante rampicanti.

Si sceglie un fusto lungo e vigoroso. Si scorteccia la parte da interrare, un anello di 2 cm. Si piega il fusto nel terreno e lo si fissa con un gancio a U. Si copre con il terreno e si annaffia regolarmente. Quando la parte interrata avrà emesso radici ben sviluppate, si taglia l’estremità libera e la si mette a dimora o in vaso o in giardino e si cura come la pianta madre.

Gelsomino-Gelsemium

Impianto del Gelsomino giallo

Questa bellissima e vigorosa pianta rampicante si impianta in piena terra verso la fine di febbraio in buche larghe e profonde, adeguate alle dimensioni del pane di terra che avvolge l’apparato radicale della pianta.

Frutti-baccelli-Gelsomino-giallo

Potatura del gelsomino giallo

Si pota per per favorire lo sviluppo di nuovi getti e dare armonia di forma alla chioma. Utilizzando cesoie ben affilate e disinfettate, subito dopo la fioritura, si accorciano i fusti più lunghi, Si recidono alla base quelli secchi o danneggiati dalle intemperie o da infestazioni parassitarie.

Afidi

Parassiti e malattie del Gelsemium Sempervirens

Il gelsomino della Carolina viene infestato dall’attacco degli afidi, delle cocciniglie e della mosca bianca. tra le malattie fungine soffre il marciume delle radici se il terreno di coltivazione è scarsamente drenante. Soffre la clorosi ferrica.

Cure e trattamenti

E’ una pianta frugale che non necessità di particolari cure. Nelle regioni in cui le nevicate e le gelate sono abbondanti e frequenti, va protetta alla base con una pacciamatura di paglia o foglie secche.

In primavera, in giugno e in settembre, per evitare la comparsa di clorosi che provoca una vistosa decolorazione delle foglie è consigliabile annaffiare la pianta aggiungendo nell’acqua del solfato di ferro: 4 grammi diluiti in 5 litri di acqua.

Varietà o specie di Gelsemium

Oltre al Gelsemium sempervirens esistono altre due specie molto diffuse e altrettanto tossiche.

Gelsemium elegans

Una specie spontanea originaria del Sud est asiatico diffusa prevalentemente in Cina dove viene utilizzata nella medicina popolare in particolare per uso esterno nella cura di tumori della pelle  eczemi, traumi, emorroidi e anche come rimedio analgesico in caso di cefalea o di dolore oncologico. Noto come erba spezzacuore, è una pianta velenosa.

Gelsemium rankinii

Gelsemium rankinii

E’ una specie rampicante tipica della Carolina e della Louisiana.in pieno sviluppo vegetativo si arrampica fino a un’altezza di 5-6 metri. Ha foglie verdi lucide e gruppi di fiori gialli appariscenti. Questa pianta a differenza delle altre due varietà è raramente usata anche come rimedio omeopatico. tradizionale,

Il Gelsemium è velenoso?

Come tante piante ornamentali tossiche, tipo Bosso, Oleandro e Ligustro che vengono largamente coltivate anche su balconi e terrazze anche anche il Gelsemium  è annoverato nell’elenco delle piante velenose per l’uomo e gli animali domestici. Infatti tutte le parti della pianta sono velenose in quanto contengono la gelsemidina, un potente alcaloide che per ingestione blocca la respirazione e il movimento, causando paralisi e morte.

Usi

Il Gelsemium sempervirens è una rampicante perfetta su recinzioni e staccionate, per coprire e abbellire vecchi muri, in vaso per coprire le ringhiere dei balconi.

Proprietà

La radice del Gelsemium, comunemente chiamato Gelsemio, anche se tutte contiene sostanze tossiche (Alcaloidi stricnoidi, Gelsemina e Gelseminina),  viene utilizzata nella medicina omeopatica come calmante e antidolorifico. E’ consigliata infatti per la cura della cefalea, dell’influenza e di alcune malattie infettive.

Curiosità

Il Gelsemium sempervirens fu classificato per la prima volta da Carlo Linneo come Bignonia sempervirens nel 1753. Successivamente il famoso e illustre botanico francese Antoine Laurent de Jussieu nel 1789 ha proposto una nuova classificazione per questo genere, attualmente in uso.

Altre varietà di gelsomino

Gelsomino Jasminum polyanthum

Rincospermum

Gelsomino giallo

Gelsomino del Madagascar Stephanotis

Gelsomino Jasminum nudiflorum

Galleria foto gelsomino