Lavanda – Lavandula latifolia

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

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La Lavandula latifolia è una varietà lavanda comunemente chiamata spighetta di San Giovanni che produce delle infiorescenze intensamente profumate e di colore blu elettrico.

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Caratteristiche generali Lavanda latifolia

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Come tutte le varietà questa perenne e sempreverde pianta aromatica con foglie di colore argento è di facile coltivazione sia in vaso sia in piena terra. I fiori recisi ed essiccati trovano impiego in profumeria e anche in casa per profumare abiti e lenzuola.

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Coltivazione della Lavanda latifolia

Esposizione

E’ una pianta che predilige il pieno sole e i climi temperati. E’ resiste alla salsedine e pertanto è adatta ad essere coltivate anche nelle zone costiere.

Terreno

Questa pianta aromatica piuttosto rustica anche se cresce bene in tutti i tipi di terreni predilige quelli leggeri, ricchi di sostanza organica, a pH acido e soprattutto ben drenante.

Annaffiature

La lavanda è una pianta che in natura cresce nei terreni aridi e sabbiosi quindi non è molto esigente di acqua ma nei periodi di prolungata siccità è bene praticare regolari annaffiature quando il terreno è asciutto da più giorni.

Concimazione

Per favorire la ripresa vegetativa e la produzione dei fiori, in primavera il terreno di coltivazione va arricchito con un concime  bilanciato specifico per piante verdi fiorite.  Successivamente, per prevenire l’ingiallimento delle foglie, invece, sono utili somministrazioni con l’aggiunta di  ferro (Fe), una o 2 volte all’anno.

Lavanda – coltivazione in vaso

E’ una pianta di facile coltivazione anche in vaso soprattutto nelle regioni caratterizzate da climi invernali rigidi. Abbellisce e profuma gradevolmente i balconi e le terrazze e tra l’altro nei mesi estivi funzione anche come repellente naturale contro zanzare e altri insetti fastidiosi.

Necessita di un bel vaso preferibilmente in terracotta alto e largo: materiale drenate sul fondo ricoperto per alcuni centimetri da terriccio acidofilo misto a sabbia.

Il vaso va posizionato in un luogo soleggiato e ventilato. Le annaffiature vanno praticate quando il terreno è completamente asciutto, poichè le radici non tollerano l’umidità stagnante del terreno e e per questo motivo bisogna anche provvedere a svuotare il sottovaso, dopo 20 -30 minuti. In inverno la pianta va riparata dal freddo e quindi spostata in un luogo riparato dal gelo.

Rinvaso della Lavanda

Il rinvaso si effettua in primavera utilizzando un contenitore più grande del precedente , nuovo terriccio fresco e fertile misto a un po’ di concime specifico per piante da fiore. Si trasferisce la pianta con tutto il pane di terra che avvolge la radice eliminando con delicatezza l’effetto vaso ma senza esagerare. Per estrarre agevolmente la pianta dal vaso basta bagnarla ben bene e successivamente trasferirla nel nuovo contenitore. Si aggiunge altro terriccio fino all’altezza del colletto e lo si compatta ben bene con le mani per eliminare eventuali sacche d’aria.

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Moltiplicazione della lavanda

La riproduzione può avvenire per seme, direttamente a dimora in primavera o per talea.

Propagazione per talea

La propagazione per talea che si effettua in tarda estate o fine inverno è di gran lunga preferita perchè le nuove piante avranno le stesse caratteristiche della pianta originale.

Alla fine dell’estate, si prelevano dai rami non fioriferi di un anno, delle talee semilegnose lunghe 10-15 cm.

  • Si asportano le foglie poste più in basso, si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione.
  • Successivamente si interrano le talee in vasi singoli contenenti un miscuglio di torba e sabbia grossolana.
  • Si compatta bene il terreno.
  • Si ricopre il vaso con un sacchetto di plastica e per tutto il tempo necessario alla radicazione si mantiene il substrato costantemente umido. Nelle ore più calde del giorno, si rimuove il film di plastica per evitare che la condensa possa essere veicolo di pericolose infezioni fungine.

La comparsa di nuovi germogli segnalerà l’avvenuta radicazione delle talee e quindi si liberano definitivamente dalla plastica e si trasferiscono i vasi in un luogo luminoso  ma al riparo dal freddo e dalle correnti d’aria fino al momento della messa a dimora definitiva.

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Impianto o messa a dimora

Le piante di Lavanda si impiantano in primavera, nel terreno a pH acido misto a materiali drenanti (perlite, scaglie di pino ), in buche distanti 50-100 cm le une dalle altre e per un sesto d’impianto nell’orto la distanza tra le file va dai 30 ai 50 cm tra le file  e 50-100 cm sulla fila.

Abbinamenti

Le piante di lavanda possono essere coltivate come elementi singoli, in gruppi e nelle composizioni miste con altre piante fiorite come:  Coreopsis, Helianthemum, Incensiaria, Oenothera, Sedum.

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Raccolta della lavanda

La raccolta dei rametti va fatta quando le infiorescenze della lavanda o spighette sono ancora in boccio.

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Utilizzando una forbice da giardinaggio ben affilata e disinfetta si recidono i rametti che raccolti mazzetti legati con lo spago si mettono ad essiccare  capovolti in un luogo ombreggiato, ventilato e ben riparato dall’umidità della notte.

Con i fiori si possono confezionare dei sacchetti profumati da mettere nel guardaroba per profumare stoffe, vestiti e preservare la biancheria dal pericolo delle tarme.

Potatura della lavanda

A fine inverno potare i rami della vegetazione dell’anno precedente a 10 cm dal colletto per favorire la fioritura e rinvigorire la chioma.

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Parassiti e malattie Lavanda

Questa varietà di lavanda come la Lavanda stoechas è soggetta agli attacchi degli afidi e delle cocciniglie che colonizzano steli, foglie e anche le spighe aromatiche.

Tra le malattie fungine oltre al marciume delle radici, causato dai ristagni idrici nel terreno poco drenante, soffre gli attacchi del fungo Septoria che provoca una vistosa decolorazione delle foglie e talvolta anche infezioni virali.

La presenza di macchie fogliari giallastre invece è causata da infezioni virali e in questo caso la pianta va bruciata per evitare che il virus possa infettare le altre piante ornamentali .

Cure e trattamenti

Le cure colturali prevedono innaffiature dopo la semina o dopo aver effettuato le talee. 

Periodicamente vanno eliminate manualmente le erbe infestanti che si sviluppano alla base o intorno ai cespugli di lavanda. Utili a mantenere il terreno soffice e poroso sono anche le zappature superficiali.

I trattamenti atti a contrastare le infestazioni parassitarie o le malattie fungine possono essere praticati in caso di bisogno o preventivamente con prodotti specifici o meglio facendo ricorso a  prodotti biologici non nocivi per gli insetti impollinatori e non inquinanti dell’ambiente come ad esempio l’antiparassitario all’aglio, al piretro o l’antiparassitario all’ortica, economici e facili da preparare anche a casa.

Varietà di Lavanda

Lavandula angustifolia a bianca

Chiamata Lavandula Edelweiss, è una varietà perenne sempreverde, che in pieno sviluppo vegetativo forma folti cespugli globosi composti da steli molto lunghi con foglie argentate. Durante il periodo della fioritura, da Giugno-Agosto, produce bellissimi fiori raccolti in spighe di colore bianco come la neve o la stella alpina. E’ adatta per realizzare bordure e aiuole e contrasti di colore unici con la lavanda a fiori blu-violacei. Va coltivata in pieno sole e nel terreno sciolto e leggero.

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Lavanda stoechas

La lavanda stoechas, conosciuta come la lavanda selvatica  cresce spontanea in molte regioni italiane.

Proprietà ed effetti della lavanda

L’olio essenziale di lavanda ha un effetto sedativo e calmante: combatte lo stress, l’insonnia, l’ipertensione, la tachicardia. Usato vaporizzato, protegge dagli insetti fastidiosi (zanzare).

Il fiore della lavanda ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie e per questi motivi viene usato  per combattere l’influenza, raffreddore, mal di gola, bronchiti, foruncoli, piaghe, eritemi e lievi scottature.

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Utilizzi

La lavanda viene impiegata per confezionare dei sacchetti profumati da mettere nel guardaroba: profumano biancheria, vestiti e preservare i capi di lana dalle tarme.

In commercio foglie e fiori essiccati vengono usati insieme ad altri fiori nella preparazione del potpourri.

Le foglie fresche della lavanda vengono utilizzate in cucina per aromatizzare gli arrosti e per preparare dolci.

In aromaterapia e in cosmesi per la produzione di un olio essenziale.

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Curiosità sulla lavanda

La Lavanda cura la malinconia, gli squilibri energetici; è indicata in particolar modo per le crisi di tristezza delle donne.

La lavanda è il simbolo della Provenza. E’ diffusa dappertutto dai campi alle colline e nel periodo della fioritura affascina i turisti amanti della natura.

La Lavanda è amata per la sua fragranza  aromatica che influisce sulla psiche, donando equilibrio e serenità.

Galleria foto della lavanda latifolia o spighetta di San Giovanni