Kerria Rosa del Giappone
La Kerria o Kerria japonica o Rosa del Giappone, è una pianta arbustiva originaria dell’Asia, dove è chiamata Yamabuki, coltivata nei giardini e nei parchi a scopo ornamentale .
- Caratteristiche generali della Kerria japonica
- Fioritura
- Coltivazione della Kerria
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Kerria: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione della Kerria
- Propagazione per talea
- Impianto o messa a dimora
- Abbinamenti
- Potatura della Kerria
- Malattie e parassiti della Kerria
- Cure e trattamenti
- Varietà di Kerria
- Kerria japonica pleniflora
- Kerria Picta
- Kerria Picta variegata
- Usi
- Significato della Kerria
- La Kerria è velenosa?
- Curiosità
- Galleria foto Kerria
Caratteristiche generali della Kerria japonica
Si tratta di un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Rosacee.
La pianta presenta un robusto apparato radicale che produce fusti verdi sottili e pendenti ricoperti da foglie alterne aventi forma lanceolata – ovata con margini doppiamente dentellati.
Durante il periodo della fioritura sbocciano tantissimi fiori, particolari infiorescenze di colore giallo – ambrato simili a piccole rose con corolla semplice o composta, a seconda delle specie.
Fioritura
La kerria fiorisce due volte all’anno; la prima fioritura spettacolare ed abbondante avviene in primavera, la seconda a fine estate con pochi ed isolati fiori.
Coltivazione della Kerria
Esposizione
La Kerria è un arbusto che per svilupparsi in modo vigoroso e per fiorire copiosamente richiede posizioni soleggiate nelle zone a clima rigido mentre nelle zone a clima mite può essere anche collocate in zone semiombrose se si vuole evitare lo scolorimento dei fiori. Non ha problemi con il freddo, mentre non sopporta il caldo afoso che fa seccare il fogliame e inibisce la fioritura autunnale.
Terreno
Anche se si adatta a tutti i tipi di terreno preferisce un substrato fresco e profondo, ricco di humus, sempre ben drenato. Non tollera minimamente il terreno argilloso.
Annaffiature
In genere questa pianta si accontenta delle piogge ma nei periodi di prolungata siccità va annaffiata quando il terreno è completamente asciutto. Gli arbusti allevati in vaso vanno annaffiati regolarmente.
Concimazione
A fine inverno per favorire la fioritura, spargere ai piedi della piante del concime organico a lento rilascio. Durante la primavera somministrare, ogni 20-25 giorni, un concime ricco in azoto e potassio, da diluire nell’acqua delle annaffiature.
Kerria: coltivazione in vaso
Questa splendida pianta con la sua abbondante fioritura è ideale per abbellire balconi e terrazze e esposti al sole o al massimo parzialmente ombreggiati.
Il vaso deve avere dimensioni più grandi del pane di terra che avvolge le radici della Kerria acquistata in vivaio, in generale (min 50 x 50 x 50 cm).
Il terreno di coltivazione ideale è un miscuglio composto da terriccio fertile con torba e sabbia. Come materiale di drenaggio per il fondo del vaso va utilizzata dell’argilla espansa o della ghiaia grossolana.
Dopo l’invaso la pianta va regolarmente annaffiata e poi posta nel luogo prescelto. Va regolarmente concimata con un fertilizzante specifico per piante verdi e fiorite e protetta dal freddo non appena le temperature invernali diventano rigide.
Rinvaso
Gli arbusti di Kerria allevati in vaso richiedono rinvasi ogni 4 anni. Si utilizza un nuovo contenitore più grande del precedente e nuovo terriccio fresco e fertile sempre ben drenato per evitare il marciume delle radici.
Moltiplicazione della Kerria
La Kerria si riproduce per divisione dei cespi, per talea e mediante distacco dei polloni.
La divisione dei cespi si effettua nel periodo autunno – inverno.
Propagazione per talea
La propagazione per talea di polloni si effettua in estate.
Le talee, lunghe 15 cm, prelevate dai rami laterali si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia. A radicazione avvenuta le giovani piantine vanno allevate in singoli contenitori fino all’autunno successivo e poi messe a dimora in piena terra.
Impianto o messa a dimora
La Kerria può essere impiantata in piena terra senza problemi, dalla primavera all’autunno, da ottobre a marzo, nel terreno ben lavorato e ricco di sostanza organica. Se si intende realizzare una siepe la distanza consigliata tra una pianta e l’altra è 1,50 metri.
Abbinamenti
Le piante di Kerria si abbinano perfettamente con altre piante cespugliose che fioriscono in aprile-maggio, come Deutzia, Filadelfo, Spirea, Crataegus, Cornus ecc.
Potatura della Kerria
La Kerria come la Forsizia, dopo la fioritura, necessita di potature di ringiovanimento al fine di favorire la comparsa delle gemme a fiore nella primavera successiva. Si potano alla base gli steli secchi o danneggiati, si accorciano quelli lunghi e disordinati. Se si vuole contenere l’eccessivo sviluppo del cespuglio si asportano anche alcuni polloni basali che si sviluppano anche a distanza della pianta madre. La potatura va fatta subito dopo la fioritura estiva e non prima perchè la Kerria fiorisce sui rami dell’anno prima. Per l’operazione di potatura si consiglia di usare cesoie ben affilate e disinfettate.
Malattie e parassiti della Kerria
Anche se è un arbusto rustico e resistente, talvolta, viene attaccato da alcune malattie fungine che causano l’ingiallimento delle foglie o ne compromettono l’estetica con la formazione di vistose macchie brunastre.
Tra i parassiti animali soffre l’attacco dei bruchi che danneggiano le radici, degli acari e degli afidi che rovinano il fogliame.
Cure e trattamenti
La Kerria va protetta dalle gelate intense che possano intaccare la base con una buona pacciamatura di paglia o foglie secche e anche con del tessuto non tessuto facilmente reperibile nei vivai.
I trattamenti fitosanitari vanno praticati solo se necessari e facendo ricorso ad antiparassitari biologici non dannosi per gli insetti impollinatori come ad esempio l’antiparassitario all’aglio o all’ortica facili da preparare anche in casa e a costo quasi zero. Le piante infette vanno trattate nelle prime ore del mattino o dopo il tramonto in una giornata soleggiata e non ventosa.
Varietà di Kerria
Il genere comprende diverse varietà coltivate a scopo ornamentale.
Kerria japonica pleniflora
La specie più diffusa e coltivata nei giardini per la prolungata ed abbondante fioritura che va da maggio a giugno. Forma un cespuglio alto fino a 3 metri composto da steli arcuati e flessibili ricoperti da una corteccia verde chiaro e lucida. Le foglie sono decidue; hanno forma ellittico-lanceolate con bordi dentellati e lamina verde scuro che in autunno vira al violaceo.
.I fiori sono doppi simili a pompon color giallo oro. Può essere coltivata al pieno sole o a mezz’ombra nel comune terreno da giardino. Viene utilizzata come elemento singolo, in gruppi o in filari nelle siepi.
La Kerria japonica pleniflora, denominata così per i fiori doppi, è conosciuta anche col sinonimo di Corchorus japonicus.
Kerria Picta
La Kerria picta è una varietà alta 120-120 cm, con foglie screziate bianco crema lungo i margini. Durante il periodo della fioritura si ricopre di fiori semplici di colore giallo limone o di color bianco crema. Si coltivata in pieno sole o a mezzombra in un luogo riparato dai venti.
Kerria Picta variegata
E’ una varietà che forma cespugli alti e larghi 1 metro con fusti ricoperti di foglie verdi con variegature bianche e fiori di color bianco crema.
Usi
La kerria viene largamente viene coltivata nei giardini privati, nei parchi pubblici come esemplare singolo e a gruppi per realizzare splendide siepi fiorite.
Significato della Kerria
Nel Linguaggio dei fiori la Kerria simboleggia la creatività e la serenità.
La Kerria è velenosa?
Questa bellissima pianta ornamentale può essere coltivata senza alcun problema in quanto non è tossica per l’uomo, cani, gatti ed altri animali domestici.
Curiosità
La kerria porta il nome in onore del botanico inglese William Kerr che per primo la introdusse in Europa, nell’orto botanico di Kew.
In Giappone Kerria japonica è chiamata Yamabuki, che significa giallo oro ed è sinonimo di prosperità e salute.