Scevola – Scaevola coltivazione
La Scevola è una piccola pianta erbacea apprezzata per la bellezza dei suoi fiori a forma di ventaglio e perchè facile da coltivare e in piena terra e in vaso nei panieri sospesi.
Caratteristiche Scevola – Scaevola
La Scevola è una pianta perenne della famiglia delle Goodeniaceae originaria dell’Australia coltivata alle nostre latitudini anche come pianta d’appartamento.
La pianta alta mediamente 30 cm., si sviluppa formando fitti cespugli eretti o ricadenti,.
Gli steli flessibili e sottili sono variamente ramificati.
Le foglie, leggermente coriacee e di colore verde scuro, sono piccole e lanceolate oppure ovoidali come nella Scaevola coriacea.
I fiori hanno la forma di piccoli ventagli con corolla formata da 5 petali di colore porpora o viola con gola bianca o gialla.
I frutti sono delle bacche sferiche e lucide che a maturazione diventano nere.
Fioritura
Quasi tutte le piante appartenenti al genere scaevola fioriscono dalla primavera fino a settembre. Gli esemplari allevati in appartamento, in condizioni ambientali ottimali, possono fiorire anche tutto l’anno.
Coltivazione Scaevola – Scevola
Esposizione
Ama i luoghi caldi, luminosi e soleggiati; teme il freddo invernale e il clima troppo umido o piovoso. Le piante di Scevola allevate all’aperto tendono a spogliarsi delle foglie durante l’inverno mentre quelle allevate in casa si comportano come un sempreverde.
Terreno
Predilige il terreno soffice, ricco di sostanza organica e ben drenato. Il substrato ottimale è un miscuglio di terriccio universale e sabbia in parti uguali.
Annaffiature
La scevola è una pianta che sopporta abbastanza bene anche brevi periodi di siccità ma durante l’estate va annaffiata regolarmente lasciando però asciugare il terreno tra un’innaffiatura e l’altra. La pianta allevata in casa si innaffia solo quando il terreno è ben asciutto.
Concimazione
Dalla ripresa vegetativa fino alla fine della fioritura, ogni 20-25 giorni, fornire del concime per piante da fiore ricco in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). In autunno concimare le piante con un fertilizzante a basse tenore di azoto per evitare l’emissione di teneri germogli particolarmente sensibili al freddo.
Moltiplicazione Scevola
La pianta nei luoghi di origine si propaga naturalmente per seme.
Nel nostro Paese può essere riprodotta per seme in primavera e per talea semilegnosa in estate.
La semina si effettua ponendo i semi freschi (quelli secchi diventano sterili) in terriccio specifico.
Per ottenere nuove piante con le stesse caratteristiche della pianta madre e in maniera più veloce e sicura, generalmente si effettua la talea.
Si prelevano, con cesoie ben affilate e disinfettate, rami semilegnosi e si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Il contenitore va posto in un luogo caldo e luminoso. La messa a dimora delle nuove piantine si effettua solo nella primavera successiva.
Potatura Scevola
Per dare armonia di forma alla pianta e per favorire l’emissione di nuovi getti si potano alla base i fusti secchi o danneggiati.
Rinvaso Scevola
Le piante di Scevola tendono ad occupare in poco tempo tutto lo spazio disponibile e per questo motivo, in primavera, si rinvasano in un nuovo contenitore di qualche centimetro più grande del precedente, utilizzando sempre terriccio miscelato a sabbia.
Parassiti e malattie della Scevola
Teme il marciume delle radici causato dagli eccessi e dai ristagni idrici. Le piante coltivate all’esterno, temono il mal bianco o oidio se il clima è troppo umido.
In estate, come accade per le rose, la Scevola è soggetta all’attacco degli afidi verdi, parassiti animali che succhiando la sua linfa, la indeboliscono fino a provocarne il deperimento e il disseccamento.
Cure e trattamenti
La scevola teme i ristagni idrici e pertanto si consiglia di svuotare il sottovaso e di non eccedere con le annaffiature.
Per prevenire le malattie fungine e gli attacchi parassitari, come ad esempio il mal bianco, trattare le piantine infettate con degli insetticidi specifici o con un antiparassitario all’aglio, all’ortica o al piretro.