Rosa: come coltivare la “regina dei fiori”

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Ermelinda Gallo
  • Autore - Laurea in Giurisprudenza

Come si coltivano le rose? A cosa bisogna prestare attenzione quando si cura il proprio roseto? Di quali temperature hanno bisogno le rose? Come si fa per moltiplicare questa pianta? Quanti e quali varietà esistono? E qual è il significato di questo magnifico fiore? Cerchiamo di saperne quanto più è possibile sul fiore considerato come la vera regina del giardino, iconico simbolo di amore e bellezza. Subito per voi un tutorial che spiega un’operazione molto importante, ovvero il rinvaso della rosa, da eseguire con attenzione e accortezza.


La rosa da sempre considerata la regina dei fiori, di giardini e terrazzi, si presenta elegante e altera nelle sue diverse varietà e nelle sue mille colorazioni. Un fiore iconico, simbolo di grazia e amore, da sempre associato alla bellezza. Alcune profumate, altre no, alcune con spine acuminate, altre meno: esistono tante varietà di rose, tutte bellissime. In questo articolo ci occuperemo di dare risposta a tutti gli interrogativi relativi alla coltivazione di questi fiori: di quali cure ha bisogno, quale terreno preferisce per prosperare, quando occorre potare o concimare la pianta…

Con i nostri suggerimenti, potrete sfoggiare un roseto costellato di rose bellissime, con le loro corolle e i petali colorati, degno del giardino di un film romantico!

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Caratteristiche generali

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Le rose classiche sono cespugliose o per lo più arbustive, hanno steli lunghi, eretti e spinosi terminanti all’apice con fiori dalla splendida corolla i cui petali, dalle varie sfumature di colore, diffondono nell’aria un profumo intenso e inconfondibile, almeno per alcune tipologie odorose. Le foglie della rosa sono seghettate, di colore verde intenso sulla pagina superiore e verde chiaro opaco su quella inferiore. Il lembo fogliare porta piccole, quasi invisibili, spine cornee con l’estremità rivolta verso il basso.

Le rose, a seconda della specifica varietà, fioriscono da maggio a settembre inoltrato, fino all’inizio di ottobre nel caso in cui il clima sia particolarmente mite.

Classificazione e principali varietà

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Esistono moltissime varietà di rose che sono suddivise genericamente in gruppi o in classi:il novero delle tipologie è in costante aggiornamento visti i numerosi ibridi creati artificialmente dall’uomo in laboratorio.

Abbiamo rose di altezza variabile da 20 cm a diversi metri, rose cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo… E ancora, rose con fioritura a mazzetti, pannocchie o con fiori isolati, oppure semplici o doppi.

Sono circa 150 specie con infinite sottospecie che possiamo essenzialmente suddividere in gruppi:

  • rose selvatiche, tra cui ricordiamo la rosa canina. Questa varietà così particolare merita un approfondimento: ecco la nostra guida alla scoperta della rosa canina;
  • rose ibride;
  • rose antiche;
  • rose moderne.
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Tra le cultivar più apprezzate e particolari:

  • la rosa rossa,
  • la rosa gialla,
  • la rosa rosa,
  • la rosa bianca.

Come coltivare la rosa: terreno ideale, frequenza delle innaffiature e concimazione

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Occupiamoci di fissare alcuni concetti basilari, determinando i fattori forse più importanti quando si coltiva qualsiasi specie vegetale, rosa compresa.

  • Esposizione: le rose amano il clima mite, i luoghi soleggiati o semiombrosi a seconda delle varietà, ma comunque ben riparati dal vento;
  • Terreno: le rose sono fiori che prediligono terreni umidi ma ben drenati, e non tollerano i ristagni idrici;
  • Annaffiature: il roseto necessiterà di frequenti annaffiature durante la fioritura e d’estate, quando il caldo si fa sentire di più;
  • Concimazione: importantissima per le rose la concimazione primaverile; per sapere come e perché farla, ecco la nostra guida dedicata a questa operazione.

Quando potare le rose?

Rosa coltivazione
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Le rose, in generale, vanno potate per favorirne la fioritura e i periodi più adatti sono la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.

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Le rose di qualunque varietà e qualunque specie richiedono potature periodiche ed adeguate per poter crescere rigogliose, per emettere nuovi rametti e donare abbondanti e splendide fioriture. In generale con la potatura, effettuata sempre in corrispondenza delle gemme rivolte verso l’alto:

  • si eliminano i rami secchi e danneggiati;
  • si diradano quelli a crescita interna e più deboli per favorirne l’arieggiamento e l’esposizione ai raggi solari;
  • si recidono i polloni basali per evitare l’indebolimento della pianta.

I due periodi più indicati per intervenire sulla pianta e regolarne la forma e la crescita sono l’inverno e l’estate:

  • Potatura invernale: quasi tutte le rose richiedono una potatura invernale, potatura che va effettuata prima della ripresa vegetativa, generalmente nel periodo compreso tra il 15 febbraio e il 15 marzo secondo il clima (febbraio per le zone a clima temperato, marzo per quelle a clima più rigido).
  • Potatura estiva: le rose cespugliose, ad alberello e le rose rampicanti fioriscono sui rami dell’anno prima e pertanto vanno potate subito dopo la fioritura, in estate, specie se si tratta di rose rifiorenti. Bisognerà accorciare i nuovi rami a 5 gemme ascellari per le varietà giovani e a circa 3 gemme per quelle adulte.
    Nelle rose innestate vanno recisi anche i polloni basali, facilmente riconoscibili in quanto si diramano dalla base delle radici della pianta con foglie completamente diverse.

Moltiplicazione delle rose: come ottenere le talee di rosa

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Quasi tutte le rose si riproducono per talea dei rami giovani ma lignificati. I mesi di settembre e ottobre sono i mesi ideali per moltiplicare le rose allevate in piena terra e in vaso mediante la tecnica della talea di ramo, una tecnica di riproduzione vegetativa indicata per tutti i tipi di rose, da quelle di piccole dimensioni a quelle rampicanti.

Nell’effettuare le talee di rose e avere la certezza di ottenere dopo circa 40 giorni (tempo di radicazione e formazione di nuovi germogli) delle belle piante che daranno fiori nella primavera successiva bisogna osservare delle semplici regole:

  • Le piante scelte per la moltiplicazione devono essere robuste, sane, esenti da malattie fungine e parassitarie.
  • Per effettuare l’operazione è consigliabile usare cesoie ben affilate e disinfettate.
  • La talea di rosa va fatta prelevando rami fioriferi dell’anno.
  • I contenitori in plastica e di piccole dimensioni devono essere accuratamente lavati.
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  • Il terriccio usato per la radicazione deve essere composto in parti uguali da terriccio universale e sabbia di fiume.
  • Il luogo ideale per la radicazione deve essere luminoso, riparato dal freddo e con temperature comprese tra i 14 – 22° C.
  • Il ramo reciso lungo al massimo 40 cm va diviso a sua volta in porzioni di 8 – 10 cm.
  • Le parti basali delle talee di rose vanno immerse per circa 2 cm in polvere di ormone radicante (ecco un articolo per scoprire di cosa si tratta).
  • Le talee vanno interrate ad una profondità di 3 cm.
  • Nebulizzare le talee e proteggerle con teli di plastica sottilissimi e trasparenti fino alla primavera e poi trapiantarle.

Impianto e messa a dimora

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L’autunno è la stagione della messa a dimora di numerose piante, soprattutto dei rosai.

L’impianto delle rose va effettuato seguendo delle regole ben precise, di seguito le riportiamo scrupolosamente in modo che non ne dimentichiate nessuna:

  1. Scelta della posizione: scegliere posizioni soleggiate e riparate dal vento.
  2. Scavare la buca: la buca adatta ad accogliere le rose deve essere il doppio per larghezza e profondità delle dimensioni del contenitore in cui sono state allevate; libera da sassi o altri sedimenti; substrato di ghiaia per favorire il drenaggio; concimazione organiche a lento rilascio.
  3. Potatura: prima di interrare le rose è bene effettuare una potatura dei rami di circa la metà della loro lunghezza. Poi estrarre la rosa dal contenitore esercitando una leggera trazione per evitare la rottura delle radici. Allargare le radici con le mani, stendendole a mo’ di raggi.
  4. Eliminare tutto il vecchio terreno intorno alle radici ed interrare la rosa nella buca.
  5. Riempire la buca con terriccio nuovo, fertile e coprire lo strato superficiale con stallatico facilmente reperibile presso i vivaisti.
  6. Solo se necessario e a scopo preventivo trattare le rose messe a dimora con prodotti a base di solfato di rame.
  7. Innaffiature mattutine alla base delle rose solo in caso di prolungata siccità da effettuare nelle ore più calde.

Parassiti e malattie della rosa

Rosa coltivazione
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Quali sono i parassiti comuni delle rose? Quali danni provocano e come possono essere combattuti? Le rose, regine incontrastate dei giardini e dei terrazzi, sono piante che, purtroppo, subiscono l’attacco di svariati parassiti e batteri e soffrono malattie di natura fungina, come la ruggine.

E’ soprattutto durante il periodo della ripresa vegetativa e in piena fioritura che sono più deboli e tendono ad ammalarsi o ad essere infestate.

Per quanto riguarda i parassiti, ricordiamo i più pericolosi e quelli a cui prestare maggiormente attenzione. Vediamo quali organi del fiore e della pianta colpiscono e quali danni arrecano:

  • gli afidi: piccoli insetti di colore nero o verde che vivono in colonie molte estese sui rametti più teneri della rosa. Con il loro apparato masticatorio succhiano la linfa elaborata che scorre nei vasi della pianta e devastano in poco tempo rami, foglie e fiori;
  • gli acari: parassiti piccolissimi e invisibili tra i quali il più diffuso è il ragnetto rosso che avvolge le foglie in sottili ragnatele macchiandole con punteggiature biancastre portandole all’ingiallimento ed alla conseguente caduta. Il parassita si combatte con trattamenti specifici.
  • tentredine: un insetto che depone le uova sotto la pagina inferiore delle foglie. Alla schiusa, le larve affamate si nutrono mangiando queste ultime e i boccioli. Per salvare la rosa eseguire trattamenti tempestivi, in modo che le larve non raggiungano lo stadio adulto.
  • la cocciniglia: parassita molto resistente e difficile da debellare in caso di forte infestazioni. Questo particolare animaletto forma grandi ammassi di scudetti cerosi sul fusto e alla base delle ascelle fogliari. Può essere eliminato manualmente con un batuffolo imbevuto di alcool oppure sottoponendo le foglie a un lavaggio completo con acqua e sapone di Marsiglia. Per altre soluzioni a questa infestazione, consultate la nostra guida dedicata ai rimedi anti cocciniglia.

 

  • curculione: un coleottero simile al punteruolo rosso che si nutre soprattutto delle foglie e dei boccioli delle rose bianche, gialle e rosa. Si combatte con l’impiego di antiparassitari specifici anche se il successo non è sempre assicurato come avviene per le palme.

Altrettanto dannosi per la regina dei fiori sono: i bruchi, le larve della tortrice, le mosche delle rose, la metcalfa. Le rose possono essere anche colpite da una malattia molto seria, il cosiddetto cancro delle rose. Gli esemplari affetti presentano macchie necrotiche di colore scuro sulle foglie e sugli steli; la lotta consiste nell’eliminare e bruciare le parti infette per evitare la diffusione alle piante vicine.

Trattamenti e Cure delle rose

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Ecco alcuni trattamenti da riservare alle nostre rose per farle sviluppare sane e rigogliose e dei preziosi consigli da seguire con facilità:

  • Eliminazione dei rami secchi, recisione dei fiori appassiti, protezione alla base nei periodi di freddo intenso e periodiche concimazioni.
  • Le cesoie utilizzate per tale operazione vanno accuratamente disinfettate per evitare la diffusione delle malattie fungine.
  • E’ bene ricordare che tali malattie e parassiti (afidi, cocciniglia) si manifestano quando le rose sono coltivate in luoghi poco soleggiati, l’areazione tra gli steli è insufficiente e le cure periodiche scarse.
  • I trattamenti antiparassitari e antifungini, distanziati di 20-30 giorni, devono essere effettuati nel periodo marzo-aprile e a fine agosto.
  • Molto efficaci in caso di infestazioni non gravi sono gli insetticidi come la Deltametrina, e la Cipermetrina, l’estratto di Piretro, il Fenitrotion, il Triclorfon, l’Acetamiprid, ecc.
  • Per evitare che le rose rampicanti e le rose cespugliose perdano il loro vigore e la loro bellezza bisogna intervenire con trattamenti antiparassitari e antifungini specifici, adeguate esposizioni e cure periodiche.
  • Per preservare gli steli, i nuovi germogli, le foglie e i boccioli dall’attacco della ticchiolatura, della peronospora, della ruggine e dell’oidio sono utili trattamenti con solfato di rame, ossicloruro di rame e zolfo o ancora con poltiglia bordolese.

Molto efficaci per la lotta agli afidi sono gli antiparassitari biologici come quello all’ortica o quello all’aglio, che non inquinano e rispettano gli insetti utili. Ecco come preparare un efficacissimo antiparassitario a base di ortica.

Come far durare di più la fioritura

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Abbiamo già detto che le rose fioriscono da maggio fino all’inizio dell’autunno; ma come possiamo fare per far durare di più il fiore? Se amate le rose e le volete più belle e più grandi come quelle che si acquistano dal fiorista, provate ad eliminare i germogli laterali. In questo modo la pianta spende gran parte della sua energia per l’ingrossamento del fiore.

Per prolungare la fioritura le rose vanno recise quando sono ancora in boccio. Se, invece, volete rose in abbondanza, in questo caso è meglio cimare i germogli apicali per favorire l’emissione di nuovi getti fiorali.

Per effettuare la cimatura dei rametti laterali e quelli apicali utilizzate sempre cesoie ben affilate e disinfettate per evitare la sfilacciatura degli steli. I tagli devono essere netti e obliqui per favorire lo sgrondo dell’acqua e per scongiurare l’attacco di malattie fungine come l’oidio o mal bianco.

Significato delle rose nel linguaggio dei fiori

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Ogni rosa con il suo colore identifica un significato diverso; scopriamo quali sono e quale rosa regalare a seconda del messaggio che vogliamo trasmettere:

  • la rosa rossa è il simbolo dell’amore e della passione;
  • la rosa bianca simboleggia il silenzio, ma anche l’amore puro e spirituale ed è per questo tra i fiori tipici del bouquet della sposa;
  • la rosa blu simboleggia il mistero e la saggezza;
  • la rosa gialla è emblematica per comunicare gelosia;
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  • la rosa rosa rappresenta l’amicizia sincera e la grazia;
  • la rosa borgogna viene donata per omaggiare la bellezza;
  • la rosa color corallo o arancione simboleggia il desiderio bruciante e la passione,
  • la rosa color lavanda o violetto è il simbolo dell‘amore a prima vista e del colpo di fulmine;
  • la rosa con i petali screziati con sfumature rosse e gialle rappresenta la gioia, l’entusiasmo e l’eccitazione per un nuovo progetto di vita.

Possibili utilizzi delle rose

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Fra i fiori più frequentemente scelti quando si tratta di realizzare un omaggio floreale, le rose sono perfette per abbellire balconi, terrazzi ma anche giardini e patii. Le rose recise sono spesso adoperate per realizzare le decorazioni e i bouquets dei matrimoni, ma anche per decorare le case in occasione di alcune festività, come ad esempio, per la festa della mamma.

Nelle industrie farmaceutiche e cosmetiche, la rosa viene usata per realizzare di profumi, di essenze e oli. Le rose vengono utilizzate anche in cucina, essendo fiori commestibili o eduli: è possibile preparare con esse risotti, dolci, torte e bevande alcoliche. Noi vi suggeriamo di sperimentare la nostra ricetta per un ottimo liquore alle rose, corroborante e molto originale da servire ai propri ospiti a fine cena.

Rosa come coltivare la “regina dei fiori”: foto e immagini

Impossibile non innamorarsi della bellezza e del profumo delle rose: non a caso vengono unanimamente riconosciute come le regine dei fiori. Ecco alcune bellissime immagini di questi fiori così iconici.