Santolina coltivazione
La Santolina è una pianta sempreverde aromatica appartenente alla famiglia delle Compositae coltivata a scopo ornamentale in vaso e in giardino per il suo fogliame decorativo e profumato.
- Caratteristiche generali della Santolina
- Fioritura
- Coltivazione della Santolina
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione della Santolina
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione per talea
- Propagazione per divisione dei cespi
- Impianto o messa a dimora
- Abbinamenti
- Rinvaso della Santolina
- Potatura della Santolina
- Parassiti e malattie della Santolina
- Cure e trattamenti
- Varietà e specie di Santolina
- Santolina chamaecyparissus
- Santolina rosmarinifolia
- Usi della Santolina
- Proprietà medicinali della Santolina
- Curiosità
- Galleria foto Santolina
Caratteristiche generali della Santolina
La Santolina, è un arbusto della famiglia delle Asteraceae, originario dell’Europa e molto diffuso allo stato spontaneo in tutte le aree a clima mite fino a 1000 metri di altitudine e prevalentemente nei terreni aridi e sabbiosi delle zone costiere.
La Santolina è una pianta perenne aromatica a portamento eretto o semi-prostrato. In pieno sviluppo vegetativo la parte epigea o chioma dà vita a bellissimi arbusti tondeggianti alti circa 50 cm, formati da numerosissimi fusti sottili e lanosi ricoperti da un fogliame persistente, decorativo e gradevolmente profumato.
Leggi anche: Calocephalus Pianta Corallo
Le foglie, profondamente settate, sono composte da piccoli lobi lineari, di colore grigio-verde e sono lanuginose come i rami.
I fiori della Santolina son riunti in grandi e decorative infiorescenze a capolino che compaiono sulle estremità apicali dei fusti e sembrano tanti piumini tondeggianti di colore giallo carico.
Fioritura
I fiori molto persistenti fioriscono continuamente per tutta l’estate, periodo tra l’altro favorevole per la raccolta, l’essiccazione e la conservazione.
Coltivazione della Santolina
Esposizione
Le santoline sono piante che amano le esposizioni soleggiate e anche se sopportano temperature rigide vanno piantate in zone riparate dai venti freddi.
Terreno
Anche se sono piante che si adattano a qualunque tipo di terreno prediligono substrati sabbiosi, calcarei, sciolti e ben drenati.
Annaffiature
Le santoline generalmente sono piante poco esigenti di acqua, solitamente si accontentano delle piogge ma nei periodi di prolungata siccità è consigliabile irrigarle almeno ogni 2 settimane. Le piante coltivate in vaso vanno annaffiate con maggiore frequenza e solo quando il terreno è completamente asciutto. Nel periodo invernale sospendere del tutto le annaffiature per le piante coltivate in piena terra e annaffiare solo mensilmente quelle coltivate al riparo nei vasi.
Potrebbe interessarti: Cotula – Cotula tappezzante
Concimazione
Per ottenere delle piante vigorose e fioriture abbondanti, ogni 20 giorni, somministrare un fertilizzante liquido specifico per piante da fiore diluito all’acqua delle annaffiature oppure distribuire, ogni 3- 4 mesi, ai piedi dei cespugli un concime granulare a lento rilascio.
Moltiplicazione della Santolina
La Santolina si propaga per seme, per talea oppure mediante divisione dei cespi.
Moltiplicazione per seme
La semina si può effettuare in semenzaio protetto alla fine dell’inverno o direttamente in piena terra a fine aprile. Quando le nuove piantine sono abbastanza sviluppate, vengono trapiantate in vasi singoli o in piena terra, in posizione ben soleggiata.
Propagazione per talea
Le talee di parti apicali prelevate in estate, si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali fino alla comparsa di nuovi germogli. Quando le piante appariranno forte e vigorose possono essere allevate in vasi singoli o direttamente in piena terra.
Propagazione per divisione dei cespi
La moltiplicazione mediante divisone dei cespi va fatta esclusivamente nel periodo primaverile avendo l’accortezza di conservare intatte le radici.
Impianto o messa a dimora
Il periodo migliore per la messa dimora e è la primavera. Le piante vanno interrate fino al colletto in buche aventi dimensioni leggermente più grandi del pane di terra che avvolge l’apparato radicale e a distanza di almeno 40 cm. Prima dell’impianto è buona norma arricchire il terreno con dello stallatico ben maturo. Al trapianto deve seguire una generosa annaffiatura e per i primi 2-3 giorni è consigliabile mantenere il terreno sempre umido per favorire l’attecchimento della Santolina nella sua nuova dimora.
Abbinamenti
Le piante di Santolina possono essere coltivate singolarmente o in gruppi o magari abbinate con altre piante aromatiche perenni, con Graminacee ornamentali, Antennaria, Sedum, Veronica, ecc.
Rinvaso della Santolina
Poichè le radici della Santolina tende a svilupparsi verso il basso e ad occupare tutto lo spazio disponibile è consigliabile trasferirla in un vaso più ampio del precedente contenente del terriccio fresco, fertile mescolato a sabbia. Il periodo migliore per effettuare il rinvaso è quello primaverile.
Potatura della Santolina
In primavera recidere i rami secchi e danneggiati; cimare i fusti fiorali per favorire l’emissione di nuovi getti, l’incespimento e la compattezza dell’arbusto.
Parassiti e malattie della Santolina
La Santolina è una pianta molto resistente e raramente viene attaccata da afidi.
Le malattie di natura fungina come l’oidio o mal bianco possono presentarsi solo se il clima è particolarmente umido o le piogge sono abbondanti. Teme il marciume delle radici se il terreno non è drenante.
Cure e trattamenti
Nelle regioni con clima molto rigido è consigliabile proteggere, per tutto l’inverno, i piedi dei cespugli con una pacciamatura di paglia o foglie secche. Le piante coltivate in vaso vanno spostate in un luogo riparato dal gelo ma luminoso. I trattamenti con prodotti specifici vanno effettuati solo in caso di necessità e sempre in una giornata soleggiata e in assenza di vento.
Varietà e specie di Santolina
Tra le tante specie di santoline e tra le più coltivate ricordiamo:
Santolina chamaecyparissus
Una specie di piccole dimensioni, alta circa 35 cm ideale per abbellire i giardini rocciosi e adatta alla coltivazione in vaso.
Santolina rosmarinifolia
Una varietà sempreverde con fogliame verde scuro dal gradevole profumo resinoso. Le foglie di questa specie in estate assumono una colorazione biancastra. E’ una pianta resistente al freddo e va coltivata in pieno sole in un substrato leggero e ben drenato. Durante il periodo della fioritura, da maggio ad agosto produce, fiori colo panna. Impiega circa 4 anni per raggiungere il pieno sviluppo vegetativo ed è adatta per il giardino roccioso. Gli esemplari in condizioni pedoclimatiche favorevoli formano arbusti tondeggianti larghi più di 1 metro.
Usi della Santolina
La pianta viene impiegata in giardinaggio, a scopo ornamental, per tappezzare giardini rocciosi o per realizzare siepi profumate basse e viene coltivata in vaso sui balconi, terrazzi come pianta repellente per zanzare ed altri insetti volanti fastidiosi.
Con le foglie e i fiori essiccati si preparano sacchetti per profumare la biancheria e per tenere lontano le tarme dagli armadi.
In cucina trova spazio in diverse ricette ad, esempio si usano le foglie per aromatizzare piatti a base di pesce.
Proprietà medicinali della Santolina
Ha anche proprietà fitoterapiche antispasmodiche, stimolanti, vermifughe. Con le foglie si
possono preparare infusi,decotti digestivi o antinfiammatori e anche impacchi da utilizzare per uso esterno per lenire il prurito e il bruciore causato dalle punture di insetti.
Curiosità
La Santolina, chiamata anche crespolina in riferimento alla particolare forma delle sue foglie e lavanda cotone per il loro gradevole aroma.
Commenti: Vedi tutto