Cedro Mani di Buddha coltivazione

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

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Il  Cedro Mani di Buddha è una varietà di cedro coltivato e a scopo ornamentale per bellezza dei suoi particolari frutti a forma di mano e a scopo fitoterapico per le proprietà benefiche della sua spessa scorza ricca anche di un olio essenziale miracoloso per combattere la cellulite.

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Caratteristiche generali del Citrus medica o Mani di Buddha

Il Citrus medica sarcodactylus è una varietà di cedro della famiglia delle Rutaceae proveniente dall’Asia diffuso soprattutto in India e Buthan.

La pianta caratterizzata da uno sviluppo arbustivo può superare anche  i 4 metri di altezza. Sul tronco liscio e di colore marrone – verdastro si originano giovani rametti rossastri o violetti ricoperti da grandi foglie di colore verde e da grandi spine acuminate lunghe anche qualche centimetro.

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Durante il periodo della fioritura compaiono grandi fiori intensamente profumati e riuniti in grappoli.

I  fiori in boccio sono rossastri mentre aperti sono bianchi.

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I frutti, gialli e lunghi anche più di 30 centimetri, sono composti da numerose protuberanze a forma di dita dovute ad una malformazione genetica che fa sviluppare gli spicchi separatamente.

La buccia della Mano di Budda, molto ruvida e spessa, costituisce circa il  70% del frutto. La polpa di questa varietà di cedro rispetto agli altri agrumi e gradevolmente dolce ma poco succosa.

I semi se presenti sono oblunghi e grandi.

Fioritura: fiorisce tutto l’anno.

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Coltivazione del Cedro – Mani di Budda

Esposizione: come tutti gli agrumi predilige il clima mite e le esposizione in luoghi soleggiati e riparati dal vento.   Teme il freddo e le gelate notturne.

Terreno: ama il terreno soffice, sciolto e ben drenato.

Annaffiature: la pianta coltivata a dimora generalmente va annaffiata solo durante i periodi di prolungata siccità e comunque come quella allevata in vaso solo quando il terreno è completamente asciutto.

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Concimazione: la pianta allevata a dimora va concimata con del letame maturo durante l’autunno o a fine inverno mentre per quella coltivata in vaso si consiglia di distribuire alla base del concime a lento rilascio specifico per gli agrumi oppure della polvere di lupino.

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Moltiplicazione Mano di Budda

La propagazione del cedro si effettua mediante talea, margotta o innesto.

Se si utilizza come tecnica di moltiplicazione vegetativa il portainnesto più adatto è l’arancio amaro.

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Rinvaso Mano di Buddha

La pianta di Cedro “mani di Buddha” come tutti gli altri agrumi (arancio, mandarino, limone e Kumquat) allevati in vaso, vanno trasferiti man mano che crescono in vasi più grandi di circa 15 centimetri di diametro.

Il rinvaso è necessario quando sollevando la pianta da terra si vedono fuoriuscire le radici dai fori di drenaggio dell’ acqua delle innaffiature.

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Potatura del Cedro – Citrus medica

La pianta va potata dopo i primi anni di vita per conferire armonia alla forma e per migliorare la produzione dei frutti.

Per evitare inutili sprechi di energia e indebolimento della pianta si recidono di netto i succhioni che crescono sui rami e i polloni che si sviluppano al piede della pianta.

La potatura si effettua ogni anno utilizzando attrezzi ben affilati e disinfettati.

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Parassiti e malattie del cedro mano di Budda

Teme gli attacchi della cocciniglia cotonosa e degli afidi.

Teme il marciume delle radici se il terreno non è sufficientemente drenato o se si lascia l’acqua di scolo nel sottovaso.

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Usi del cedro

La buccia di questo frutto può essere candita oppure consumata in insalata e ancora per decorare dolci ; le dita tagliate a fette sono ottime per la preparazione del liquore di cedro, della cedrata e della marmellata di cedro.

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Significato del Cedro Mano di Budda

I monaci buddisti lo considerano fin dai tempi antichi il simbolo della felicità, della longevità e della ricchezza interiore.

Galleria foto Cedro Mano di Budda