Oleandro Nerium Oleander

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Oleandro-coltivazione

L’oleandroNerium oleander,  è un sempreverde per lo più arbustivo, particolarmente adatto per siepi di separazione e per abbellire angoli smorti o rocciosi dei giardini.

E’ una pianta molto diffusa in Italia, soprattutto lungo le autostrade per la rapidità della sua crescita e per la sua spontanea diffusione.

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Caratteristiche generali dell’oleandro

L’oleandro è un arbusto originario dell’Asia appartenente alla famiglia delle Apocynaceae la stessa del Gelsomino del Madagascar o Stephanotis.

I fusti, di colore grigiastro, sono ricoperti da numerose foglie coriacee, lanceolate, lineari a margini interi di colore verde scuro.

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Le foglie come tutte le altri parti dell’arbusto sono velenose.

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Sugli apici leggermente arcuati durante il periodo della fioritura compaiono infiorescenze a corimbo, composte da fiori semplici o doppi di colore diverso: bianco, rosa, rosso, giallo e fucsia.

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Dopo la fioritura, l’oleandro produce dei frutti simili a baccelli allungati che, a completa maturazione si si schiudono liberando dei semi leggeri e piumosi.

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Fioritura

L’oleandro fiorisce da giugno a settembre nelle sue splendide tonalità di colore.

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Coltivazione dell’oleandro

Esposizione

L’oleandro ama il clima mite e i luoghi soleggiati.

Terreno

Predilige i terreni sciolti, leggeri e ben drenati.

Annaffiature

Necessita di annaffiature normali e abbondanti d’estate soprattutto per le  specie allevate in vaso.

Concimazione

Richiede concimazioni nel periodo primaverile con concime a lenta cessione specifico per piante da fiore.

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Moltiplicazione dell’oleandro

L’oleandro si propaga per seme, per talea. Guida alla Semina dell’oleandro

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Talea: le talee dei germogli laterali prelevati all’inizio dell’estate si mettono a radicare nella sabbia fino a completa radicazione.

Impianto dell’oleandro

Si effettua dall’inizio dell’autunno fino a marzo.

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Rinvaso dell’oleandro

Le specie di oleandro allevate in vaso necessitano di travasi ogni anno. Guida al rinvaso dell’oleandro

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Potatura dell’oleandro

L’oleandro richiede una drastica potatura se si tratta di un esemplare adulto, in caso contrario basta eliminare i rami secchi e spogli.

La potatura va fatta in generale dopo la fioritura.

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Malattie e parassiti dell’oleandro

L’oleandro teme gli afidi, la cocciniglia e la fumaggine.

Cure

Eliminazione dei rami secchi e dei fiori appassiti.

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Curiosità e cose da sapere sull’oleandro

Nel film White Oleander, Michelle Pfeiffer utilizza l’essenza di oleandro per uccidere il suo amante.

La storia ci racconta che diversi soldati delle truppe napoleoniche morirono per avvelenamento dopo aver usato rami di oleandro come spiedi nella cottura della carne alla brace, durante le campagne militari in Italia.

L’oleandro è velenoso?

L’oleandro è una pianta velenosa sia per l’uomo che per gli animali domestici quali cani e gatti, per la presenza di alcaloidi, oleandrina, cardenolidi, ed ogni sua parte è tossica : corteccia, foglie, semi e fiori.

E’ una pianta velenosa anche per i cavalli, ma anche per i bovini e piccoli carnivori.

Nei cavalli si verifica la comparsa di gravi e profonde lesioni a livello della mucosa orale. La morte sopraggiunge per collasso cardio-respiratorio solo nel caso in cui se ne ingeriscano grandi quantità.

Se ingerita può provocare tachicardia, disturbi gastrici e del sistema nervoso e nei casi più gravi la morte.

Per la coltivazione e le cure dell’oleandro si consiglia l’uso dei guanti da giardinaggio per evitare contatti diretti.

Galleria foto dell’oleandro