Muscari coltivazione
I Muscari o lampascioni sono piante bulbose che vivacizzano i giardini con la loro copiosa fioritura primaverile.
- Caratteristiche generali dei muscari
- Fioritura
- Coltivazione dei Muscari
- Esposizione
- Temperatura
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione dei muscari
- Semina
- Propagazione per divisione dei bulbi
- Impianto o messa a dimora dei bulbi
- Muscari: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Conservazione dei bulbi
- Parassiti e malattie dei muscari
- Varietà di muscari
- Muscari armeniacum
- Muscari botryoides
- Muscari moschatum
- Muscari comosum
- Usi dei Muscari
- Proprietà e commestibilità dei muscari
- I muscari sono velenosi?
- Linguaggio dei fiori
- Nome inglese dei Muscari
- Curiosità
- Galleria foto muscari
Caratteristiche generali dei muscari
I muscari, bulbose rustiche perenni appartenenti alla famiglia delle Liliacee, sono comunemente conosciuti con il nome di lampascioni o lampagioni. In particolare i muscari comosum sono detti cipolluzze di terra.
Le piantine a completo sviluppo raggiungono un’altezza massima di circa 10 – 15 cm.
Dai bulbi, simili a piccole cipolle, spuntano numerose foglie piatte e nastriformi, carnose e coriacee, di colore verde intenso lunghe fino a 30 centimetri che tendono ad incurvarsi sotto il loro peso.
La parte basale delle foglie inserita nel bulbo invece è di colore bianco verde per la ridotta capacità fotosintetica.
Durante il periodo della fioritura come avviene nel narciso, nel tulipano ed altri tipi di bulbose, dal centro delle foglie spuntano steli erbacei ed eretti cilindrici, cavi e di colore verde intenso che portano sugli apici delle bellissime e profumate infiorescenze a pannocchie formate da numerosi piccoli fiori.
I fiori dei muscari, simili a quelli del Corbezzolo, hanno la forma di piccole campane. I petali sono saldati tra loro e la corolla è lievemente ondulata. Il colore dei fiori varia dal bianco al rosa tenue dal viola all’azzurro o al blu intenso varia a seconda delle varietà.
I frutti sono piccole capsule trigonali-ovate contenenti semi scuri e rugosi.
Fioritura
La fioritura dei muscari è vistosa e copiosa in primavera. I fiori turgidi persistono sugli steli per molti giorni.
Coltivazione dei Muscari
Esposizione
I muscari amano i luoghi luminosi e soleggiati ma crescono bene anche nelle zone semiombrose ai piedi di grandi alberi.
Temperatura
Sono bulbose che tollerano anche a temperature molto basse e quindi in inverno non è necessario proteggerle.
Terreno
Crescono bene in terreni misti, fertili, sciolti e ben drenati. Il substrato ottimale è un miscuglio composto da 2 parti di torba e una di sabbia arricchito di concime organico ben maturo.
Annaffiature
I muscari sono bulbose che non temono la siccità, si accontentano dell’acqua piovana ma è consigliabile annaffiarle con regolarità nel periodo della ripresa vegetativa che va da febbraio fino a giugno.
Concimazione
A fine inverno, prima di impiantare i bulbi dei Muscari, bisogna arricchire il terreno con del concime organico pellettato. Per tutto il periodo della fioritura ogni 20 giorni somministrare del concime specifico per bulbose sia per prolungare la fioritura sia per rinforzare i bulbi. Quando le foglie iniziano a perdere colore e a diventare gialle le concimazioni devono essere sospese.
Moltiplicazione dei muscari
I muscari si riproducono per seme e per divisione dei bulbi.
Semina
La semina viene poco praticata perchè richiede molto tempo e le nuove piante, causa la variabilità genetica, non avranno le stesse caratteristiche della pianta madre.
Propagazione per divisione dei bulbi
In autunno si separano i bulbilli cresciuti lateralmente al bulbo madre si conservano in modo adeguato fino al momento dell’impianto.
La divisione dei bulbi per la propagazione, generalmente si effettua dopo 2 anni dall’impianto. Per ottenere i fiori dagli esemplari propagati per semina o tramite bulbilli, bisogna aspettare almeno 2. anni.
Impianto o messa a dimora dei bulbi
Il terreno che dovrà accogliere i piccoli bulbi di Muscari deve essere ben lavorato.
Con un punteruolo si praticano delle buche profonde circa 5-6 cm distanti tra loro 10 cm. Poi vi si adagiano i bulbi con l’apice rivolto verso l’alto.
Si compatta il terreno con le mani e si procede con l’innaffiatura. Lo stesso procedimento va fatto per la coltivazione dei muscari in vaso.
Muscari: coltivazione in vaso
I muscari si adattano facilmente alla coltivazione in vaso. In autunno, si sceglie un vaso di medie dimensioni contenente una composta specifica e ben drenata e si interrano i bulbi ad una profondità di 8 centimetri distanziati almeno 5 centimetri tra loro. Si mantiene il substrato umido durante il periodo della crescita e della fioritura. Quando le foglie appaiono avvizzite si sospendono gli apparti idrici.
Rinvaso
Le piante di Muscari allevate in vaso vanno trasferite in contenitori più grandi del precedente quando lo spazio necessario per l’ingrossamento dei bulbi è molto limitato.
Il nuovo vaso deve essere più largo che alto e il terriccio completamente nuovo e ricco di materia organica.
Conservazione dei bulbi
I bulbi di muscari possono essere lasciati anche a dimora in quanto sono resistenti al freddo. Nel caso in cui si intende conservarli ecco come procedere.
- Si estraggono dal terreno quando le foglie sono completamente secche.
- Si ripuliscono dal terreno e dalle radici avvizzite.
- Si lasciano asciugare all’aria aperta in un luogo ombreggiato per qualche giorno.
- Si mettono in sacchetti di carta forata e si conservano in un luogo asciutto e buio fino al successivo impianto.
Parassiti e malattie dei muscari
I muscari come tutte le altre bulbose, temono il marciume radicale causato dal ristagno idrico e la fusariosi una malattia fungina che ne provoca lo svuotamento del bulbo e di conseguenza la morte come accade per i tulipani, i Lilium e la Clivia.
Varietà di muscari
Tra le tante varietà ricordiamo:
Muscari armeniacum
Una varietà originaria dell’Asia e delle zone mediterranea diffusa e coltivata un po’ ovunque per la sua resistenza al freddo e al gelo. Tra marzo -aprile produce fiori di colore azzurro intenso molto persistenti. Questa varietà viene chiamata volgarmente cipollaccio.
Muscari botryoides
Una specie con fiori di colore blu violetto intenso comunemente chiamati pentolini per la loro caratteristica forma. Producono semi striati e rugosi.
Muscari moschatum
Una specie originaria dell’Asia Minore, facile da trovare allo stato spontaneo anche in Italia. In primavera produce fiori giallo- verdognoli che emanano un gradevole profumo di muschio e per questo motivo viene chiamato comunemente muschino.
Muscari comosum
Una varietà commestibile conosciuta come lampascione. I bulbi di questa specie vengono utilizzati come cipolle nella cucina pugliese, calabrese e lucana.
Usi dei Muscari
Le piante vengono utilizzate in piena terra per realizzare aiuole e bordure fiorite e in vaso come piante ornamentali d’appartamento, sui balconi e sulle terrazze.
Proprietà e commestibilità dei muscari
I Muscari hanno notevoli proprietà benefiche sulla salute per la ricchezza di sali minerali, vitamine, fibre.
Sono commestibili, ma bisogna saperli riconoscere da altre bulbose velenose.
Vanno raccolti e consumati sbollentati. Hanno un sapore che ricorda quello degli asparagi, dei funghi e dei frutti rossi.
I muscari sono velenosi?
Non sono tossici per l’uomo e neanche per i cani e i gatti o altri animali domestici.
Linguaggio dei fiori
I muscari, anche per le proprietà che apportano, sono il simbolo dell’utilità.
Nome inglese dei Muscari
Gli Inglesi li chiamano grape hyacinth (giacinto d’uva) o bluebells campanelle blu.
Curiosità
Il nome muscari che in greco musk che significa muschio, venne attribuito alla pianta dal botanico francese Carolus Clusius.
Questa pianta umile ma molto decorativa viene chiamata nelle varie regioni geografiche con nomi diversi. Gli Inglesi li chiamano grape hyacinth (giacinto d’uva) o bluebells campanelle blu.