Menta piperita coltivazione

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

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La menta piperita è una delle piante aromatiche  più coltivata e largamente impiegata nella preparazione di alcune pietanze, nella confezione di liquori, nell’industria come medicinale.

Caratteristiche generali della Menta piperita

La menta piperita, nome scientifico Mentha × piperita,  è una pianta erbacea perenne, stolonifera, fortemente aromatica, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae o Labiate nata da un incrocio naturale tra due specie di menta spontanee, la Mentha aquatica e la Mentha spicata.

La menta piperita è una pianta che forma cespugli alti anche più di 70 cm di altezza.  Ha una radice rizomatosa che produce numerosi stoloni laterali e striscianti che danno vita a nuovi germogli.  Ha fusti eretti a sezione quadrangolare, leggermente pelosi e di colore rossiccio-verdastro.

Le foglie della menta sono peduncolate, opposte, ovate, appuntite all’apice e con margini dentati.  La lamina fogliare superiore è di color verde intenso; la pagina inferiore è di colore verde pallido ed  è ricca di nervature e ghiandole contenti l’olio essenziale. Le foglie e gli steli della menta hanno un profumo aromatico intenso e gradevole.

I fiori della menta piperita sono riuniti in lunghe spighe cilindriche o coniche portate alla sommità dei rametti. Sono molto piccoli, hanno il calice color porpora ed una corolla bianca, rosa o viola. L’impollinazione è entomogama e quindi avviene ad opera delle api, farfalle e altri insetti pronubi.

I frutti sono tetracheni  brunastri, piccoli ed ovali, contenenti  da 1-4 semi.

I semi sono piccolissimi, neri e  hanno una scarsa germinabilità.

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Fioritura della menta

La menta piperita è una pianta longidiurna e quindi fiorisce dalla tarda primavera all’inizio dell’estate ovvero quando le ore di luce sono molto abbondanti (14-16 ore).

Coltivazione della menta piperita

Esposizione

L’esposizione ideale per la pianta di Menta piperita è in pieno sole. Tollera tuttavia anche esposizioni a mezza ombra.

Terreno

E’ una pianta aromatica che predilige i terreni ricchi di sostanza organica, ben drenati, con valori di pH sub acidi o neutri che vanno da 6,5 a 7. I terreni argillosi o troppo umidi, favoriscono la comparsa di malattie fungine.

Annaffiature

La menta piperita come la maggior parte delle piante aromatiche va regolarmente irrigata per tutto il periodo di vegetazione e con maggiore frequenza durante l’estate e nel primo anno di messa a dimora. Quando si praticano le innaffiature bisogna evitare di bagnare le foglie per due motivi:  l’evaporazione dell’acqua fa diminuire la quantità di oli essenziali e il contatto diretto delle foglie con l’acqua può essere la causa di infestazioni fungine.

Concimazione

E’ una pianta che per crescere e produrre nuove foglie esige terreni ricchi di sostanze organiche, quindi in primavera e poi almeno ogni 2- 3 mesi è bene somministrare del concime in forma granulare a lenta cessione, ad alto tenore di azoto(N) e potassio (K).

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Menta piperita: coltivazione in vaso

La menta piperita, come il basilico, il timo, la salvia e altre piante aromatiche, viene largamente coltivata in vaso su balconi e davanzali delle finestre. Il contenitore, preferibilmente in terracotta, ampio e profondo almeno 30 cm, va riempito con del buon terriccio drenante, ricco di nutrienti, mantenuto sempre umido ma mai inzuppato d’acqua.

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Rinvaso

La pianta di menta coltivata in vaso cresce rigogliosa, quindi ogni anno va trasferita in un contenitore più grande del precedente  contenente nuovo terriccio, fresco e fertile

Moltiplicazione della menta piperita

La menta si riproduce per semina in primavera, in file distanti 30 cm; per divisione dei cespi in aprile o settembre; per talea a settembre.

Semina

Si effettua in primavera tra marzo e aprile. I semini della menta si mettono a germinare appena sotto il livello del terreno , tenuto costantemente umido fino alla comparsa dei teneri germogli.  La semina può essere fatta in vaso o direttamente a dimora.

Divisione dei cespi

La divisione può essere effettuata dividendo i cespi più rigogliosi  in più parti provviste di radici e portanti nuovi germogli.

Propagazione per stoloni

Un altro modo molto semplice per ottenere nuove piantine di menta è la moltiplicazione per stoloni,  le ramificazioni basali emesse dalla pianta alla base del colletto.
In primavera si prelevano gli stoloni da piante adulte e si mettono dimora nel terreno o in vaso, ad una profondità di circa 15 cm.

Propagazione per talea

Le talee  della menta si prelevano nei mesi di marzo, aprile, maggio e settembre. Basta prelevare da una pianta rigogliosa un ramo di almeno 20 cm di lunghezza e metterlo a radicare nel terreno soffice e ben drenato. Volendo si può favorire l’emissione delle radici lasciando la talea in acqua per 7-10 giorni per poi trapiantarla in un vaso del diametro di 10-12 cm, riempito con terriccio e sabbia in egual misura, tenuto costantemente umido. Il vaso va posto in una zona ombreggiata fino alla comparsa di nuovi piccoli germogli. Quando la pianta avrà prodotto getti vigorosi, potrà essere trapiantata in un vaso più grande o direttamente nel terreno.

Potatura

La menta piperita va potata a fine estate per contenerne l’eccessivo sviluppo in altezza e per favorire l’emissioni di nuovi getti laterali. I rametti recisi possono essere utilizzati per ottenere nuove piante oppure conservati per l’inverno.

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Raccolta della menta piperita

La raccolta può essere fatta scalarmente durante il periodo di vegetazione o totale in estate. Si recidono alla base i rametti delle piante in piena fioritura.

Conservazione della menta piperita

I rametti recisi e riuniti in mazzetti si mettono ad essiccare all’ombra e in luoghi ben arieggiati.

A completa essiccazione si sbriciolano le foglie e si conservano in barattoli di vetro.

Le foglie di menta si possono conservare fresche nel congelatore.

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Parassiti e malattie della Menta piperita

La menta piperita è una pianta abbastanza resistente agli attacchi dei comuni parassiti animali fatta eccezione delle lumache  ghiotte soprattutto dei teneri germogli.

Tra le malattie fungine oltre al solito marciume delle radici questa pianta aromatica soffre la Puccinia menthae un fungo che si manifesta quando il clima è troppo umido. L’infestazione fungina provoca una sorta di ruggine che si manifesta su steli e foglie mediante la formazione di rigonfiamenti e puntini rossastri. Le macchie  si ingrandiscono, diventano nere e le foglie seccano.

Menta, Piperita

Cure della menta piperita

La menta piperita necessita di scerbature periodiche e un buon arieggiamento della chioma. Poichè predilige terreni ricchi di sostanze organiche, è quindi consigliabile rinnovare il terriccio almeno una volta ogni 2 anni. In inverno e nei mesi particolarmente piovosi è bene coprire la chioma della pianta con un telo traspirante. In tal modo, le foglie della menta non soffriranno il freddo, l’umidità eccessiva e il gelo.

La pianta attaccata dalla Puccinia menthae, va eliminata e bruciata per evitare che la malattia si diffonda ad altre piante.  quelle vicine eliminare le parti della pianta interessate, avendo cura di arieggiare maggiormente la chioma e diminuire il ristagno idrico.

Mentha, Piperita

Varietà di menta piperita

Esistono altre varietà di menta piperita apprezzate come ornamentali e soprattutto per la produzione di oli essenziali.

Mentha piperita officinalis rubescens

Una varietà originaria dell’Inghilterra conosciuta come menta nera. Ha una robusta radice rizomatosa, fusti eretti ramificati di colore verde scuro o viola che portano foglie opposte, lanceolate con margini leggermente dentati. La lamina fogliare è verde scuro o rosso porpora e molte volte presenta una fitta peluria.  I fiori di colore bianco-rosato talvolta tendenti al violetto sono raggruppati in verticilli. E’ una varietà perenne resistente al gelo, facile da coltivare al pieno sole o a mezz’ombra. Può essere coltivata anche annualmente in vasi di medie dimensioni e tenuta come pianta ornamentale o coltivata in bordure. E’ ricchissima di oli essenziali.

Mentha piperita officinalis pallescens

La Mentha piperita officinalis pallescens conosciuta come menta bianca. E’ una pianta piccola, molto delicata, con fusti corti e verdi che portano foglie intensamente aromatiche di colore verde pallido. Produce spighe di fiori bianchi. Per l’aroma eccessivo delle foglie la Mentha piperita officinalis pallescens viene coltivata maggiormente come pianta ornamentale e in commercio per l’estrazione del suo pregiato olio essenziale.

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Usi e proprietà della menta piperita

In cucina, la menta viene utilizzata fresca o essiccata per insaporire minestre, zuppe, pesce, carne e ortaggi come le zucchine alla scapece e le melanzane grigliate.

A livello industriale le foglie della menta piperita vengono utilizzate nella preparazione di bevande dissetanti, liquori, tisane, infusi, dentifrici e prodotti per la pelle.

La menta è una pianta officinale dalle notevoli proprietà benefiche. Il mentolo, il principale componente dell’olio essenziale, viene sfruttato come rimedio naturale per combattere l’alitosi, per favorire l’eliminazione dei gas intestinali e per contrastare il vomito, la diarrea e i mal di stomaco.

Menta, Piperita

Menta piperita velenosa?

Il mentolo, principio della menta, ingerito allo stato puro è velenoso, mentre l’olio di menta assunto in larghe dosi può risultare tossico.

Nome inglese della Menta

In Inghilterra la pianta di Mentha piperita viene chiamata comunemente Peppermint nome che fu data alla pianta dal botanico inglese John Ray che la scoprì nel 1696.

Curiosità

La coltivazione della menta piperita è diffusa con successo dall’Europa al resto del mondo, ad eccezione delle zone tropicali.

Galleria foto della menta piperita