Iris coltivazione
Gli iris sono piante ornamentali molto resistenti il cui fiore, chiamato comunemente giaggiolo, è reperibile nelle diverse tonalità di colore.
- Caratteristiche generali dell’iris o giaggiolo
- Fioritura dell’iris
- Coltivazione dell’iris
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Iris: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione dell’iris
- Moltiplicazione per divisione
- Semina
- Impianto o messa a dimora
- Potatura
- Malattie e Parassiti dell’Iris
- Cure e trattamenti
- Usi e significato dell’iris
- Iris significato dei fiori
- L’iris è velenoso?
- Curiosità
- Galleria foto Iris
Caratteristiche generali dell’iris o giaggiolo
Gli iris comuni sono piante bulbose o rizomatose diffuse in natura allo stato rustico nei suoli rocciosi. Appartengono alla famiglia delle Iridaceae
La pianta presenta un apparato radicale di tipo rizomatoso. Dal rizoma, simile allo zenzero, lungo circa 10 cm spuntano numerose foglie di colore verde brillante.
Le foglie sono disposte a formare una specie di ventaglio. Sono simili a sciabole allungate con lamina carnosa a margini lisci.
I fiori, portati da steli cilindrici rigidi, hanno i petali esterni ed interni saldati alla base in un corto tubo. I petali esterni sono penduli, ripiegati verso il basso mentre quelli interni sono ripiegati verso l’alto. Lo stilo è diviso in 3 porzioni coprenti gli stami. Il colore dei fiori va dal bianco al giallo, dal blu al viola e in alcune cultivar sono screziati o striati.
Fioritura dell’iris
Gli iris come i narcisi sono i primi fiori ad annunciare l’arrivo della primavera. Generalmente fioriscono da Aprile a Maggio.
Coltivazione dell’iris
Esposizione
L’iris ama i luoghi luminosi e soleggiati. Sopporta anche le temperature molto basse sopravvive alle nevicate se i rizomi vengono protetti con un buon pacciame.
Terreno
Predilige terreni soffici, umidi, ricchi di sostanza organica e ben drenati, a pH leggermente acido, 6,2 . Il terreno alcalino può essere corretto con l’aggiunta di solfato di zolfo mentre quello fortemente acido con calce idrata.
Annaffiature
Gli iris allevati in piena terra generalmente si accontentano delle acque piovane e vanno annaffiati solo nei periodi di prolungata siccità. Le specie coltivate in vaso vanno, invece, annaffiate regolarmente solo quando il terreno è completamente asciutto e durante il periodo della fioritura.
Concimazione
Concimare con concime complesso durante il periodo della fioritura secondo le dosi consigliate. Per favorire la ripresa vegetativa e la fioritura, da marzo a novembre, almeno una volta al mese, somministrare un fertilizzante specifico per piante da fiore, liquido o granulare a lento rilascio. composto da 5% di azoto (N), 10% di fosforo (P), 10% potassio (K) arricchito anche di tutti i microelementi utili alla sua crescita.
Iris: coltivazione in vaso
E’ una pianta da fiore elegante, adatta anche ad essere coltivata in un vaso preferibilmente rettangolare, largo e profondo almeno 30 cm, drenato sul fondo con argilla espansa e riempito con terriccio adatto a pH acido. Il vaso va poi collocato in una zona soleggiata per molte ore del giorno; le annaffiature vanno praticate regolarmente da marzo a ottobre e il terreno va arricchito di nutrienti con concimazioni liquide settimanali. In inverno conviene spostare il vaso in un luogo protetto dal freddo e soprattutto dal gelo se i rizomi vengono lasciati nel terreno.
Rinvaso
Va fatto in primavera quando i rizomi della pianta occupano tutto lo spazio disponibile e le radici secondarie o avventizie fuoriescono dai fori del drenaggio del vaso. Si può utilizzare lo stesso contenitore se si eliminano eventuali rizomi ammuffiti o si procede al loro diradamento.
Moltiplicazione dell’iris
La moltiplicazione degli iris avviene per impianto dei rizomi in autunno o per divisione dei cespi dopo la fioritura.
Moltiplicazione per divisione
Si effettua generalmente ogni anno, separando i rizomi cresciuti intorno a quello madre.
Si tolgono i rizomi dal terreno; si scartano quelli danneggiati dai trivellatori e quelli eventualmente ammuffiti. Si accorciano le radici di circa 10 cm e si tagliano le foglie a 20 cm dai rizomi.
I rizomi staccati e ripuliti vanno messi a dimora al momento stesso nel terreno già pronto, ben lavorato fino a 30 cm di profondità e fertilizzato con sostanza organica. Dopo l’interramento dei rizomi si bagna il terreno abbondantemente e poi si apporta acqua tutti i giorni per la prima settimana, in modo da favorire l’attecchimento delle radici. In seguito le piante attecchite vanno irrigate sporadicamente.
Semina
Un altro modo per riprodurre l’iris è la semina primaverile o autunnale.
In autunno i semi freschi appena raccolti vanno interrati nel terreno sciolto e fertile ad una profondità di 1-2 cm, mantenuto umido e a temperatura di circa 20° C. A germinazione avvenuta , circa dopo 2 mesi dalla semina, le piantine vanno fatte irrobustire e poi messe a dimora.
Se per la semina primaverile si utilizzano semi secchi prima di procedere è bene metterli in ammollo in acqua tiepida fino a quando affondano nel contenitore e poi procedere come prima.
Le piantine di iris nate da seme produrranno fiori dopo solo due anni. La semina può essere fatta direttamente a dimora oppure in semenzaio e in questo caso vanno messe a dimora quando le piantine possono essere facilmente maneggiate.
Impianto o messa a dimora
Le piante di Iris possono essere trapiantate in qualsiasi momento nel terreno ben drenato, lavorato a fondo e arricchito di compost o letame maturo almeno 15 giorni prima. I rizomi vanno interrati a 3 cm di profondità con le radici secondarie ben allargate. La distanza tra un rizoma e l’altro deve essere almeno di 30 cm.
Potatura
Vanno recisi man mano i fiori secchi per favorire l’emissione di nuovi getti floreali mentre quelli di fine fioritura possono essere tenuti se si vogliono raccogliere i semi. Prima della ripresa vegetativa vanno rimosse tutte le foglie secche e quelle danneggiate dal freddo o dalle muffe.
Malattie e Parassiti dell’Iris
Gli iris temono la mosca del bulbo e la muffa delle foglie. Talvolta tra le inserzioni fogliari e sui fiori ancora in boccio potrebbero formarsi colonie di afidi neri se il clima è troppo carico di umidità. Le foglie vengono danneggiate dalla Ruggine una muffa che forma piccole lesioni rugginose di colore marrone, che rilasciano piccolissime spore sotto forma di polvere.
I rizomi invece soffrono il marciume e potrebbero essere notevolmente danneggiati dalle larve della falena e altri trivellatori dell’iris.
Cure e trattamenti
E’ una pianta rustica che richiede poche cure, infatti richiede protezione dalle gelate invernali intense e prolungate, di un terreno ben drenato e di periodiche scerbature.
Per scongiurare il marciume dei rizomi basta controllare l’umidità del terreno prima di somministrare acqua.
I trattamenti con prodotti specifici vanno praticati solo in caso di infestazioni parassitarie.
Gli afidi se presenti possono essere trattati con aficidi naturali come l’antiparassitario all’ortica o quello all’aglio.
Usi e significato dell’iris
Viene utilizzato a scopo ornamentale nelle aiuole dei giardini pubblici e privati, nelle fioriere per abbellire i balconi e i terrazzi. I fiori recisi sono apprezzati per per realizzare composizioni floreali.
Iris significato dei fiori
A questo splendido e soave fiore sono stati attribuiti vari significati.
L’iris rappresenta il trionfo della verità; è il simbolo della speranza; simboleggia la fiducia, l’amicizia e la saggezza.
L’iris è velenoso?
E’ una pianta che ha una linfa tossica. Se ingerita dagli animali domestici, quali cani e gatti, provoca disturbi intestinali.
Curiosità
L’iris è conosciuto anche come giaggiolo. Il nome generico significa arcobaleno.