Clematide – Clematis coltivazione

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

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La Clematide è una bellissima pianta rampicante apprezzata per la bellezza dei suoi vistosi fiori e per il fogliame di colore verde intenso.

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Caratteristiche generali della Clematide

La Clematide o Clematis è un genere di piante diffuso in tutto il mondo che comprende diverse varietà tutte appartenenti alla famiglia delle Ranunculaceae.

La pianta, a sviluppo rampicante, generalmente è composta da  fusti sottili e semilegnosi provvisti di sottili viticci con cui si attaccano a sostegni di varia natura.

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Le foglie opposte e di colore verde scuro sono ricoperte da una sottile peluria chiara.

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I fiori, di forma e colore diverso a seconda delle specie e delle varietà, sono privi di corolla ma provvisti di un vistoso calice, formato di solito da 4-5 sepali ovati nei toni del bianco, del rosa, del blu e del viola.

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Ai fiori seguono dei particolari frutti detti acheni provvisti di appendice piumosa.

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Fioritura

La maggior parte delle piante di clematis fioriscono dalla primavera inoltrata fino agli inizi dell’autunno. Qualche specie produce un’abbondante fioritura anche nel periodo invernale.

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Coltivazione della Clematide

Esposizione

Ama le posizioni luminose e riparate dai venti. La parte basale teme il caldo e per questo motivo è consigliabile mantenere il piede e le radici in luogo fresco e protetto dai raggi diretti del sole nelle ore più calde della giornata. L’esposizione prolungata ai raggi diretti del sole estivo causa gravi danni alla parte aerea e soprattutto al suo apparato radicale. Le piante di clematide non temono il freddo anche se la maggior parte delle specie perde le foglie durante l’inverno.

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Terreno

E’ una pianta che predilige il terreno fresco, fertile, sciolto, leggermente acido (con un pH tra 6 e 7) e ben drenato.

Annaffiature

Le piante giovani vanno annaffiate abbondantemente e regolarmente in modo da mantenere il terreno sempre umido. In seguito vanno irrigate dalla primavera fino all’autunno, soprattutto nei periodi di prolungata siccità e in estate. In linea generale, in primavera, in mancanza di piogge, si annaffiano 2-3 volte a settimana, mentre in estate anche tutti i giorni.

Concime-granulare

Concimazione

Il terreno di coltivazione dei giovani esemplari di Clematide vanno arricchiti con concime specifico per piante da fiore ad alto contenuto di azoto e potassio almeno ogni 10-12 giorni mentre per gli esemplari già sviluppati sarà sufficiente, all’inizio dell’inverno, una somministrazione intorno al fusto di un concime granulare a lento rilascio.

Clematide: coltivazione in vaso

E’ una pianta facile da coltivare anche in un vaso purchè sufficientemente ampio da assicurare un regolare sviluppo della radice e della parte aerea. Il contenitore, preferibilmente di coccio, deve avere un diametro di almeno 60 cm di diametro e una profondità non inferiore ai 50 cm.

Il terriccio adatto è un miscuglio di terriccio universale sciolto, mescolato a concime a lenta cessione o a torba o letame. Le annaffiature regolari e costanti soprattutto in estate.

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Rinvaso della Clematide

Le diverse specie di clematis allevate in vaso, vanno rinvasate ogni due anni utilizzando contenitori più larghi e profondi dei precedenti, nuovo terriccio fresco, ben drenato e ciottoli o argilla espansa, per favorire il drenaggio dell’acqua e nuovi tutori di sostegno ben proporzionati allo sviluppo  della pianta. Il rinvaso si effettua trasferendo la pianta nel nuovo vaso con tutto il pane di terra che avvolge le radici, colmando gli spazi vuoti fino a circa 3 cm dal bordo del vaso in modo da poter effettuare la pacciamatura. Infine aggiungere un supporto adeguato con graticci in legno o bamboo.

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Moltiplicazione della Clematide

La Clematide si propaga per seme e per talea di rami semi legnosi.

La semina va fatta in primavera verso la prima decade di marzo.

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Talea di Clematide

In estate, si prelevano talee semi legnose lunghe circa 15 cm con almeno due gemme alla base. Le talee vanno messe a radicare in vasi riempiti con un miscuglio di torba e sabbia.

A radicazione avvenuta, le nuove piantine vanno trasferite in singoli contenitori e allevate come le piante adulte.

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Impianto della Clematide

La messa a dimora definitiva delle piantine andrà effettuata in autunno (ottobre), in buche profonde circa 50 cm e larghe il doppio del contenitore.

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Potatura della Clematide

Per avere una pianta di clematide san e vigorosa ed ottenere fioriture abbondanti e prolungate bisogna potarla almeno una volta l’anno intervenendo in periodi diversi a seconda del periodo di fioritura.

Le specie a fioritura precoce e che producono fiori sui rami dell’anno precedente, la potatura va fatta subito dopo la fioritura, recidendo i rami secchi. Le specie di clematide che producono
fiori sui rami dell’anno, la potatura va effettuata in primavera, prima che spuntino i fiori e anche in questo caso vanno eliminati i rami secchi o i fusti secchi della stagione precedente. Infine per contenere l’eccessivo sviluppo della pianta si interviene accorciando i rami troppo lunghi e quelli che crescono in maniera disordinata.

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Parassiti e malattie della Clematide

Le clematis temono le lumache e gli afidi parassiti comuni che danneggiano vistosamente le foglie.

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Per quanto riguarda le malattie fungine o crittogame le piante di clematide soffrono il mal bianco o oidio che si manifesta sulle foglie e sui fiori sotto forma di depositi di polvere biancastra e la ruggine che forma vistose macchi brunastre sulle pagini fogliari.

Cure e trattamenti

L’apparato radicale delle piante di Clematis vanno protette dal caldo e dal freddo con una buona pacciamatura di paglia o foglie secche. In caso di seccume o di attacchi da mal bianco tagliare tagliando tutti i fusti  a livello del terreno. Se si vogliono effettuare trattamenti preventivi con prodotti specifici si ricorda che vanno effettuati lontano dal periodo della fioritura per evitare di arrecare danni anche agli insetti impollinatori.

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Varietà e specie di Clematide o Clematis

Esistono tante varietà diverse di clematide che differiscono per il luogo di provenienza, il loro portamento, la forma dei fiori e il periodo di fioritura. Vediamo quali sono le più diffuse ed apprezzate a scopo ornamentale.

Clematide Jackmanii

Una specie rampicante molto decorativa e resistente a foglie caduche, adatta alla coltivazione nei luoghi soleggiati o semi-ombreggiati e su terreni acidi, leggeri e ben drenati. Da giugno a settembre produce grandi fiori con corolla composta da petali vellutati di colore blu intenso che fanno da corona a vistosi pistilli bianchi. E’ adatta per coprire muri e recinzioni e per abbellire balconi e terrazze. Se impiantata in filari la distanza di piantagione da osservare va 1,5 metri a 2 metri. Va potata a fine dell’inverno eliminando tutti i rami secchi e accorciando tutti gli altri  a 40/50 cm. dal suolo.

Clematide, Jackmanii

Clematide Armandii

La clematide armandii è invece una pianta  rampicante sempreverde originaria della Cina. Fiorisce in primavera sui rami dell’anno. I fiori molto profumati sono riuniti in mazzi bianchi o rosa. E’ una specie rustica che va coltivata in luoghi riparati dal freddo e dai venti.

Clematide Montana

Una specie di origine asiatica diffusa allo stato rustico sull’Himalaya introdotta in Europa nel 1800. È una grande pianta caratterizzata da una crescita molto veloce e che tende a superare anche i 10 m di altezza. A fine primavera produce numerosissimi piccoli fiori profumati con petali di colore bianco o rosa e centro con stami gialli. E’ molto resistente ed è perfetta per coprire pergolati, muri e ringhiere.

Clematide Alpina

La clematide alpina è una rampicante originaria dell’Europa e dell’Asia settentrionale, che cresce allo stato spontaneo in quasi tutti i boschi del nostro Paese. In primavera, sui rami dell’anno precedente, produce fiori penduli e solitari di colore azzurro o rosa.

Clematide viticella

La clematide viticella è molto diffusa, in Italia, allo stato spontaneo. È una varietà a fioritura tardiva che fiorisce sul legno nuovo. Raggiunge i 4 m di altezza e produce fiori con grandi petali dal blu al rosso.

Clematis Texensis

E’ una specie di clematide rustica originaria del  Texas. Ha portamento rampicante e supera i 4 m di altezza. Ha foglie pinnate e produce fiori solitari simili a quelli del tulipano con la forma a calice di colore rosso porpora.

Clematide cirrosa

La clematis cirrhirosa è una specie a portamento ricadente o rampicante originaria dell’area mediterranea. Ha lunghi fusti legnosi provvisti di cirri e grandi foglie coriacee di colore verde scuro.  Dall’inverno fino alla primavera produce fiori profumati, penduli a forma di campana con petali vellutati di colore bianco o giallognolo con maculature rossastre.

Usi della Clematide

Le diverse specie di clematide sono impiegate per tappezzare muri, ricoprire i pergolati, le ringhiere di recinzione o dei balconi. Sono splendide e decorative anche se coltivate anche nei panieri sospesi o come piante tappezzanti nelle bordure miste.

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Linguaggio dei fiori

La clematide nel linguaggio dei fiori e delle piante è simbolo di fortuna e di buon auspicio e pertanto viene regalata a coloro che intraprendono una nuova attività e a chi mette su famiglia.

Curiosità

I germogli della Clematide come quelli della vitalba selvatica vengono utilizzati per la preparazione di deliziose frittate.

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