Bambù coltivazione

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Bambù-siepe

Il bambù è una pianta esotica facile da coltivare nel giardino come siepe di separazione e anche in vaso come ornamentale sempreverde.

Bambù-gigante

Caratteristiche del Bambù

I diversi generi di Bambù , circa 75, comprendono un vasto numero di piante sempreverdi della famiglia delle Graminaceae o Poaceae, originarie dell’Asia e diffuse in tutte le zone tropicali e subtropicali del nostro pianeta.

Bambù-tuberi

Il Bambù, chiamato anche bamboo, è provvisto di robusto e profondo apparato radicale di tipo rizomatoso che in poco tempo genera numerosi fusti cilindrici che, nel loro insieme, danno vita ad un ricco arbusto a portamento cespuglioso.

Bambù-canne

I fusti sono lunghi cilindrici, eretti e cavi all’interno mentre esternamente presentano ad intervalli regolari dei nodi molto evidenti. Gli steli del bambù chiamati anche canne con il tempo diventano legnosi ed assumono un colore marrone chiaro in alcune specie, giallo-oro in altre.

Bambù-foglie

Le foglie presenti tra gli internodi sono sottili, lanceolate a margini lisci e di colore verde intenso ma non mancano esemplari con foglie screziate di giallo.

Fiori-spighe-Bambù

I fiori di bambú sono delle lunghe infiorescenze a spighe simili a quelle della Cortadeira o Erba delle Pampas.

Bambù-semi

I semi come quelli delle altre graminacee sono lunghi e sottili e di colore chiaro.

Fioritura

Nei luoghi di origine il bambù fiorisce dopo circa 60 anni. Alle nostre latitudini le piante di bambù fioriscono raramente. Molto spesso la pianta di bambú dopo la fioritura muore per far posto ai nuovi germogli che spuntano ai suoi piedi.

Bambù-coltivazione

Coltivazione del bambù

Esposizione

Come le altre specie di graminacee necessita di esposizioni soleggiate per molte ore al giorno anche se si sviluppa forte e rigoglioso anche a mezz’ombra. Resiste bene al freddo e al caldo.

Terreno

La maggior parte delle specie di bambù si adatta a qualunque tipo di terreno da quello comune da giardino a quello compatto e pesante.

Annaffiature

Si tratta di una pianta poco esigente e generalmente si accontenta delle piogge, ma durante il primo anno di messa a dimora in piena terra la pianta va irrigata, ogni 15 giorni, abbondantemente e regolarmente soprattutto durante i periodi di prolungata siccità.

Per la pianta coltivata in vaso, le annaffiature dovranno essere più regolari e abbondanti ed effettuate anche d’inverno in quanto il bambù è molto sensibile al secco.

Concimazione

Per le piante di bambù coltivate in piena terra sarà sufficiente una concimazione annuale con letame ben maturo. I bambù allevati in vaso, vanno  concimati regolarmente e periodicamente con un fertilizzante specifico per piante verdi.

Bambù-usi

Moltiplicazione del Bambù

Il bambù si riproduce per seme e per divisione dei rizomi.

I semi per poter germinare nel giro di 3 – 4 settimane, vanno messi prima in ammollo in acqua calda non bollente (max 40°C) per almeno 24 ore.

La semina si effettua stratificando i semi in un substrato specifico composto da una parte di terriccio fertile ed una di sabbia grossolana. Il semenzaio, ricoperto con un foglio di plastica trasparente, va posto in un luogo ombroso a temperatura costante di circa 18° C.

Per tutto il tempo necessario alla germinazione dei semi, il terreno va nebulizzato tutti i giorni per mantenere il giusto grado di umidità. Per evitare la formazione della condensa e il rischio di diffusione di malattie fungine, il telo di plastica va rimosso nelle ore più calde della giornata.

Alla comparsa dei germogli, si toglie il telo di plastica e si sposta il semenzaio in una posizione più luminosa ma al riparo dei raggi diretti del sole.

Quando le piantine di bambù saranno alte circa 20 cm si trapiantano in vasetti singoli e si trattano come le piante adulte.

Moltiplicazione per divisione dei rizomi

La propagazione per divisione dei rizomi si pratica in primavera, è facile da effettuare ed assicura piante uguali a quella madre.

Si estrae il rizoma dal terreno e con un coltello ben affilato e disinfettato lo si taglia in più porzioni avendo cura che ognuna di esse sia provvista di almeno un germoglio.

I rizomi divisi si trattano con polvere  fungicida ad ampio spettro e poi si interrano in un terriccio composto da torba e sabbia in parti uguali. Il contenitore con le talee di rizomi si pone in un luogo ombreggiato ad una temperatura di circa 20°C. Per tutto il tempo necessario alla radicazione il terreno va mantenuto leggermente umido.

A radicazione avvenuta, circa 1 mese, si sposta il il contenitore in un luogo più luminoso fino a quando le piantine di bambù saranno abbastanza robuste per potere essere trapiantate a dimora definitiva.

bambù-steli

Impianto del Bambù

Le piantine vengono piantate in autunno in buche profonde e larghe  circa 50 -60 cm preventivamente concimate (almeno 3 giorni prima ).

Le distanze di impianto variano in relazione al tipo di bambù: dai da 30/40 cm per le varietà nane  o a piccolo sviluppo e fino ai 2 m per le varietà a grande sviluppo o giganti.

Rinvaso-pianta

Rinvaso

Il bambù allevato in vaso si rinvasa in primavera tra aprile-maggio, utilizzando un contenitore più alto e profondo del precedente. Il terriccio deve essere fresco e ben drenato composto da torba, comune terreno da giardino e parte di sabbia grossolana. Il rinvaso generalmente si effettua ogni anno in quanto l’apparato rizomatoso tende ad occupare tutto lo spazio disponibile e le numerose radici avventizie tendono ad otturare i fori di drenaggio.

Bambù-potatura-verde

Potatura del Bambù

Per rinvigorire il cespuglio si potano a fine estate gli steli vecchi o danneggiati dal vento e quelli che crescono stentatamente e in modo disordinato. Il bambù in poco tempo emetterà nuovi germogli basali e nuove foglie.

I bambú nani, per crescere folti e compatti vanno potati ogni anno all’inizio della primavera.

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Parassiti e malattie del bambù

Il bambù è una pianta rustica resistente malattie fungine ma talvolta per cause varie può essere attaccata dagli afidi, dalla cocciniglia e dal ragnetto rosso.

Cure e trattamenti

Per limitare l’evaporazione dell’acqua e per proteggere il bambù dal gelo dell’inverno effettuare ai piedi del cespo una pacciamatura con paglia o con le stesse foglie della pianta.

I trattamenti con antiparassitari specifici vanno fatti solo in caso di necessità.

bambù-varietà

Varietà di bambù

Tra le varie specie che si differenziano per dimensioni, portamento e adattamento all’ambiente ricordiamo:

Bambù Phyllostachys rubromarginata

Si tratta di una specie di origini cinesi facile da coltivare anche in vaso e adatta soprattutto per le regioni caratterizzate da un clima invernale molto rigido. I cespugli densi e compatti sono composti da canne di colore verde scuro e da un ricco e soffice fogliame. Gli steli giovani di questa specie di bambù sono ricoperte di guaine verde scuro con bordi rosso porpora. Viene utilizzata per realizzare fitte siepi di separazione e per abbellire i bordi di laghetti artificiali o stagni.

Bambù Pleioblastus distichus

Si tratta di una varietà nana molto rustica proveniente dal Giappone con canne ricoperte da piccole foglie di colore verde brillante facile da coltivare in vaso o fioriera.

Bambù Sasa masamuneana Albostriata

E’ una specie molto caratteristica con canne di piccolissimo spessore, foglie screziate e striate, che a seconda dell’esposizione possono essere bianche o giallo panna. Si tratta di una pianta resistente anche a bassissime temperature che non richiede particolari cure e che cresce rigogliosa in qualunque tipo di terreno anche quello pesante e compatto. Coltivato in piena terra e anche in vaso tende a formare dei ciuffi molto decorativi.

Bambù Phyllostachys aureosulcata Spectabilis

Sempre di provenienza cinese è la varietà più conosciuta a tutti per il portamento delle sue canne contorte e di colore verde chiaro che di solito vengono coltivate in acqua. Si tratta di una varietà di bambù che si adatta a tutti i climi e a qualunque terreno. Viene utilizzato per siepi, frangivento e per la coltivazione in grandi vasi o fioriere. I teneri germogli di questo bambù sono commestibili e per il loro sapore molto delicato sono apprezzati anche crudi.

Bambù Phyllostachys bissetii

Un bambù cinese rustica e vigoroso con canne numerose e folte, di colore verde intenso; foglie lucide e sottili di colore verde scuro. Cresce bene sia al sole che a  mezz’ombra. Questa specie di bambù, poco invadente, è perfetto per siepi, come frangivento e per la coltivazione in vaso.

Bambù Phyllostachys nigra

Originario della Cina, questo bambù si differenzia dagli altri per il colore delle canne: quelle giovani e meno esposte al sole sono di colore verde mentre quelle adulte e più esposte ai raggi del sole sono di colore ebano. Le canne spesse mediamente 3 cm possono superare anche gli 8 metri di altezza. Le foglie sono lucide e di colore verde scuro. Va coltivata al riparo dei venti freddi del nord ed è ideale per arredare i giardini pubblici, facile da coltivare anche in vaso.  Poco invadente.

Bambù nano – Pleioblastus pygmaeus

Conosciuto come Bambù nano è una varietà di graminacea ornamentale sempreverde di piccole dimensioni. Forma cespi densi e compatti formati da culmi viola-nerastri, sottili e ramificati, con nodi molto evidenti. Le foglie sono affusolate con pagina superiore coperta da una corta peluria.Il Bamboo nano è una pianta molto rustica e robusta, e solitamente non viene attaccato da parassiti. Va coltivato in posizioni soleggiate ma si adatta bene anche in ombra. Si può utilizzare in vaso su terrazzi e balconi, per tappezzare  aiuole stradali o realizzare piccole bordure anche nei pressi di giardini d’acqua. E’ perfetto per abbellire i parchi pubblici e può essere utilizzato per il controllo dell’erosione. La messa del bambù nano si effettua in autunno in buche profonde e larghe  circa 50 -60 cm preventivamente concimate (almeno 3 giorni prima ),  distanti l’una dall’altra 40-50 cm e per ottenere un effetto tappezzante anche a 30 cm. Va potato ogni anno all’inizio della primavera.

Bambù- Bambù Phyllostachys aureosulcata Spectabilis

Curiosità ed Usi del Bambù

Il bambù viene utilizzato in vari settori commerciali per la produzione di mobili, tessuti (canovacci da cucina e per la pulizie domestiche), per la realizzazione di stuoie, contenitori e persino ornamenti.

Usi del bambù in cucina

Nella cucina orientale i germogli freschi del bambù che tra l’altro sono anche ipocalorici vengono utilizzati scopo alimentare per la preparazione di creme, salse, zuppe e minestroni.

I germogli, ricchi di fibre e di sali minerali come calcio, ferro, fosforo e rame, sono ottimi per depurare il nostro organismo e utili contro la stitichezza.

Calorie del bambù

100 grammi di germogli di bambù apportano solo 27 Calorie, 2,6 g di Proteine, 5,2 g di Carboidrati, 0,3 g di Grassi, 2,2 g di Fibre.

Significato del bambù

Nei luoghi di origine e soprattutto in Cina il bambù è simbolo di lunga vita. In india invece è considerato il simbolo dell’amicizia sincera e duratura.

Il Bambù Phyllostachys aureosulcata Spectabilis viene regalato come pianta portafortuna.

Il bambù è velenoso?

Non è una pianta generalmente tossica per l’uomo. Infatti è una pianta edule ossia commestibile ed i germogli sono un ingrediente tipico della cucina asiatica.

La bambusa vulgaris risulta invece tossica sia per l’uomo che per gli animali domestici quali cani e gatti, per la presenza di saponine steroide, ed in particolare la tassifillina un glicoside cianogenico che, quando rilasciato funziona come un inibitore enzimatico nel corpo umano.

Si degrada facilmente in acqua bollente. Ecco perchè i germogli vanno consumati cotti.

È altamente tossico e la dose letale per l’uomo è di circa 50-60 mg.

Una dose di 25 mg di glicoside cianogenico somministrata ai ratti (100-120 g di peso corporeo) ha causato segni clinici di tossicità, tra cui apnea, atassia e paresi.

Ai cavalli sono stati diagnosticati segni clinici di sonnolenza e grave atassia dopo l’ingestione di B. vulgaris.

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