Palma nana – Chamaerops coltivazione

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Chamaerops humilis

La Chamaerops humilis conosciuta come palma nana o palma di San Pietro è una pianta ornamentale sempreverde apprezzata per le sue larghe foglie eleganti ed espanse e per il suo tronco molto decorativo.

Palma di San Pietro

Caratteristiche Chamaerops

La palma nana, genere Chamaerops e famiglia delle Arecaceae, è una pianta originaria dei paesi tropicali diffusa allo stato spontaneo nelle zone costiere del sud Italia e largamente coltivata a scopo ornamentale in tutte le regioni caratterizzate da un clima temperato compreso le isole.

Si tratta di una pianta termoxerofila con sviluppati tessuti vegetali che le consentono di resistere a periodi di prolungata siccità e alle alte temperature.

La palma nana, come le altre varietà di palme, presenta un apparto radicale fascicolato e robusto ben ancorato al terreno e che si estende a diversi metri di profondità.

palma nana-fusto

Il fusto eretto o stipite ha portamento eretto ed è ricoperto solo negli esemplari adulti e datati da un tessuto fibroso di colore bruno-rossastro e in basso da un intreccio di residui squamosi delle foglie morte.

Palma-San Pietro-fusti

La palma di San Pietro, con il passare degli anni tende assumere un portamento cespuglioso grazie allo sviluppo e alla crescita dei diversi polloni basali che si formano ai suoi piedi.

Palma-nana-Chamaerops-foglia

Le foglie, a forma di largo ventaglio, sono coriacee e colore verde intenso. Le foglie delle piante giovani della Chamaerops humilis hanno la forma lanceolata con pagina percorsa da evidenti nervature parallele che, poi via via si segmentano, si sfrangiano assumendo la tipica forma a ventaglio con evidenti residui filamentosi sui bordi delle foglie che tra l’altro si biforcano verso le punte.

foglia-peduncolo

Le foglie sono inserite sul fusto da lunghi peduncoli e persistenti peduncoli provvisti di spine di colore verde. Le foglie esterne tendono ad incurvarsi sotto il loro peso,  sono le prime a cadere lasciando al loro posto dei resti di fibre marroni che, come detto precedentemente, sono responsabili della particolare struttura del fusto.

fiori-palma

I fiori sono riuniti in vistose infiorescenze a pannocchia visibili alla base delle foglie. Ciascuna infiorescenza è formata da piccoli fiori di colore giallo-verdognoli, unisessuali o ermafroditi, generalmente portati su piante distinte.

Palma-nana-bacche

I frutti sono delle bacche ovoidali e carnose di colore giallo oro in piena maturazione.

Il seme, uno per bacca è legnoso.

Fioritura

La Chamaerops humilis fiorisce in estate.

Chamaerops humilis-coltivazione

Coltivazione della Chamaerops

Esposizione

Predilige  i luoghi luminosi e soleggiati con temperature ottimali comprese  tra 22 e 30 °C.

Terreno

Cresce bene in qualunque tipo di terreno anche se il substrato ideale per la crescita della pianta di Chamaerops humilis un miscuglio di comune terreno da giardino con sabbia e argilla. Il pH può essere acido, alcalino e neutro.

Annaffiature

Anche se resiste alla siccità la palma nana va annaffiata con regolarità da marzo a ottobre e, solo quando il terreno è completamente asciutto. La pianta allevata in vaso necessita di essere annaffiata anche in inverno sempre e solo se il substrato è asciutto.

Concime-granulare

Concimazione

Per una corretta ed equilibrata crescita, la palma nana va concimata una volta al mese, dall’inizio della primavera fino alla tarda estate somministrando ai suoi piedi del concime liquido oppure, ogni 2 mesi, del granulare a lento rilascio ricco di macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) e con una buona percentuale di microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B) e il magnesio (Mg).

Chamaerops-moltiplicazione

Moltiplicazione Chamaerops humilis – Palma nana

La pianta si riproduce per seme e meglio ancora per via agamica mediante la divisione dei cespi  o dei polloni che si formano alla base della pianta.

Moltiplicazione per seme

La moltiplicazione per seme anche se è sconsigliata in quanto risulta lunga e laboriosa.

Prima di tutto occorrono semi freschi appena raccolti dalla pianta che vanno messi subito a macerare in acqua per almeno 7 giorni tempo richiesto all’involucro esterno che lo protegge di raggiungere una morbida consistenza.

Semina-palma-nana

Si procede poi con la semina.

Si stratificano i semi sulla superficie di un substrato composto da sabbia e torba in parti uguali.

Si avvolge il contenitore in una busta di plastica e lo si colloca in un luogo ombreggiato a temperatura costante di 30° C.

Si mantiene il terriccio sempre umido fino alla comparsa dei germogli, circa 2 mesi.
Le nuove piante ottenute dalla germinazione dei semi vanno trasferite in vasi singoli ed allevate in essi per almeno 2 anni prima della messa a dimora definitiva.

palma-nana-moltiplicazione

Moltiplicazione per divisione dei polloni o dei cespi basali

La divisione dei cespi si effettua in primavera, in aprile-maggio, mettendo a radicare i polloni che si formano alla base della pianta, in un vaso contenente terriccio, torba e sabbia in parti uguali. Bisogna scegliere i germogli che abbiano almeno 2-3 foglie.

I vasi vanno tenuti in un luogo protetto dove la temperatura minima non scende al disotto dei 10°C e per i primi 2 -3 mesi il terreno va mantenuto sempre leggermente umido. Le giovani palme nane così ottenute vanno allevate in vaso prima di piantarle all’aperto.

rinvaso-palma-nana

Chamaerops Palma nana: coltivazione in vaso

Questa pianta viene coltivata anche in vaso come pianta ornamentale d’appartamento e  all’esterno sui balconi e terrazze.

Il vaso deve essere largo e profondo almeno 30 cm, drenato sul fondo con argilla espansa o pezzi di coccio e pieno di terriccio leggero e permeabile all’acqua. Va innaffiata quando il substrato è completamente asciutto per evitare il marciume delle radici. La pianta va concimata durante la ripresa vegetativa e in inverno va riparata dal gelo sotto una tettoia o a ridosso di muri.

Rinvaso

Il rinvaso della Chamaerops humilis si effettua quando le radici hanno occupato tutto lo spazio a disposizione e fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua di sgrondo. Quando il vaso è di grandi dimensioni basta rimuovere del terriccio (2-5 centimetri) vecchio e sostituirlo con altrettanto  fresco.

Palma nana-potatura

Potatura

La palma di San Pietro, come tutte le altre specie di palme, non richiede interventi di potatura. Si asportano solo le foglie secche, recidendole con cesoie ben affilate e disinfettate dal punto in cui partono dal fusto.

Per le foglie che presentano solo gli apici secchi sarà sufficiente eliminare solo le punte per non compromettere l’estetica della pianta.

Parassiti-Palma nana

Parassiti e malattie Chamaerops humilis

La palma nana è una pianta rustica e longeva che generalmente non viene attaccata dai comuni parassiti animali come gli afidi e le cocciniglie.

Talvolta viene attaccata dalla mosca bianca che forma depositi biancastri lungo i peduncoli fogliari. E’ resistente anche alle malattie fungine come l’oidio o mal bianco e la ruggine.

Cure e trattamenti

Le piante vanno trattate con antiparassitari o antifungini solo in caso di eccessiva umidità ambientale.

Per quanto riguarda le cure si consiglia di pacciamare la base della pianta con pietrisco grossolano per limitare la perdita di acqua e per proteggerla dal freddo dell’inverno.

Palma-curiosità

Varietà di Chamaerops

La Chamaerops humilis non è l’unico rappresentante del genere ma esiste anche un’altra specie altrettanto decorativa.

Chamaerops excelsa

Una palma, con fusto eretto, foglie più morbide e flessuose e bacche di colore scuro riunite in grappoli molto decorativi che compaiono tra le foglie dalla primavera all’estate, da marzo-aprile fino ad agosto. Ama il pieno sole e tollera anche le temperature inferiori ai -5 ° C. E’ resistente all’inquinamento, ai venti salmastri ed è perfetta in vaso e a dimora nelle aiuole dei giardini.

palma nana-usi

Usi  della Chamaerops

Questa pianta è largamente usata come pianta ornamentale, nei giardini privati e nei parchi pubblici, per la sua naturale tendenza a formare grandi cespugli molto decorativi. E’ una pianta che per il suo robusto apparato radicale, è apprezzata per contrastare l’erosione, la desertificazione dei suoli e per la sua capacità di rigenerarsi anche dopo gli incendi.

I germogli apicali più teneri della Chamaerops humilis sono commestibili. In tempo di carestia  venivano consumati lessi come verdura, in sostituzione della patata e anche come farina per farne dolci.

I frutti ricchi di tannini e di composti liposterolici vengono utilizzati come astringenti, per sostenere la funzionalità della prostata e delle vie urinarie.

Le foglie per la loro consistenza fibrosa erano usate per la fabbricazione di ceste, scope, cappelli, ventagli, stuoie, corde, ecc.

Curiosità

Il nome del genere Chamaerops deriva dal greco khamai (piccolo o prostrato) e rhops (cespuglio),  in riferimento al portamento contenuto della pianta.

Le palme sono piante molto antiche e la loro origine, datata attraverso i resti fossili, risale a circa 145 milioni di anni fa. L’esemplare più vecchio, piantato nel 1585, si trova nell’orto botanico di Padova ed è noto come palma di Goethe in quanto lo scrittore tedesco affascinato dalla sua bellezza ha voluto dedicarle il famoso saggio Metamorfosi delle piante.

Galleria foto Palme