Chamaedorea – Camadorea
La chamaedorea è pianta d’appartamento facile da coltivare, apprezzata per il suo ricco ed elegante fogliame verde brillante di colore verde intenso.
Caratteristiche Chamaedorea
La Chamaedorea è una pianta perenne e sempreverde che, come la Kentia ed altri tipi di palme nane e non, appartiene della Famiglia delle Araceae diffusa allo stato naturale nelle zone tropicali e subtropicali dell’America centrale e meridionale. In Italia viene coltivata come pianta da esterno solo nelle regioni costiere e in quelle caratterizzate da un clima caldo-temperato.
La Chamaedorea, conosciuta anche come palma nana, è una pianta erbacea dotata di un robusto apparato radicale di tipo fascicolato-rizomatoso. La parte aerea è formata da numerosi fusti sottili, eretti e verdi percorsi per tutta la loro lunghezza da un evidente solco centrale. Sui fusti spogli crescono foglie lanceolate di colore verde con nervature parallelinervie. La pagina superiore è di colore verde prato mentre quella inferiore più opaca è di una tonalità più chiara.
I fiori, prodotti solo dalle piante coltivate nelle zone tropicali o subtropicali sono particolari infiorescenze simili a quelle della Chamaerops.
I frutti, prodotti solo dalle piante femminili sono sferici, carnosi e a maturazione completa assumono un colore arancione.
I semi, numerosi e racchiusi all’interno della polpa dei frutti, sono oblunghi e di colore marrone chiaro.
Fioritura: nei paesi di origine la chamaedorea fiorisce tra giugno-ottobre. La pianta allevata in casa anche se in condizioni ambientali ottimali raramente produce fiori e frutti.
Coltivazione Chamaedorea
Esposizione: come la Kentia anche questa palma nana ama la luce ma non l’esposizione diretta ai raggi del sole. Teme il freddo, le correnti d’aria e il caldo secco dei termosifoni o di altre fonti di calore. In estate può essere portata all’aperto in una zona parzialmente ombreggiata e ricoverata poi all’interno non appena la temperatura esterna inizia a scendere. La temperatura ottimale di coltivazione non deve essere inferiore ai 16-18° C.
Terreno: predilige il terreno umido, sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenato. Il substrato ottimale è composto da terriccio universale mescolato con una parte di argilla espansa.
Annaffiature: anche se tollera abbastanza bene la siccità va annaffiata regolarmente per tutto il periodo vegetativo evitando però gli eccessi idrici. In estate per garantire un adeguato grado di umidità, 2-3 volte a settimana, nebulizzare sulle foglie acqua a temperatura ambiente possibilmente non calcarea. In inverno le annaffiature vanno praticate con moderazione solo per mantenere il terriccio umido.
Concimazione: per emettere nuovi fusti la chamaedorea va concimata regolarmente ogni 3/4 mesi, con un concime granulare a lento rilascio specifico per piante verdi. In alternativa, ogni 21 giorni, somministrare del concime liquido (diluito nell’acqua delle annaffiature) equilibrato in macroelementi come azoto (N) e fosforo (P) e che contenga anche un’adeguata percentuale di microelementi come potassio (K), magnesio (Mg), ferro (Fe), manganese (Mn), rame (Cu), zinco (Zn), boro (B), molibdeno (Mo). Una buona concimazione garantisce uno sviluppo armonioso della chioma. Se la crescita della pianta è stentata concimare ogni 14 giorni durante il periodo estate-primavera.
Moltiplicazione o propagazione Chamaedorea
La chamaedorea in natura si riproduce spontaneamente per seme ma può essere facilmente propagata per via agamica mediante divisione dei cespi basali.
Moltiplicazione per seme
La semina si effettua in primavera tra marzo-aprile ponendo i semi i grandi semi impiegano alcuni mesi a germogliare. in un terriccio composto da torba e sabbia grossolana mantenuto costantemente umido. Il semenzaio o cassone va ricoperto con un foglio di plastica trasparente e posto poi in un luogo luminoso ma non esposto ai raggi diretti del sole. La temperatura ottimale per la germinazione dei semi è di circa 24-26°. Non appena compaiono i germogli, si scopre il contenitore e lo si sposta in un luogo ancora più luminoso ma meno caldo (18 gradi) e si aspetta che le piantine siano abbastanza sviluppate per poter essere trapiantate in vasi singoli e allevate come gli esemplari adulti. La moltiplicazione per seme richiede alcuni mesi.
Moltiplicazione per divisione dei cespi
E’ il metodo di propagazione più facile e veloce e che assicura piante con le stesse caratteristiche genetiche di quella madre. Si estrae la chamaedorea dal vaso, si staccando i germogli basali dalla pianta e si mettono a radicare sempre in un vaso, con terriccio soffice e ricco, che va mantenuto abbastanza umido per tutto il tempo necessario all’attecchimento delle radici. La comparsa di nuovi germogli è segno dell’avvenuta radicazione.
Rinvaso
La chamaedorea si rinvasa in primavera quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio del vaso. o quando i cespi non hanno più spazio disponibile. Il vaso deve essere più grande, il terreno nuovo e fertile sempre misto a un po’ di sabbia grossolana.
Potatura
La chamaedorea non si pota ma si eliminano alla base solo le foglie secche o quelle infestate da parassiti con appositi attrezzi ben disinfettati alla fiamma e ben affilati.
Parassiti e malattie della Chamaedorea
Questa bellissima pianta ornamentale soffre il marciume delle radici causato dal ristagno idrico nel sottovaso o dall’eccessivo apporto idrico. Tra i parassiti animali è sensibile all’attacco del ragnetto rosso la cui presenza è evidenziata da piccole ragnatele visibili tra le foglie e dall’attacco delle cocciniglie che generalmente si annidano sotto la pagina inferiore.
Se le annaffiature sono scarse o troppo abbondanti le punte delle foglie tendono a seccare e a perdere il loro valore ornamentale.
Periodicamente pulire le foglie con uno straccio umido per evitare che l’accumulo della polvere provochi il soffocamento e rallenti la fotosintesi clorofilliana. Se la pianta presenta sintomi da infestazione irrorare foglie e fusti con antiparassitari specifici diluiti nell’acqua secondo le dosi consigliate. Ragnetto rosso e cocciniglie possono essere asportati anche manualmente con cotone idrofilo imbevuto di alcol denaturato.
Varietà
Tra le circa 100 specie appartenenti al genere Chamaedorea ricordiamo quelle più diffuse e coltivate a scopo ornamentale:
- Chamaedorea elegans o Palma della Fortuna
La varietà più coltivata in casa per la sua eleganza e longevità. Originaria delle zone tropicali dell’America meridionale (Messico e Guatemala), in natura supera in breve tempo i 2,5 metri di altezza mentre in appartamento cresce molto lentamente e raramente supera il metro di altezza.
- Chamaedorea cataractarum
Si tratta di una specie particolarmente diffusa, una pianta nana molto apprezzata anche per il suo aspetto elegante e compatto. Ha foglie più scure e grandi.
- Chamaedorea metallica
Originaria del Messico e alta circa 1,5 metri, ha foglie a ventaglio di un colore verde metallico. In estate, solo in natura, produce fiori e frutti.
- Chamaedorea fragrans
Una varietà portamento cespitoso, che per formare folti cespugli esige molta acqua e frequenti concimazioni. I fusti portano foglie bifide.Teme il freddo.
Curiosità
La chamaedorea rientra nella lista delle piante portafortuna e di solito viene utilizzata anche per abbellire le chiese in occasioni di cerimonie nuziali o altri lieti eventi.