Pungitopo coltivazione del ruscus aculeatus o rusco
Il Pungitopo, Ruscus aculeatus, è una pianta medicinale rustica e spontanea appartenente alla famiglia delle Asparageae, coltivata a scopo ornamentale nei giardini per le sue decorative bacche colore rosso scarlatto.
- Caratteristiche generali del Pungitopo- Ruscus aculeatus
- Coltivazione Pungitopo
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Pungitopo: coltivazione in vaso
- Potatura del Pungitopo
- Moltiplicazione del Pungitopo
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione dei cespi
- Impianto del pungitopo
- Abbinamenti
- Parassiti e Malattie del Pungitopo
- Cure e trattamenti
- Varietà di pungitopo – Ruscus
- Ruscus hypoglossum
- Usi del pungitopo
- Uso medicinale
- Uso alimentare
- Uso decorativo
- Curiosità sul pungitopo
- Linguaggio dei fiori
- Il pungitopo è velenoso?
- Quali sono le differenze tra pungitopo e agrifoglio
- Quanto costa una pianta di pungitopo
- Come si chiama in inglese il pungitopo
- Galleria foto Pungitopo
Caratteristiche generali del Pungitopo- Ruscus aculeatus
Il Pungitopo conosciuto anche come Rusco, Pungiratto, Piccasorci, Scoparina, Caffè siciliano, Asparago bastardo, Spruneggio, è una pianta arbustiva sempreverde della famiglia delle Ruscaceae diffusa un po’ ovunque allo stato spontaneo nei sottoboschi di pinete, leccete dall’Eurasia all’America.
La pianta alta 50-80 cm, è provvista di una radice rizomatosa robusta e strisciante che dà origine steli coriacei ed eretti spogli alla base e riccamente ramificati verso l’alto. Gli steli del pungitopo sono verdi e scanalati per tutta la loro lunghezza.
Gli steli, di forma cilindrica e di colore verde brillante, sono ricoperti da due tipi di foglie:
Le vere foglie del pungitopo sono piccole e caduche mentre le false foglie con apice appuntito e pungente chiamate cladodi non sono altro che modificazione degli steli.
Le foglie persistono sui rami anche nella stagione invernale e, durante le settimane più fredde dell’anno, regalano un bel tocco di colore allo sfondo classico, più grigio e cupo, dei giardini privati e dei parchi pubblici.
Il pungitopo è una pianta dioica ovvero i fiori maschili e femminili sono portati da piante separate. Quelli femminili piccoli e bianchi spuntano in ottobre e successivamente si trasformano in bacche rosse e lucide contenente dei piccoli semi.
I frutti o bacche, molto persistenti, con forma sferica e colore inizialmente verde a maturazione completa assumono il caratteristico colore rosso vivo. Le bacche, compaiono numerosi in autunno alla base dei cladodi e persistono fino alla primavera.
Coltivazione Pungitopo
Esposizione
E’ una pianta rustica che pur tollerando qualsiasi esposizione e temperatura, preferisce i luoghi ombrosi e umidi. Resiste alle basse temperature e al gelo e tollera ben anche il caldo.
Terreno
E’ un arbusto che si adatta a tutti i tipi di terreno, umidi e ben drenati con un pH neutro oppure poco alcalino.
Annaffiature
Le piante di pungitopo in vaso richiedono abbondanti e regolari annaffiature durante la stagione estiva mentre quelle coltivate in piena terra si accontentano delle acque piovane.
Concimazione
In primavera, nel mese di aprile, somministrare un con concime liquido opportunamente diluito nell’acqua delle annaffiature o del concime granulare a lento rilascio ricco di azoto (N), potassio (K) e fosforo (P).
Pungitopo: coltivazione in vaso
Questa splendida pianta resistente alle avversità ben si presta anche alla coltivazione in vaso su balconi e terrazzi purchè il contenitore abbia le dimensioni adeguate allo sviluppo armonioso dell’apparato radicale e della parte epigea.
Il terriccio deve essere quello del sottobosco fresco e ricco di humus.
Per quanto l’apporto d’acqua per garantire il giusto grado di umidità, gli esemplari di pungitopo coltivati in vaso vanno annaffiati con regolarità, specialmente durante i mesi estivi facendo attenzione a mantenere il terriccio sempre leggermente umido evitando anche i ristagni idrici nel sottovaso per evitare il marciume delle radici.
Potatura del Pungitopo
Nel periodo primaverile recidere alla base i vecchi rami per favorire l’emissione di nuovi getti o turioni e quindi la successiva fioritura e la produzione delle bacche. La potatura può essere fatta anche in estate o in autunno e per evitare di procurarsi tagli e graffi a causa delle punte acuminate, è consigliabile indossare appositi guanti adatti alle attività di giardinaggio.
Moltiplicazione del Pungitopo
Il pungitopo si moltiplica per seme in primavera; per divisione dei cespi durante l’inverno oppure per talea dei germogli laterali nel mese di settembre o a marzo.
Moltiplicazione per seme
E’ una tecnica di riproduzione che richiede tempi molto lunghi in quanto i semi protetti da un involucro protettivo germinano dopo mesi.
- Generalmente la semina va fatta in un terreno umido e al caldo.
- Dopo circa 4 mesi, quando i germogli saranno ben visibili, il semenzaio va trasferito all’aperto per farli crescere prima.
- Solo quando saranno abbastanza robusti potranno essere messi a dimora definitiva.
Propagazione dei cespi
E’ la tecnica di riproduzione maggiormente praticata perchè molto semplice da fare.
- Per essere sicuri dell’attecchimento è consigliabile effettuare la divisione dei cespi mediante un coltello affilato e disinfettato.
- Le porzioni ottenute vanno messe poi a radicare in piena terra o in vaso con il comune terreno da giardino misto a torba e a una parte di sabbia.
Impianto del pungitopo
- La messa a dimora del pungitopo va fatta in primavera o in autunno.
- Per favorire l’attecchimento e lo sviluppo armonioso del rizoma, generalmente si preferisce l’autunno soprattutto se il clima è mite.
- Nelle regioni montane l’impianto va fatto invece in primavera.
- La buca destinata ad accogliere la pianta di pungitopo già sviluppata deve essere larga e profonda il triplo del pane di terra.
- Sul fondo della buca va messo uno spesso strato di materiale drenante (ghiaia), successivamente si inserisce il pungitopo e si riempiono gli spazi vuoti con altro terriccio.
Abbinamenti
Il pungitopo si abbina perfettamente con altre piante con bacche come l’agrifoglio e anche con le diverse specie di Felci.
Parassiti e Malattie del Pungitopo
Il pungitopo o rusco, come tante altre piante rustiche ornamentali e non, teme l’oidio che forma macchie di polvere bianca sulle foglie.
Soffre il marciume radicale causato da ristagni idrici.
Cure e trattamenti
Nelle regioni con clima invernali molto rigidi e con gelate frequenti e prolungate, le piante di pungitopo coltivate in piena terra vanno protette alla base del suolo con una pacciamatura di paglia o di foglie secche.
Per contrastare o debellare eventuali infestazioni parassitarie o fungine le piante di pungitopo vanno trattate con prodotti specifici diluiti secondo le dosi riportate sulla confezione del produttore.
Varietà di pungitopo – Ruscus
Ruscus hypoglossum
Comunemente conosciuto come Ruscolo maggiore è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa.
Ha portamento cespuglioso con sviluppo tappezzante, può raggiungere i 50 cm di altezza. Ha fusti semplici e sottili e foglie ovali non pungenti di colore verde scuro e di consistenza cuoiosa.
In primavera produce dei piccoli fiori bianco violaceo. In autunno-inverno sulle foglie maturano piccole bacche di colore rosso brillante.
Predilige zone semi ombrose e terreni calcarei. Soffre i ristagni idrici e resiste al freddo.
Usi del pungitopo
Il pungitopo è una pianta che non ha molteplici utilizzi:
Uso medicinale
E’ una pianta medicinale largamente usata per cure fitoterapiche come la formazione dei calcoli alla vescica e le emorroidi ecc. (vedere proprietà del pungitopo).
Uso alimentare
I turioni o asparagi pazzi, vengono consumati in cucina lessi all’insalata, nelle frittate o per preparare delle salse.
Uso decorativo
Viene coltivato come pianta ornamentale nelle aiuole dei giardini e a Natale i rametti ricoperti di bacche vengono utilizzati per decori e composizioni natalizie.
Curiosità sul pungitopo
Anticamente la pianta del pungitopo per le sue foglie appuntite veniva utilizzata dai contadini con l’intento di tenere lontani i topi dai raccolti e dalle provviste di grano, mais, noci e nocciole.
Linguaggio dei fiori
Il pungitopo è il simbolo del buon augurio e della prosperità. I nostri antenati lo coltivavano in prossimità delle case per tenere lontano qualunque maleficio.
Il pungitopo è velenoso?
I germogli o turioni sono commestibili e molto apprezzati.
Le bacche rosse come quelle dell’agrifoglio sono tossiche e se ingerite posso provocare convulsioni e dolori intestinali.
I semi venivano utilizzati in passato per preparare una bevanda sostituiva del caffè, motivo per cui il pungitopo veniva chiamato anche caffè siciliano.
Avvertenze: in molte regioni italiane il pungitopo è una pianta a rischio di estinzioni e pertanto protetta. Per la raccolta di rami, turioni e bacche è bene informarsi presso le autorità locali.
Quali sono le differenze tra pungitopo e agrifoglio
Sono due piante totalmente diverse e non appartengono neanche alla stessa famiglia:
- l’agrifoglio (Ilex Aquifolium) appartiene alla famiglia delle Acuifoliacee ed è una pianta che si sviluppa in natura fino a raggiungere i 10 metri,
- il pungitopo appartiene alla famiglia delle Asparagaceae ed è un cespuglio che al massimo si eleva fino ad un metro di altezza.
La principale differenza è nelle foglie e nelle bacche:
- le foglie del pungitopo sono lisce e finiscono con un piccolo aculeo, mentre le bacche sono rosse e di dimensioni più piccole di quelle del pungitopo.
- le foglie dell’agrifoglio sono lanceolate e presentano più spine.
Quanto costa una pianta di pungitopo
Il costo medio di una piantina è inferiore ai 10 euro.
Come si chiama in inglese il pungitopo
In inglese pungitopo si traduce in butcher’s broom.