Felci coltivazione
Le felci, anche se non fanno fiori, sono piante che, per l’eleganza delle forme, vengono coltivate come piante d’appartamento e, nei luoghi caratterizzati da un clima mite, anche all’esterno sia in vaso sia in piena terra in giardino.
Le felci sono piante perenni molto rustiche coltivate a scopo ornamentale per la bellezza del loro fogliame sempreverde che varia per forma e dimensioni a seconda della specie.
- Caratteristiche generali delle felci
- Coltivazione delle felci
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione della felce
- Propagazione per divisione dei cespi
- Impianto o messa a dimora
- Felce: coltivazione in vaso
- Rinvaso delle felci
- Potatura delle felci
- Parassiti e malattie delle felci
- Cure e trattamenti
- Varietà di felci
- Platycerium corna d’alce
- Adiantum capillus-veneris
- Nephrolepis exaltata
- Asplenium
- Usi
- Linguaggio dei fiori
- Le felci sono velenose?
- Curiosità
- Galleria foto Felci
Caratteristiche generali delle felci
Al genere felci, famiglia delle Polypodiaceae, appartengono centinaia di specie diverse per portamento ma tutte facili da coltivare come piante da esterno nei giardini e da interno come elementi di arredo di alto pregio ornamentale.
Esistono numerose varietà tutte perenni e sempreverdi che differiscono per altezza, portamento e struttura delle foglie o fronde, assenza di fiori e di semi.
Coltivazione delle felci
Esposizione
Le felci vanno coltivate lontano dalla luce diretta del sole. Temono il caldo dei termosifoni o dei camini, l’aria secca e le correnti d’aria. La temperatura dell’ambiente in cui vengono allevate deve aggirarsi tra i 15 ed i 18° C.
Terreno
Sono piante che prediligono il terreno umido, leggermente acido composto da una parte di terriccio universale, una parte di sabbia e due parti di torba.
Annaffiature
Richiedono frequenti annaffiature, in estate vanno irrigate a giorni alterni mentre in inverno saranno sufficienti solo 2 apporti idrici. Le felci necessitano di un alto grado di umidità e pertanto il vaso che le contiene deve essere collocato su uno strato di ciottoli bagnati ma non a contatto diretto con l’acqua. In estate sono utili anche le nebulizzazioni della chioma con acqua a temperatura ambiente non calcarea o quantomeno fatta decantare per alcune ore.
Concimazione
Dalla ripresa vegetativa fino all’autunno, ogni 15 giorni, somministrare del concime specifico per piante verdi opportunamente diluito nell’acqua delle annaffiature; in alternativa, ad inizio primavera si può spargere sul terreno, intorno al colletto alle felci, del concime granulare a lento rilascio.
Moltiplicazione della felce
Le felci, in natura hanno un ciclo riproduttivo molto complesso in quanto alternano la riproduzione sessuale o gamica con una agamica o asessuale. Sono infatti piante che non producono fiori e semi ma solo spore, delle cellule riproduttive molto particolari contenute all’interno di strutture dette sporangi di color arancio che si formano copiosi sotto la pagina inferiore della foglia. Quando l’ambiente è quello perfetto le spore cadono sul terreno e danno vita a nuove piante anche a distanze notevoli in quanto essendo molto leggere vengono trasportate dal vento, dalla pioggia e anche dagli animali.
La moltiplicazione, avviene quindi per spore ma generalmente viene fatta mediante la divisione dei cespi.
La moltiplicazione delle felci mediante spore è una pratica da effettuare in serra e i risultati sono soddisfacenti solo se il personale che attua questo modo di propagazione è altamente specializzato.
Propagazione per divisione dei cespi
Per ottenere facilmente nuovi esemplari di felce basta dividere i cespi che si formano alla base della pianta madre ed interrarli in un buon terriccio fresco, umido e ben drenato o in vasi singoli contenenti una composta specifica.
Impianto o messa a dimora
Il periodo migliore per mettere a dimora le felci è quello primaverile, in modo da far acclimatare le piante prima dell’arrivo del caldo torrido dell’estate mal tollerato dalle piante impiantate da poco tempo. Ciascuna pianta va posta in una buca ben drenata, aventi dimensioni più grandi del pane di terra che avvolge l’apparato radicale. Dopo aver compattato il ben bene il terreno si innaffia abbondantemente.
Felce: coltivazione in vaso
Questa splendida pianta ornamentale sempreverde è la pianta ideale da coltivare in vaso come elemento di arredo, perfetta soprattutto per l’ambiente umido come il bagno. Necessita di innaffiature costanti e regolari e di periodiche concimazioni specifiche per piante verdi.
Rinvaso delle felci
Il rinvaso di solito si effettua ogni qualvolta le radici escono dai fori di drenaggio dell’acqua di scolo. Nel mese di marzo si cambia il vaso e si rinnova il terriccio facendo attenzione a non rompere il pane di terra che avvolge le radici. Nell’effettuare il rinvaso, la corona della pianta deve essere posizionata a livello del terriccio.
Potatura delle felci
Tutte le specie di felci, a differenza delle altre piante ornamentali, non necessitano di interventi di potatura ma vanno ripulite solo dalle foglie secche o danneggiate per evitare che marcendo possano essere veicolo di malattie fungine.
Parassiti e malattie delle felci
Le felci se non vengono allevate in ambienti idonei soffrono l’attacco del ragnetto rosso che tesse numerose ragnatele tra le foglie, della cocciniglia farinosa che si annida soprattutto sotto la pagina inferiore formando densi ammassi polverosi biancastri e degli afidi che con il loro potente apparato masticatorio le rovinano vistosamente compromettendone anche l’estetica.
Inoltre, se il terreno di coltivazione non è ben drenato le felci come la maggioranza delle piante ornamentali si ammalano del marciume delle radici che in breve tempo si estende anche al colletto.
Cure e trattamenti
Eliminazione delle foglie secche o marce; in estate è bene nebulizzare le foglie tutti i giorni con acqua non calcarea (bollita), meglio se piovana. In caso di attacchi parassitari evitare i trattamenti chimici e preferire quelli naturali come antiparassitario al piretro, all’aglio, all’ortica o alla nicotina ( 30 – 40 ml di solfato di nicotina disciolti in un litro di acqua calda saponata).
Varietà di felci
Esistono tante varietà di felci molte rustiche altre invece più delicate ma tutte facili da coltivare.
Platycerium corna d’alce
Una varietà così chiamata per la forma delle foglie, cuoiose e ramificate simili alle corna dell’alce. In natura cresce spontanea sui rami degli alberi. Il Platycerium corna d’alce viene coltivato in vasi sospesi.
Adiantum capillus-veneris
Conosciuto con il nome comune di Capelvenere questa specie è caratterizzata da un’armoniosa vegetazione di piccole foglie e nelle zone con inverni miti viene coltivata anche all’aperto.
Nephrolepis exaltata
Conosciuta come felce di Boston una varietà originaria delle zone tropicali di tutto il mondo alta fino a 1, 5 metri caratterizzata da grandi foglie ricurve di colore verde vivo.
Asplenium
L’Asplenium, chiamato comunemente Asplenio, è una varietà molto resistente alle avversità e alle malattie fungine. Allo stato selvatico è diffusa in tutti i luoghi umidi, lungo le rive dei fiumi e dei laghi.
Usi
Le felci sono piante perenni molto rustiche ed antiche che oggi vengono coltivate anche a scopo ornamentale come piante da interni per la bellezza del loro fogliame sempreverde che varia per forma e dimensioni a seconda della specie. Nei giardini vengono coltivate in luoghi ombrosi ed umidi.
In ambito veterinario le radici delle felci vengono utilizzate per l’estrazione di essenze, olio e soprattutto filicina, principi attivi ad effetto antielmintico che vengono somministrati agli animali domestici per liberarli dai parassiti intestinali (tricocefalo e tenia).
Nei luoghi di origine, gli indigeni utilizzano le felci per comporre mazzi o ghirlande per le spose e per rituali spirituali.
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori e delle piante le felci sono il simbolo della sincerità, tale significato probabilmente è riferito al fatto che queste piante antichissime crescono generosamente nei boschi.
Le felci sono velenose?
Le felci sono piante ornamentali che vanno coltivate con le dovute precauzioni in presenza di bambini e animali domestici, in quanto le spore contengono tossine che causano avvelenamento per ingestione.
La felce maggiore, o felce aquilina, rientra nella lista delle piante velenose per cani e gatti. La felce aquilina è l’unica specie europea del genere Pteridium, che cresce nelle foreste, nelle radure luminose, ai bordi dei boschi ed è anche l’unica che può provocare avvelenamento per ingestione negli animali da pascolo.
Curiosità
La felce chiamata comunemente Corno d’alce in natura cresce spontanea sui tronchi degli alberi e splendi esemplari molto vistosi possono essere ammirati in molti parchi pubblici e anche nel famoso ed antichissimo Orto botanico di Napoli.
La felce aquilina è l’unica specie europea del genere Pteridium, che cresce nelle foreste, nelle radure luminose, ai bordi dei boschi ed è anche l’unica che può provocare avvelenamento per ingestione negli animali da pascolo.