Conophytum – Conofito
I Conophytum sono piante succulente di piccolissime dimensioni, facili da coltivare e apprezzate soprattutto dai collezionisti di piante rare.
- Caratteristiche generali dei Conophytum
- Fioritura
- Coltivazione del Conophytum
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Rinvaso
- Moltiplicazione dei Conophytum
- Propagazione per divisione dei polloni o talea
- Semina
- Potatura
- Parassiti e malattie dei Conophytum
- Cure e trattamenti
- Varietà di Conophytum
- Conophytum meyeri
- Conophytum bilobum
- Conophytum calculus
- Conophytum frutescens
- Conophytum velutinum
- Usi
- Nome inglese
- Curiosità
- Galleria foto Conophytum – Sassi viventi
Caratteristiche generali dei Conophytum
Il genere Conophytum comprende diverse specie di piccole piante succulente appartenenti alla famiglia delle Aizoacee originarie dell’Africa meridionale dove crescono formando fitte colonie soprattutto negli ambienti aridi.
I Conophytum sono piante perenni che crescono in colonie formando fitti cuscini, alti a 7-10 cm e larghi anche fino a 20 centimetri. Alcune specie non presentano fusti ma solo piccole foglie appaiate di colore dal verde grigio all’azzurro, lisce carnose e succulente con al centro un piccolo orifizio dal quale durante il periodo della fioritura, spuntano vistosi fiori simili a margherite. Altre varietà di Conophytum invece hanno fusti cortissimi e carnosi, talvolta ricoperti di peluria con cuticola monocolore, striata o punteggiata.
Le foglie dopo la fioritura iniziano a raggrinzire fino a seccare del tutto in estate in estate quando la pianta entra in dormienza. Alla ripresa vegetativa compaiono nuove foglie che tendono a crescere abbastanza rapidamente emettendo vari polloni laterali.
I fiori, diurni o notturni, a seconda della specie sono sorretti da un peduncolo tubolare che spunta tra le coppie di foglie. Hanno la corolla composta da 20 a 60 pelali ligulati di colore bianco, giallo, arancione, rosa e disco centrale di colore giallo. In alcune specie i fiori si aprono con il sole e si richiudono durante la notte in altre invece al contrario.
I frutti sono piccole capsule a 7- 9 logge contenti numerosi semi.
I semi, piccolissimi e fertili, possono essere raccolti e utilizzati per la semina.
Fioritura
La maggior parte dei Conophytum fiorisce in inverno. Il Conophytum frutescens invece è una delle rare varietà che produce fiori dalla tarda primavera all’estate.
Coltivazione del Conophytum
Esposizione
Queste piccolissime piante amano i luoghi luminosi riparati dai raggi diretti del sole durante le ore più calde del giorno e soprattutto in estate. Tollerano bene le temperature comprese tra i 4° ed i 10°C, quindi possono essere coltivate anche all’aperto nelle zone non interessate da gelate o da eccessiva umidità ambientale. Durante il periodo primavera-estate, i Conophytum possono essere tenuti all’aperto, in terrazzo o in giardino, in posizione ventilata e protette dal sole diretto nei mesi più caldi. In inverno vanno riportati in casa o in serra protetta se le temperature minime sono inferiori ai 4-5° C.
Terreno
Prediligono il terreno sciolto, composto da sabbia silicea, un po’ di torba o meglio terriccio di foglie di faggio povero di sostanza organica e ben drenato. In alternativa come substrato di coltivazione può essere utilizzato un composto per cactaceae, mescolato con una parte di sabbia fine e una di perlite o pomice.
Annaffiature
I Conophytum necessitano di sporadiche annaffiature nei mesi autunnali ed invernali. In primavera e in estate le annaffiature vanno sospese e riprese a fine estate e fino all’inverno, solo se il terreno è ben asciutto in quanto sono piante che temono moltissimo il marciume del colletto. Generalmente si somministra un po’ d’acqua ogni 15 giorni in primavera, dopo il cambio delle foglie e in autunno prima della fioritura.
Concimazione
In primavera è sufficiente somministrare un fertilizzante specifico per piante grasse, in estate basta del concime ricco in fosforo (P) per favorire la fioritura.
Rinvaso
Il rinvaso si effettua generalmente ogni 2-3 anni all’inizio della primavera, quando le vecchie foglie sono raggrinzite del tutto e le nuove foglie sono emerse. Il vaso, meglio se di plastica, deve avere un diametro di 8 -12 cm, e deve essere alto quel tanto da poter accogliere le radici corte, sottili e ramificate, della pianta. Le piantine vanno sistemate in modo che circa i 3/4 della loro parte aerea rimanga al di sopra del terreno. Dopo il rinvaso è meglio tenere le piante, per almeno 10 – 15 giorni, in un luogo più ombreggiato.
Moltiplicazione dei Conophytum
Le piante si propagano per seme in primavera o in autunno e per via agamica mediante divisione dei polloni.
Propagazione per divisione dei polloni o talea
Questa tecnica di riproduzione agamica è preferita alla semina in quanto consente di ottenere con successo nuove piante identiche a quella originale.
Prima del risveglio vegetativo delle piante si staccano i germogli che si sono formati all’interno delle foglie e si impiantano immediatamente e superficialmente nel terreno sciolto e ben drenato mantenuto appena umido per il tempo necessario alla radicazione.
Semina
La semina si effettua in autunno o alla fine dell’inverno, tra febbraio-marzo, utilizzando dei piccoli vasetti aventi un diametro di 5 cm, riempiti con terriccio di foglie di faggio oppure con un miscuglio di pomice fine e un po’ di torba o un composto da semina mescolato a 1/3 di sabbia grossolana.
Per la semina vanno utilizzati semi vecchi raccolti almeno un anno prima e in ciascun vaso si potranno mettere dai 20 agli 80 semi.
I semi di Conophytum vanno adagiati sul substrato e compressi solo leggermente.
Il substrato va nebulizzato con acqua a temperatura ambiente fino alla comparsa dei germogli.
I vasetti di semina vanno collocati in un ambiente ombreggiato con temperatura di 15-21° C.
Dopo circa una settimana dalla semina compariranno le nuove piantine e in questo caso si intensificano le annaffiature fino a giugno, successivamente saranno sufficienti sporadiche nebulizzazioni fino alla primavera. Infine i nuovi esemplari potranno essere trattati come le piante adulte.
Potatura
I Conophytum non si potano. Vanno rimosse le foglie secche per evitare che marcendo possano essere veicolo di infezioni fungine. Le ma solo rimuovere alcune coppie di foglie per far infittire le colonie.
Parassiti e malattie dei Conophytum
Le piante sono molto sensibili al marciume delle radici e del colletto causati dai ristagni idrici. Temono i pidocchi delle radici e le cocciniglie che si manifestano su di esse con depositi cerosi biancastri. Le varietà allevate all’aperto, in giardino, temono le lumache e i topi, parassiti golosi delle foglie.
Cure e trattamenti
Per la coltivazione dei Conophytum si consiglia l’utilizzo dei vasi di plastica per evitare la sofferenza delle radici quando si effettua il rinvaso. Per evitare il marciume delle piante basta tenere sotto controllo le annaffiature soprattutto dalla tarda primavera all’estate.
I pidocchi delle radici si possono contrastare mettendo sul fondo del vaso 1 o 2 palline di naftalina oppure inserendo nel terreno un po’di insetticida specifico in polvere.
Varietà di Conophytum
Il genere comprende circa 300 specie di piante di ridotte dimensioni che differiscono tra loro per per la forma delle foglie e il colore dei fiori.
Conophytum meyeri
La pianta di Conophytum meyeri è una succulenta proveniente dal Sudafrica. Forma grappoli alti circa 7 cm composti da foglie obovate o cilindriche carenate agli apici, di colore da verde chiaro a grigio, con lati rosso-rosati. In estate dal centro delle foglie appaiate sbocciano fiori gialli, con corolla larga fino a 3 cm. Va coltivata nel terreno drenato e temperature non inferiori ai 10 °C. In casa va posizionata in piena luce, mentre all’aperto anche al pieno sole. Va innaffiata ogni 3/4 giorni in estate, facendo attenzione a non creare ristagni d’acqua e concimata con un fertilizzante specifico per piante grasse.
Conophytum bilobum
La pianta di Conophytum bilobum, chiamato anche Mesembryanthemum bilobum, è una succulenta perenne della famiglia delle Aizoaceae, originaria del Sud Africa. Ha un corpo formato da un breve stelo appiattito, bilobato di colore verde-grigio, che crescendo si ramifica formando densi cuscini alti e larghi 3×15 cm. In autunno produce fiori gialli che sbocciano di giorno. Va coltivato in un terreno ben drenato e a temperature non inferiori ai 10 °C. Se coltivato in casa va esposto in piena luce, mentre all’aperto a pieno sole. Va innaffiato con moderazione, ogni 3/4 giorni in estate, e concimato con prodotti specifici per piante grasse.
Conophytum calculus
Il Conophytum calculus è una specie succulenta nana molto longeva della famiglia delle Aizoaceae, originaria del Sud Africa. La pianta ha la forma di una piccola palla liscia e carnosa di colore verde chiaro, che col tempo si propaga formando densi cespi. In autunno produce fiori gialli o arancioni che spuntano dall’orifizio centrale. I fiori di questa specie si aprono di notte ed emanano un profumo simile all’aroma dei chiodi di garofano. Cresce lentamente ma se coltivata in condizioni ottimali, sopravvive per molti anni.
Conophytum frutescens
Il Conophytum frutescens è una succulenta perenne a crescita lenta, che forma cuscini alti 10-30 cm, composti da foglie piatte con apici prominenti e glabri a forma di artiglio, verdi- giallastri grigio-verdi, maculati o striati. Questa specie a differenza delle altre fiorisce in primavera-estate producendo vistosi fiori arancioni, rosati o ramati. L’epiteto specifico frutescens dato a questa succulenta perenne molto attraente, fa riferimento alla sua capacità di ramificare e dare così vita a larghi arbusti di ineguagliabile bellezza.
Conophytum velutinum
Una piccola pianta succulenta originaria del Sud Africa. . Forma densi cuscini di morbide foglie carnose a forma di cuore di colore verde grigiastro. In autunno produce fiori viola che si aprono di giorno. In estate il Conophytum velutinum entra in riposo vegetativo. Come le altre varietà anche il Conophytum velutinum va innaffiato poco o niente in estate e regolarmente in inverno dopo che le foglie dell’anno precedente si sono seccate. Necessita di esposizione al pieno sole o leggermente ombreggiata. Resiste alle basse temperature invernali fino a -2°C. Va rinvasato solo se è necessario in quanto può rimanere nello stesso vaso per molti anni. Nuovi esemplari di questa specie si possono ottenere per seme e per talea. Questa specie deve il suo epiteto specifico alle foglie vellutate e morbide al tatto.
Usi
I Conophytum vengono coltivati a scopo ornamentale prevalentemente in vaso come piante da interno data la loro scarsa resistenza al freddo e soprattutto al gelo.
Nome inglese
Le piante di Conophytum in Inghilterra vengono comunemente chiamate: Living Pebble che significa ciottolo vivo.
Curiosità
I Conophytum come i Lithops vengono spesso chiamati pietre o sassi viventi nome che fa riferimento al loro aspetto simile a piccoli ciottoli.
In Italia queste splendide piante succulente sono conosciute semplicemente come conofiti.