Camomilla bastarda – Anthemis arvensis
Anthemis arvensis conosciuta anche come falsa camomilla o camomilla bastarda è una una pianta rustica che per la sua resistenza alle avversità e la su copiosa fioritura viene coltivata in vaso e nelle aiuole dei giardini come pianta ornamentale.
- Caratteristiche generali Anthemis arvensis – Camomilla bastarda
- Coltivazione della camomilla bastarda – Anthemis arvensis
- Moltiplicazione Anthemis arvensis
- Semina della camomilla
- Trapianto
- Potatura
- Parassiti e malattie
- Cure e trattamenti
- Varietà di camomilla
- Usi della camomilla bastarda
- La camomilla bastarda è velenosa?
- Linguaggio dei fiori
- Curiosità
- Galleria foto Asteracee
Caratteristiche generali Anthemis arvensis – Camomilla bastarda
La camomilla bastarda, nome scientifico Anthemis arvensis, è una pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae (Composite) originaria dell’area mediterranea e diffusa allo stato selvatico in tutte le regioni d’Italia dalla pianura fino a 1800 metri di altitudine, lungo i bordi delle strade, dei sentieri di montagna, nei terreni incolti sabbiosi o rocciosi. Viene coltivata come annuale in vaso e in piena terra.
La pianta di camomilla bastarda è provvista di una robusta radice fittonante-fascicolata che si inoltra nel terreno fino a circa 10 cm di profondità.
La parte epigea come nella comune margherita è formata da fusti eretti di colore verde scuro, variamente ramificati alti da 15 a 40 cm che in pieno sviluppo vegetativo forma folti cespugli molto decorativi.
La parte aerea, eretta o prostrata può produrre fino a 30 fusti.
La camomilla bastarda è una terofita scaposa autofertile quindi in inverno scompare per poi ricomparire nell’anno successivo grazie alla germinazione dei semi caduti sul terreno.
Le foglie della camomilla bastarda sono oblunghe ed alterne con una lamina bipennatosetta o tripennatosetta con lacinie lineari molto strette a margini dentellati.
I fiori, simili a margherite e spesso confusi con quelli della camomilla comune o Matricaria chamomilla, sono grandi capolini non profumati portati sugli apici degli steli da ricettacoli conici cavi. La corolla, formata da petali ligulati bianchi (8-20), racchiude un grande bottone centrale arrotondato e molto pronunciato composto da numerosi flosculi di colore giallo carico ricchi di principi attivi utilizzati per la produzione di un benefico olio essenziale. I fiori della falsa camomilla sono ermafroditi ed attraggono le farfalle e varie specie d’insetti pronubi soprattutto le api e si riconoscono perchè dopo la fioritura non sono rivolti verso il basso.
I frutti sono acheni privi di pappo piriformi e costoluti con angoli appena pronunciati e superficie liscia.
I semi, uno per ogni frutto, e di dimensioni ridotte, generalmente non più grandi di 1,5 – 2 mm., maturano da luglio ad agosto.
Fioritura della camomilla bastarda: in generale produce copiose fioriture da maggio a giugno; nelle regioni meridionali del Sud Italia fiorisce già in marzo, mentre in montagna la fioritura si protrae fino all’inizio dell’autunno.
Coltivazione della camomilla bastarda – Anthemis arvensis
- Esposizione: la pianta ama i luoghi caldi e soleggiati ma cresce bene anche nelle zone a mezz’ombra. Non tollera l’ombra totale e non resiste al freddo.
- Terreno: si sviluppa molto bene su qualunque tipo di terreno umido, sciolto, ben drenato con valore di pH neutro o leggermente acido. La camomilla bastarda si sviluppa in modo rigoglioso soprattutto nei terreni argillosi e ricchi di azoto.
- Annaffiature: regolari e costanti prima, durante e dopo la fioritura. Per non bagnare i capolini evitare le innaffiature a pioggia.
- Concimazione: per potere fiorire a lungo la camomilla bastarda va concimata somministrando nel terreno di coltivazione un fertilizzante per piante verdi e da fiore ricco in azoto (N).
Moltiplicazione Anthemis arvensis
La camomilla bastarda come tutte le altre piante appartenenti alla stessa famiglia si riproduce per per seme in piena terra in primavera da marzo-aprile oppure in autunno tra settembre -ottobre mentre in vaso o semenzaio alveolato in marzo.
Semina della camomilla
La semina si effettua a spaglio in piena terra in file distanti tra loro 40 cm oppure in semenzaio. Il tempo di germinazione varia dai 10 ai 15 giorni. Dopo la germinazione le piante più fragili vanno eliminate.
Trapianto
Le piantine di camomilla bastarda prodotte in semenzaio quando saranno abbastanza robuste e e hanno emesso 3-4 foglie vere potranno essere anche trapiantate in vaso o in piena terra con tutto il panetto di terra che avvolge le radici. Dopo la piantumazione si innaffiano e si allevano con le stesse cure della pianta originale.
Potatura
La camomilla bastarda poichè è una pianta a ciclo annuale non si pota ma per stimolare altri getti floreali conviene recidere gli steli con fiori appassiti.
Parassiti e malattie
E’ una pianta rustica abbastanza resistente ai comuni parassiti animali come afidi e cocciniglie ma teme il marciume delle radici se il terreno è troppo compatto e non drenate.
Cure e trattamenti
La camomilla bastarda non necessita di particolari cure manutentive o di trattamenti antiparassitari specifici.
Varietà di camomilla
Esistono in natura molte specie di camomilla, ma le più diffuse ed utilizzate sono due:
- la camomilla comune o tedesca,
- la camomilla romana.
Usi della camomilla bastarda
Questa pianta ma può essere usata come ornamentale per tappezzare gli angoli morti del giardino e consolidare il suolo delle scarpate o di altre zone impervie in cui è difficile la coltivazione altre specie di piante ornamentali.
Nella medicina popolare questa pianta viene utilizzata per le sue proprietà medicamentose:
- febbrifuga, abbassa la temperatura corporea;
- antireumatica, per la cura dell’artrite e dei reumatismi;
- antalgica, per i dolori in genere, compreso il mal di testa.
Inoltre l’olio che vanta notevoli effetti calmanti è utile per la cura dei disturbi della pelle e ha un grande effetto benefico rilassante per chi è stanco e stressato di lavoro.
La camomilla bastarda è velenosa?
Non è una specie annoverata nella lista delle piante velenose per l’uomo o per cani e gatti ed altri animali domestici ma potrebbe causare allergie nei soggetti sensibili ad uno o più componenti in essa contenuti.
Linguaggio dei fiori
La camomilla bastarda come quella comune è simbolo di tranquillità e pacatezza e della forza.
Curiosità
Il nome generico Anthemis deriva dal greco Anthemon (fiore, abbondante fioritura) e fa riferimento all’infiorescenza mentre il nome specifico arvensis deriva dal latino e significa pianta che proviene dai campi in riferimento al luogo di diffusione.
Il binomio scientifico Anthemis arvensis è stato proposto da Carlo Linneo ( Carl von Linné 1707 – 1778) illustre biologo svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.
L’anthemis arvensis o camomilla inodore è una pianta autoctona delle campagne francesi ed è considerata una delle migliori specie febbrifughe.