Silene vulgaris Strigoli

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Che cos’è la Silene vulgaris? Come coltivarla nell’orto o in vaso? Perchè viene chiamata strigoli o stridoli? Quali sono i suoi principi attivi ? Quando e dove raccoglierla? Come usarla in cucina? Come viene utilizzata a scopo medicinale?  

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Caratteristiche Silene vulgaris

La Silene vulgaris è una pianta erbacea della famiglia delle Caryophyllaceae di piccole dimensioni (non supera i 50 cm di altezza), caratterizzata da una crescita molto lenta; infatti la pianta raggiunge il massimo sviluppo dopo circa 3 anni.

La radice è un rizoma fittonante con numerose piccole radici secondarie o avventizie.

Gli steli cilindrici e pelosi sono di colore rossastro scuro alla base e verde intenso verso l’apice.

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Le foglie sono opposte, lanceolate, cerose e di colore verde scuro, se strofinate tra le dita sfrigolano o stridono e per questo motivo vengono chiamate sfrigoli o stridoli.

I fiori simili a piccoli garofani bianchi o rosa, spuntano copiosi sugli apici degli steli. La corolla  è formata da 5 petali bianchi o rosati inseriti su un calice a forma di palloncino ovoidale, di color verde chiaro con evidenti nervature di colore bianco o rosa carico.

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I frutti sono particolari capsule dentellate contenenti piccoli semi scuri.

Fioritura Silene vulgaris: fiorisce dalla tarda primavera fino all’autunno inoltrato.

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Coltivazione Silene

Esposizione: ama i luoghi soleggiati ma si sviluppa abbastanza bene anche in quelli semiombreggiati ed ombrosi. Teme il freddo e le temperature al disotto dello 0° C.

Terreno: predilige il terreno sciolto, sabbioso e argilloso a pH acido, alcalino e neutro.

Annaffiature: la Silene vulgaris è una pianta rustica che generalmente si accontenta delle acque piovane, ma va comunque irrigata nei periodi siccitosi.

Concimazione: distribuire ai piedi dei piccoli cespi un concime ternario bilanciato in azoto (N), potassio (K) e fosforo (P).

Moltiplicazione Silene

La pianta si riproduce per seme.

Impianto o messa a dimora

La messa a dimora si effettua in primavera o in autunno sia in piena terra sia in vaso utilizzando un substrato fresco e ben drenato.

Le buche destinate ad accogliere le piantine devono essere distanti tra loro circa  30 centimetri per favorire lo sviluppo delle radici abbiano lo spazio necessario per svilupparsi al meglio.

La coltivazione può avvenire in: giardino informale, giardino di ghiaia, giardino mediterraneo, vaso o contenitore, giardino architettonico, terrazzo o cortile, giardino roccioso, prato o in pieno campo, giardino fiorito, giardino di campagna, giardino costiero, giardino sub-tropicale.

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Parassiti e malattie  Silene vulgaris

Si tratta di una pianta spontanea rustica resistente ai comuni parassiti animali come gli afidi e la cocciniglia ma è sensibile ad alcune malattie fungine come il marciume delle radici causato dai ristagni idrici e il mal bianco o oidio se il clima è caldo-umido.

Il nemico numero uno della Silene vulgaris è la tortrice del garofano una vorace larva che attacca fusti e foglie, provocando danni irreparabili. Le larve se presenti possono essere asportate manualmente.

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Raccolta Strigoli – Silene vulgaris

Le foglie e i germogli si raccolgono quando sono ancora teneri, nel mese di aprile e comunque sempre prima della fioritura.

Strigoli usi in cucina

Le foglie e i germogli più teneri di questa pianta commestibile hanno un sapore delicato, dolce e gradevole che ricorda quello dei piselli novelli freschi.

In cucina gli strigoli trovano un vasto impiego in numerose ricette: possono essere consumate crude nelle insalate miste; cotte e saltate in padella come gli spinaci; per preparare sughi saporiti e delicati risotti; per arricchire minestre e zuppe; farcire torte rustiche; come ripieno di lasagne, ravioli, crepes e cannelloni.

Componenti e principi nutritivi

La Silene vulgaris è una buona fonte di  vitamina C, carboidrati, sali minerali, saponine, mucillagini.e di acidi grassi (acido oleico, linoleico, linolenico, palmitico e stearico.

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Proprietà e usi medicinali

Tutte le parti della pianta possiedono proprietà diuretiche, vitaminizzanti, ed emollienti.

Per quanto riguarda le proprietà medicinali, anticamente la Silene vulgaris veniva impiegata per favorire la diuresi e combattere la ritenzione; per curare l’herpes zoster o fuoco di Sant’Antonio o  altri tipi di eruzioni. Oggi, come nel passato, i preparati a base di stridoli sono usati per curare le infiammazioni degli occhi e in commercio per la produzione di sapone per il corpo.

Curiosità

La Silene vulgaris, conosciuta e utilizzata fin dall’antichità, ha diversi nomi popolari:

  • sclopit,
  • sciopit,
  • strigoli,
  • carletti,
  • schioppettino,
  • verzolino,
  • erba del cucco,
  • stringolo,
  • bubbolini.

Il nome Silene dato al genere da Carlo Linneo il padre della classificazione degli esseri viventi si riferisce alla forma a palloncino del calice del fiore.

Molti associano il nome della pianta alla luna, Selene, perchè fiorisce di notte.

Altre varietà di Selene

Bella da coltivare nei giardini rocciosi è la Silene ornamentale: Silene coltivazione.

Galleria foto Silene vulgaris -Strigoli