Fiori di campo
Quali sono i fiori di campo primaverili ed estivi che con i loro colori vivaci naturalizzano le aiuole dei giardini? Quali sono quelli più resistenti e quelli che si adattano al pieno sole, all’ombra parziale, totale e alle varie tipologie di terreno? Come coltivarli e come stimolare le loro fioriture?
Esistono infinite varietà e tipologie di fiori di campo, primaverili ed estivi, selvatici e non, che regalano stupende fioriture miste dalle tinte sgargianti, tra le aiuole dei giardini, nei campi, negli orti, lungo le scarpate e anche tra le fessure dei muretti.
Alcuni sbocciano al pieno sole, altri a mezz’ombra e altri ancora all’ombra totale. Crescono in varie tipologie di terreno da quelli umidi a quelli aridi; resistono imperturbabili anche alle avverse condizioni climatiche, dalle gelate tardive al caldo afoso.
- Fiori di campo primaverili
- Primula
- Tulipano
- Croco
- Fresia
- Anemone
- Centaurea o Fiordaliso
- Fiori di campo selvatici
- Tarassaco
- Centella
- Viola mammola
- Colchico
- Giunchiglia
- Pratolina
- Adonide
- Linaria
- Ficaria
- Malva
- Trifoglio
- Come coltivare i fiori di campo?
- Quando seminare i fiori di campo?
- Come fare?
- Potatura
- Parassiti e malattie dei fiori di campo
- Cure
- Galleria foto fiori di campo
Fiori di campo primaverili
I fiori di campo primaverili che segnalano la fine dell’inverno e l’arrivo della bella stagione sono tanti e tra quelli più diffusi e coltivati a scopo ornamentale ricordiamo alcune specie conosciute anche dai profani del giardinaggio.
Primula
Le primule come dice il loro stesso nome, sono i primi fiori della primavera. Abbelliscono aiuole, terrazzi, balconi con i grandi fiori dai petali i sgargianti e festosi, ma anche tenui e delicati. vaso.
Tulipano
I tulipani sono i fiori simbolo della primavera. Esistono varietà con quelli fiori singoli o doppi e tripli con corolla semplice o composta con petali monocromatici o screziati. Tra le tante varietà molto apprezzato per il suo alto pregio ornamentale è il tulipano nero.
Croco
I crochi primaverili con i loro bellissimi e svariati colori che vanno dal bianco al giallo oro dal malva al lilla, dal viola porpora fino al blu, sono tra i primi fiori che annunciano l’arrivo della primavera. Fanno capolino tra le erbacee infestanti e tra le foglie secche che li hanno protetti durante il freddo dell’inverno. Esistono anche varietà di crochi autunnali.
Fresia
Una pianta erbacea perenne composta da piccoli bulbi bianco perlacei resistenti e generosi. Produce fiori profumatissimi a forma di piccole trombe con petali bianchi, gialli, verdi, porpora e talvolta anche con screziature contrastanti. Sbocciano ogni anno nei luoghi soleggiati o ombrosi nei campi aridi o umidi, tra gli sterpi e lungo le scarpate.
Anemone
Una pianta erbacea perenne tappezzante con radice rizomatosa che appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee. La parte aerea della pianta, alta circa 15 cm, è composta da numerosi rametti ricchi di foglie lobate di colore verde scuro. La varietà Anemone blanda produce fiori a profusione fino all’estate.
Centaurea o Fiordaliso
Una pianta erbacea che produce caratteristici fiori di colore azzurro molto decorativi e persistenti. A causa della raccolta indiscriminata per usi erboristici, allo stato spontaneo il Fiordaliso è in via di estinzione. Si coltiva facilmente anche in vaso.
Fiori di campo selvatici
Un mix di semi di fiori selvatici per naturalizzare le aiuole dei giardini con le stesse macchie di colore dalle più svariate tonalità del blu, del rosso, del rosa, del giallo, del rosso e del fucsia che madre natura ci regala generosamente nei campi incolti, negli orti, ai margini delle strade. Uno spettacolo floreale sorprendente per la gioia degli occhi con questi protagonisti dei campi che praticamente si disseminano da soli e fioriscono puntualmente ogni anno resistendo alle avversità climatiche.
Tarassaco
Una pianta erbacea perenne che produce bellissimo fiori con corolla composta da numerosi petali ligulati di colore giallo carico. Cresce spontanea ovunque ben radicata al terreno grazie ad una radice a fittone molto robusta. Le foglie, ricche di vitamine (A, B, C, D) e sali minerali, hanno proprietà depurative, lassative, diuretiche e vengono consumate crude in insalata o come ripieno di torte rustiche. I boccioli floreali si possono conservare sott’aceto o sotto sale e utilizzare come i capperi. Il Tarassaco, comunemente chiamato dente di Leone, soffione o cicoria selvatica, è considerata una pianta infestante dei prati.
Centella
E’ una pianta spontanea selvatica a portamento tappezzante che produce piccolissimi fiori bianchi fino all’autunno inoltrato. Trova largo impiego nel trattamento delle ferite, delle cicatrici e dlle smagliature.
Viola mammola
Una piantina spontanea presente su quasi tutto il territorio italiano. Ha foglie cuoriformi e produce fiori profumatissimi nelle tonalità del blu, viola, lilla e azzurro.
Come non citare, infine, il mughetto, fiore delicato ma anche velenoso che inizia a sbocciare a inizio marzo. Intorno a questa pianta aleggia una leggenda molto particolare: si narra che i fiori siano nati dalle lacrime delle Vergini ai piedi della croce di Gesù.
Assieme al bucaneve, alle giunchiglie e al biancospino e ad altri fiori bianchi è uno dei candidi protagonisti delle nostre primavere.
Colchico
cresce nei prati e nei pascoli delle zone submontane e montane dell’Europa centrale e meridionale. È spesso coltivato come pianta ornamentale.
pianta erbacea perenne, alta fino a 30 cm. Il bulbo, oblungo e avvolto da una tunica bruna, è costituito da due parti: il vecchio fusto e quello nuovo in vegetazione.
Le foglie sono avvolgenti, lanceolate, parallelinervie, di colore verde scuro. In Autunno, dallo stesso bulbo, in successione da 1 a 7, spuntano i fiori, rosa-viola, lungamente tubolosi, formati da 6 petali.
Il frutto è una capsula ovoidale allungata, deiscente, appena sporgente dal terreno, contenente numerosi semi rosso-bruni.
Giunchiglia
Una piccola bulbosa primaverile con lunghe foglie nastriformi sottili e fiori profumatissimi simili ai narcisi ma molto più piccoli da utilizzare anche recisi in composizioni floreali. I piccoli bulbi della giunchiglia possono essere lasciati sempre a dimora.
Pratolina
La margherita dei prati o Bellis perennis è una piantina erbacea spontanea presente in molte regioni d’Italia,. Cresce nei campi incolti, nei prati, lungo i margini delle strade, sentieri di campagna, nelle radure montane noncurante delle erbacce.
In primavera forma tappeti verdeggianti che contrastano con il bianco candido e il giallo del bottone centrale. I boccioli della pratolina vengono conservati sotto aceto e consumati come i capperi.
Adonide
La pianta ha un portamento cespitoso ed è provvista di una robusta e corta radice rizomatosa nerastra ipogea da cui si origina la parte epigea composta da più fusti esili, glabri di colore brunastro alti circa 30 cm, semplici alla base e ramificati verso le sommità. I fiori, portati all’apice degli steli, sono solitari e molto appariscenti; hanno la corolla composta da lunghi petali di colore giallo-lucido e come quelli del ranuncolo selvatico, hanno forma ovale-lanceolata con la base stretta e parte mediana leggermente più larga. Fiorisce all’inizio della primavera, tra febbraio e aprile.
Linaria
La Linaria o linaiola è una pianta perenne, erbacea, che in pieno sviluppo vegetativo raggiunge mediamente i 25 centimetri di altezza anche se non mancano esemplari alti circa 1 metro. E’ dotata di una radice rizomatosa con varie radici secondarie o avventizie da cui si dipartono numerosi stoloni che, in breve tempo generano nuove piante anche a distanza dal luogo di produzione. In tarda primavera produce fiori gialli e raggruppati in dense infiorescenze a racemi o a spighe.
Ficaria
La Ficaria una geofita bulbosa a portamento tappezzante composta da fusticini a portamento prostrato-ascendente aventi una forma tubulosa. In primavera forma un tappeto fitto e compatto con le sue numerose foglie verdi e coriacee. In primavera produce moltissimi fiori simili a margherite aventi la corolla formata da 8-11 petali ligulati nettariferi di colore giallo lucido.
Malva
La malva è un classico fiore di campo a 5 petali che cresce spontaneamente nei campi, punteggiandoli con il suo bel colore lilla e rosa.
Trifoglio
Anche il trifoglio bianco è molto semplice da mettere a dimora,
Come coltivare i fiori di campo?
Questi fiori si possono coltivare nei vasi, nelle fioriere, nelle ciotole e soprattutto in piena terra nei giardini e anche negli orti domestici.
Quando seminare i fiori di campo?
Il momento migliore per seminare i fiori di campo selvatici dipende dal clima: fine inverno se il clima locale è mite in primavera se il rischio delle gelate non è definitivamente scongiurato.
Come fare?
Per prima cosa si sceglie dove effettuare la semina o l’impianto dei bulbi e poi si prepara il terreno lavorandolo ben bene in modo da renderlo soffice soprattutto se è duro e compatto.
- Si eliminano tutte le erbe infestanti e si bruciano.
- Si mescola nel terreno soprattutto se povero del concime organico per arricchirlo dei nutrienti indispensabili alla germinazione dei semi, alla crescita delle piante e alla produzione dei fiori e lo si livella.
- Si procede con la semina a spaglio se si tratta di un mix di semi; si compattano con un rullo per farli aderire al terreno.
- Se si intende piantare le bulbose si fanno buche larghe e profonde il doppio delle dimensioni dei bulbi, distanziate tra loro a seconda della crescita della lor parte aerea.
- Infine si annaffia per i primi giorni preferendo un’irrigazione a pioggia.
Potatura
Per prolungare le fioriture vanno eliminati, quando è possibile, anche i fiori appassiti.
Parassiti e malattie dei fiori di campo
Sono quasi tutti resistenti agli attacchi dei comuni parassiti animali e alle malattie fungine.
Cure
Durante il periodo vegetativo dei fiori di campo, vanno fatti controlli continui per evitare che le infestanti abbiano il sopravvento. Per prolungare le fioriture vanno eliminati, quando è possibile, anche i fiori appassiti.