Erba medica coltivazione

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

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L’erba medica conosciuta anche come Alfalfa, non Alfaalfa, Erba spagna o Medicago sativa è una pianta erbacea coltivata come foraggera di eccellenza in molte regioni italiane.

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Caratteristiche Erba medica – Medicago sativa

L’erba medica è una pianta perenne della famiglia delle Fabaceae (Leguminose) originaria dell’Asia sud-occidentale, diffusa in tutta Europa e anche in Italia soprattutto in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, e Marche.

La pianta è provvista di grande radice a fittone molto robusta che può arrivare anche a più di 1 metro di profondità.

Dal colletto o corona basale si originano steli cavi più o meno eretti che possono superare anche il metro di altezza.

Le foglie, che costituiscono la parte più nutriente dell’erba medica, sono trifogliate come quelle del trifoglio ma a differenza di quest’ultimo distinguono la fogliolina centrale è sorretta da un corto picciolo. Ciascuna foglia ha forma ovata – lanceolata con margine leggermente denticolato solo nel terzo superiore .

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I fiori sono riuniti in racemi ascellari. Ogni infiorescenza dell’erba medica è formata da 10-20 piccoli fiori con corolla di colore azzurro, violetto o giallo.

I frutti sono dei legumi spiralati contenenti 2-6 semi.

I semi a forma di piccolissimi reni sono leggerissimi, di colore giallo-verdastro e dotati di un’alta capacità di germinazione.

Fioritura Erba medica: la Medicago sativa fiorisce da maggio a settembre.

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Coltivazione Erba medica

Esposizione: predilige i luoghi caldi e soleggiati. Teme il freddo è, invece, molto resistente al caldo e al secco.

Terreno: cresce forte e rigogliosa nei terreni calcarei, freschi, profondi, ben lavorati e ben drenati mentre teme quelli a pH acido.

Irrigazione: generalmente  si accontenta delle acque piovane e va irrigata solo nei periodi di prolungata e persistente siccità. Nelle zone con clima caldo e asciutto arido, l’irrigazione deve essere effettuata regolarmente per ottenere produzione costante ed elevata.

Concimazione: in quanto pianta azotofissatrice non richiede fertilizzanti azotati ma solo di un apporto equilibrato di fosforo (P) e potassio (K) prima dell’aratura del terreno e alcuni giorni prima della semina.

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Moltiplicazione Erba medica

L’erba medica si riproduce per seme a fine inverno e ancora meglio in estate. Il successo della coltivazione dell’erba medica è legata al suo rapido ciclo riproduttivo in quanto dopo 3 mesi dalla semina produce già seme.

Semina dell’erba medica

L’erba medica può essere seminata su terreno nudo oppure consociata ad altri cereali in due periodi dell’anno: fine inverno o fine estate in relazione alle disponibilità irrigue.

La semina può essere fatta a spaglio, interrando il seme ad una profondità massima di 30 mm, in file distanti circa 15 cm. Per un buon raccolto occorrono circa 15-20 Kg di semi per ogni ettaro di terreno.

Raccolta dell’erba medica

La raccolta dell’erba medica va fatta nel pieno della sua fioritura al fine di ottenere un foraggio più nutriente e di qualità migliore.

Dal primo sfalcio o dopo ogni taglio la pianta di erba medica rigenera nuova vegetazione con migliori caratteristiche organolettiche in termini di appetibilità, di digeribilità e senza dubbio una foraggera più ricca di proteine e di zuccheri semplici.

Dopo lo sfalcio o la mietitura i fasci di erba di erba medica si lasciano essiccare all’aria e al sole per poi essere pressati e conservati sotto forma di balle in luoghi asciutti.

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Parassiti e malattie dell’erba medica

L’ erba medica, soprattutto quella più giovane, come la fava o altri tipi di leguminose, i cereali come il grano, nelle zone ventose e piovose tende ad allettarsi ripiegandosi sul terreno e in conseguenza di ciò lo sfalcio e la mietitura risultano molto da difficili da praticare.

una pianta erbacea vivace che potrebbe vivere fino a 10-15 anni in ambienti adatti, ma che in genere in coltura vive molto meno (3-4 anni) a causa di svariate avversità.

Si tratta di un’erbacea, che potrebbe vivere fino a 10-15 anni in ambienti adatti, ma che in genere in coltura vive molto meno (3-4 anni) a causa di svariate malattie fungine e all’attacco di parassiti vari.

L’erba medica è sensibile a batteri patogeni come:

  • il Corynebacterium insidiosum che causa in poco tempo l’avvizzimento degli steli e delle foglie;
  • lo Pseudopeziza dell’erba medica un patogeno che danneggia gravemente le foglie.

Tra le malattie fungine l’erba medica teme:

  • l’antracnosi che si manifesta con macchie necrotiche diffuse a carico delle foglie;
  • il Mal vinato, un fungo che dalle radici della pianta si diffonde anche alla parte aerea causandone la marcescenza e quindi la morte;
  • Fusarium roseum che provoca il marciume delle radici.

Tra i parassiti animali teme:

  • l’Apion e il punteruolo del trifoglio insetti che danneggiano foglie e steli con il loro potente apparato boccale;
  • la Cecidomia un dittero che depone le uova nei bottoni floreali e pertanto provoca l’aborto dei fiori.

Inoltre l’erba medica viene attaccata dalla cuscuta una pianta parassita della famiglia delle Convolvulaceae che avvolgendo gli steli con le sue strette spirali di colore giallo ne provoca la morte per soffocamento.

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Usi dell’erba medica

L’erba medica è un’erba foraggera utilizzata principalmente come coltura da fieno o per produrre farina disidratata.

Se coltivata da sola prima di essere somministrata come foraggio agli animali dopo lo sfalcio va fatta appassire, se coltivata invece in consociazione con una graminacea può essere utilizzata fresca.

La pianta in quanto azotoffissatrice come tutte le altre leguminose, viene coltivata anche per fertilizzare ed arricchire il suolo di azoto, in modo naturale, e renderlo quindi disponibile per le altre colture.

I fiori dell’erba medica sono visitate dalle api che producono un miele monofloreale di ottima qualità. La produzione di miele di erba medica è possibile solo se la pianta viene lasciata fiorire completamente per la produzione da seme.

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Usi in cucina dell’erba medica

I germogli di erba medica o alfa alfa vengono utilizzati in cucina crudi nelle insalate miste insieme a formaggi leggeri come il tofu o i fiocchi di latte o per preparare delle torte rustiche e frittate.

Usi e proprietà medicinali dell’erba medica

L’erba medica o Medicago sativa ha molteplici proprietà per il suo elevato di principi attivi è consigliata come ricostituente, rinforzante dei vasi sanguigni, disintossicante del fegato, nel trattamento delle anemie e delle ulcere. Inoltre il consumo durante il periodo dell’allattamento aumenta la secrezione lattea e migliora la qualità del latte stesso.

Per il contenuto di fluoruri naturali l’erba medica sembra indicata anche per rinforzare i denti e per curare le infiammazioni del cavo orale.

Controindicazioni dell’erba medica

Da evitare se si è affetti da gotta o quando si assumono farmaci per anticoagulanti o per la cura del diabete.

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Curiosità ed etimologia erba medica – Medicago Sativa

Il nome dal greco μηδική = medica è legato al luogo di provenienza della pianta, infatti essa è originaria della Media (Persia).

L’erba medica, Medicago sativa, è detta anche alfalfa (dall’arabo al-fáṣfaṣa -foraggio).

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