Amaranto coltivazione
L’amaranto è una pianta spontanea commestibile che può essere facilmente coltivata come ortaggio per il consumo delle foglie e dei semi le cui proprietà fitoterapiche sono riconosciute fin dai tempi antichi.
- Caratteristiche Amaranto
- Fioritura
- Coltivazione Amaranto
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione Amaranto
- Semina dell’Amaranto
- Raccolta dell’amaranto
- Parassiti e malattie Amaranto
- Cure e trattamenti
- Varietà di Amaranto
- Amaranthus caudatus
- Amaranthus cruentus
- Amaranthus hypochondriacus
- Usi e proprietà dell’amaranto
- Calorie Amaranto
- Curiosità e storia Amaranto
- Amaranto nel linguaggio dei fiori
- L’amaranto è velenoso?
- Galleria foto Amaranto
Caratteristiche Amaranto
L’amaranto è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Amarantacee originaria del centro e sud America diffusa allo stato spontaneo in tutte le zone caratterizzate da un clima caldo.
La pianta è provvista di un robusto apparato radicale a fittone che genera fusti eretti e ramificati alti anche più 1 metro.
Gli steli erbacei ma rigidi sono di colore di colore verde – rossastro e per tutta la loro lunghezza sono ricoperti da foglie lunghe da 5/20 centimetri.
Le foglie dell’amaranto sono ovali-lanceolate e di colore verde, rosso o porpora a seconda della specie.
Le foglie dell’amaranto sono commestibili e apprezzate a scopo alimentare per il contenuto di lisina un amminoacido essenziale che è carente nei comuni cereali.
I fiori sono riuniti in vistose infiorescenze piumose e pendule di colore rosso o arancio che sbocciano nella parte apicale degli steli. I fiori dell’amaranto sono molto persistenti e possono essere utilizzati anche a scopo ornamentale.
I frutti dell’amaranto sono delle piccole capsule dei piccolissimi semi scuri.
I semi dell’Amaranto somigliano a piccole lenticchie, sono commestibili e ricchi di proteine.
Fioritura
L’Amaranto fiorisce per tutta l’estate fino all’autunno inoltrato.
Coltivazione Amaranto
Esposizione
Per produrre abbondanti fioriture e crescere forte e vigorosa la pianta va coltivata in luoghi soleggiati per molte ore al giorno e al riparo dei venti.
Terreno
E’ una pianta rustica che pur adattandosi a qualunque tipo di terreno predilige quello sciolto e ben drenato. Il substrato ideale per la coltivazione dell’amaranto è il comune terreno da giardino o da orto misto a sabbia o a pomice o altro materiale drenante.
Annaffiature
Generalmente l’amaranto coltivato in piena terra si accontenta delle acque piovane ma nei periodi di prolungata siccità e soprattutto in estate va comunque irrigato almeno una volta a settimana per una corretta crescita e la produzione dei fiori e dei semi.
Concimazione
Prima della semina è bene interrare nel terreno del letame nella misura di circa 3-4 kg al metro quadro. In primavera, ogni 20 giorni, somministrare del concime ternario contenete azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) nel rapporto 1:2:0,5 in forma granulare a lento rilascio. La quantità di azoto deve essere minima perchè l’amaranto come gli spinaci tende ad accumulare i nitrati nelle foglie, che risultano poi tossiche al consumo.
Moltiplicazione Amaranto
L’Amaranto si riproduce per seme in primavera.
Semina dell’Amaranto
- La semina nelle regioni del sud Italia si effettua nel mese di aprile mentre in quelle del nord Italia bisogna attendere maggio mese in cui il pericolo delle gelate notturne è definitivamente scongiurato.
- I semi si stratificano in un terreno lavorato a fondo, ricco e fertile.
- Si mettono in buche profonde circa 1 cm distanti l’una dall’altra 20 -25 cm.
- In ogni buca si possono mettere contemporaneamente 2-3 semi di amaranto.
- Per il tempo necessario alla germinazione il terreno deve essere mantenuto sempre umido.
- Dopo la comparsa dei germogli, quando le piantine di amaranto avranno messo le prime due foglie vere si procederà al diradamento scartando quelle più deboli.
- Se si vuole favorire la produzione di semi le piante di amaranto vanno impiantate con tutto il pane di terra che avvolge le radici in buche distanti almeno 60 cm sulla fila e 1 metro tra le file.
Raccolta dell’amaranto
Le foglie dell’amaranto si raccolgono scalarmente a mano da fine giugno fino all’inizio dell’inverno. Generalmente si asportano le foglie più tenere e si consumano previa cottura.
I semi maturano tra agosto e ottobre, si raccolgono quando sono semplici da sgranare tra le dita.
Le infiorescenze contenenti i semi dopo la raccolta si chiudono in sacchetti di carta o di tela e si mettono ad essiccare all’ombra.
Successivamente, come si fa per l’origano, i chicchi o semi essiccati si passano al setaccio per eliminare i fiori secchi.
Quando i semi di Amaranto si saranno completamente essiccati, potranno essere conservati in un contenitore sottovuoto, preferibilmente in vetro.
Parassiti e malattie Amaranto
L’amaranto è una pianta molto rustica e raramente viene attaccata dalle malattie fungine come il mal bianco o oidio ma se il terreno di coltivazione non è ben drenato potrebbe soffrire il marciume delle radici.
Tra i parassiti animali può essere soggetta all’attacco degli afidi se l’aria è troppo umida o il clima è piovoso.
Cure e trattamenti
La pianta di Amaranto va riparata dai venti e non richiede trattamenti anti parassitari.
Varietà di Amaranto
Esistono oltre 60 diverse varietà di amaranto e tra le tante ricordiamo quelle più conosciute e maggiormente produttive.
Amaranthus caudatus
Una varietà caratterizzata da una rapida crescita che si presenta con steli, foglie e fiori di colore violaceo simili a quelle dell’Acalipha o coda di gatto.
Amaranthus cruentus
Una specie erbacea annuale che in pieno sviluppo vegetativo può raggiungere un’altezza che varia dai 30 cm ai 3,5 metri. ha portamento arbustivo con steli ricoperti da foglie ovali a lanceolate. Durante il periodo della fioritura produce numerosi fiori riuniti in infiorescenze erette o pendenti, di colore rosso, verde o giallognolo. I semi di questa varietà sono piccolissimi di colore bianco-latte, giallo-oro, oppure bruno-nerastri.
Amaranthus hypochondriacus
La specie più conosciuta, più facile da coltivare e più produttiva rispetto alle altre. Viene coltivata nei giardini pubblici e privati come pianta ornamentale. Ha una crescita vigorosa, portamento eretto. L’altezza è variabile dai 40-200 cm e talvolta supera i 2,5 metri. 250 cm. Gli steli ramificati sono ramificati e le infiorescenze molto grandi di colore rosso. La pianta viene spesso coltivata, soprattutto ai tropici, per le sue foglie e semi commestibili e anche come ornamentale nei giardini.
Usi e proprietà dell’amaranto
I semi dell’amaranto oltre ad essere una buona fonte di sali minerali (calcio, magnesio, fosforo e ferro) sono ricchi di fibre e proteine ad alto valore biologico. Inoltre i semi essendo privi di glutine sono un alimento indicato per i celiaci.
Le foglie, ricche di ferro, vengono consumate cotte come gli spinaci.
I semi, altamente proteici, si mangiano come i cereali, a seguito di una cottura un po’ lunga, circa 45-50 minuti, nelle zuppe o nelle minestre. Dai semi dell’amaranto si ottiene anche un’ottima farina ricca di zuccheri complessi e di amilopectina. Il pane e le vellutate preparate con la farina di semi di amaranto rientrano nelle diete ipocaloriche e possono essere consumate non solo dagli obesi ma anche dai diabetici.
Le piante di amaranto vengono utilizzate come foraggio per l’alimentazione animale e come compostaggio per fertilizzare e migliorare la qualità dei terreni agrari.
A scopo ornamentale le piante di Amaranto possono essere coltivate in giardino, per realizzare aiuole e bordure. Per la coltivazione in vaso si consiglia di sfruttare il loro effetto pendente costruendo dei piccoli giardini pensili.
Calorie Amaranto
100 grammi di Amaranto apportano solo 103 Calorie.
Curiosità e storia Amaranto
Gli Inca e gli Aztechi facevano un largo consumo di amaranto e per le sue elevate proprietà nutritive lo chiamavano grano degli Dei.
Per i Romani l’amaranto era la pianta capace di tenere lontana la sventura e l’invidia .
Anticamente le dame utilizzavano i fiori dell’amaranto per ornare vestiti e abiti, in quanto pensavano che fossero in grado di donare benessere fisico.
Gli indiani Hopi usavano i fiori come coloranti per alimenti.
In India i fiori erano utilizzati per le proprietà medicinali (astringenti, rinfrescanti antiemorragiche).
Amaranto nel linguaggio dei fiori
Il nome dell’amaranto deriva dalla parola greca amarantos che tradotto significa che non appassisce.
Nel linguaggio dei fiori simboleggia il sentimento puro e duraturo nel tempo. Ricevere in dono una pianta o un fascio di fiori di amaranto è una chiara manifestazione di stima, di sentimenti stabili di amore o di amicizia. La pianta dell’amaranto infatti è conosciuta anche come pianta dell’amicizia.
L’amaranto è velenoso?
E’ una pianta commestibile e con molteplici proprietà.
Non va confusa con una pianta simile la Phytolacca americana che è tossica in tutte le sue parti e le cui bacche possono risultare anche mortali se ingerite da bambini o animali di piccola taglia.