Prugne sotto spirito
Le prugne o susine sono frutti che generalmente si consumano freschi e la loro conservazione può essere prolungata in frigo di 7 – 10 giorni. Se invece si mettono sotto l’alcol potranno essere consumate fino all’inverno inoltrato. Ecco per voi una ricetta facile facile che richiede solo pochi minuti di preparazione e che vi consentirà di gustare le prugne anche dopo 5 mesi dalla loro maturazione. Vediamo come realizzare le Prugne sotto spirito nella nostra ricetta passo passo.
Procedimento delle Prugne sotto spirito
- Acquistate delle prugne belle grosse e mature al punto giusto e provenienti da agricoltura biologica. Per prima cosa sterilizzate alcuni barattoli con chiusura ermetica e fateli asciugare capovolti su un canovaccio da cucina. Tale operazione può essere fatta anche il giorno prima.
- Scartate le prugne danneggiate o eccessivamente mature (potrebbero essere acide). Eliminate il picciolo e poi lavatele accuratamente in acqua fredda e qualche cucchiaino di bicarbonato per eliminare i residui degli antiparassitari e la pruina che le ricopre. Risciacquatele ben ben ancora in acqua sempre fredda. Fatele sgrondare dell’acqua in eccesso e poi Asciugatele ben ben con un canovaccio pulito. Dividete le prugne a a metà ed asportate il nocciolo.
- A questo punto, preparate lo sciroppo mescolando a freddo l’acqua, lo zucchero e l’alcol. Pungete le prugne con un ago in 2 – 3 posti e mettetele nei barattoli con la parte concava rivolta verso l’alto e fate in modo da non lasciare spazi vuoti. Aggiungete la cannella a pezzetti e i chiodi di garofano. Coprite le prugne con lo sciroppo precedentemente preparato, fino a 1 cm dal bordo del barattolo.
- Tappate i barattoli assicurandovi che siano ben chiusi. Attaccate l’etichetta con la data e conservate i barattoli con le prugne sotto spirito in un luogo fresco e buio. Di tanto in tanto ricordatevi di agitate i barattoli senza aprirli.
Prugne sotto spirito: consigli e suggerimenti
Le prugne sotto spirito come altre conserve alla frutta vanno consumate almeno dopo 3 mesi dalla data di preparazione, tempo necessario per la fermentazione. La migliore varietà di prugne che meglio si presta a questa ricetta è la varietà Sugar o Stanley mature ma sode e carnose nello stesso tempo. Potete consumare lo sciroppo alcolico come digestivo a fine pasto oppure preparare dolci e dessert. Le prugne sotto spirito o sotto alcol sono ottime anche per decorare gelati, arricchire la macedonia, dolci e biscotti.
Ricette con le prugne
Informazioni utili sulle prugne
Le prugne sono i frutti del Pruno o Susino, nome scientifico Prunus domestica, un albero molto antico originario del Caucaso diffuso in tutte le aree del Mediterraneo e che viene facilmente coltivato anche nell’orto. Le prugne sono frutti ricchi di carboidrati, fibre, calcio, fosforo, ferro, vitamine C e K. Se consumate secche stimolano la motilità intestinale e contrastano la carenza del potassio il prezioso sale minerale presente all’interno dell’organismo che partecipa alla contrazione muscolare, contribuisce alla regolazione dell’equilibrio dei fluidi e dei minerali all’interno e all’esterno delle cellule, mantiene nella norma la pressione e che riduce il rischio di calcoli renali ricorrenti e la possibilità di perdita di tessuto osseo verificabile durante l’invecchiamento.
Prugne o susine: curiosità
Il nome della susina molto probabilmente deriva da Susa una città della Persia. Nel linguaggio comune i frutti vengono chiamati susine o prugne ma va chiarito che le prime sono più acidule per la presenza di acido malico, hanno un sapore decisamente più dolce e vengono utilizzate soprattutto essiccate nel periodo invernale. In Giappone le prugne umeboshi, una varietà molto apprezzata anche nella cucina macrobiotica, che dopo uno speciale trattamento, vengono utilizzate per loro sapore acido e salato al posto dell’aceto e del sale per condire verdure, riso e gustate persino prima del té verde.