Pianta del Pistacchio – Pistacia vera
Il pistacchio è un albero da frutto che viene coltivato anche a scopo ornamentale in vaso o in giardino nelle zone caratterizzate da un clima mite.
- Caratteristiche albero del Pistacchio
- Fioritura
- Coltivazione della pianta del pistacchio
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Potatura
- Moltiplicazione pianta del Pistacchio
- Periodo di impianto o messa a dimora
- Raccolta dei pistacchi
- Conservazione
- Parassiti e malattie del Pistacchio
- Cure e trattamenti
- Usi e calorie dei pistacchi
- Varietà
- Pistacchio di Bronte
- Bianca o Napoletana e la Cerasola
- Curiosità
- Galleria foto pianta del Pistacchio
Caratteristiche albero del Pistacchio
Il Pistacchio, Pistacia vera, è una pianta della famiglia delle Anacardiaceae, originaria dell’Asia Minore, diffusa soprattutto in Siria, Iran, Turchia e Grecia e Siria. In Italia viene coltivata quasi esclusivamente in Sicilia o al massimo nelle regioni con clima temperato.
Il Pistacchio come le altre piante della stessa famiglia come l’albero del pepe e mango è un albero alto circa 10 metri e soprattutto molto longevo (circa 2 – 3 secoli).
L’apparato radicale è robusto e profondo il, il tronco eretto e variamente ramificato dà origine ad una larga e globosa chioma molto decorativa. La corteccia, i rami e le numerose lenticelle degli esemplari giovani sono di colore giallastro mentre in quelli più datati sono rossastre.
Come nel caso del Kiwi, differenze sostanziali consentono di distinguere le piante di Pistacchio femmine da quelle maschili.
Le femmine hanno una chioma meno fitta, più aperta composta da rami penduli mentre quella delle piante maschili è più folta e con rami più rigidi ed eretti. Il legno del fusto è duro e pesante.
Le foglie sono composte, imparipennate e caduche. Quelle delle piante giovani sono tenere e ricoperte da una fitta e corta peluria mentre quelle degli esemplari adulti sono coriacee e glabre.
I fiori riuniti in grosse e vistose infiorescenze a pannocchie di due specie, maschili e femminili, e sono portati da rami di almeno due anni di età.
I frutti sono drupe ovali peduncolate avvolte da un sottile strato di mallo di colore verde-rossiccio che una volta raggiunta la maturazione si apre rilasciando il seme.
Il seme del pistacchio, unico per frutto, è oblungo ed è protetto da un guscio rigido bivalve di colore giallo-crema. Il seme di colore verde è ricco di oli, vitamine, sali minerali, proteine vegetali e vari agenti antiossidanti.
Fioritura
La pianta di pistacchio maschile fiorisce in aprile precedendo di qualche settimana la messa a fiori di quella femminile. Il periodo della fioritura si protrae fino alla fine di Maggio.
Coltivazione della pianta del pistacchio
Esposizione
E’ un albero che ama i luoghi soleggiati e caldi. Predilige le esposizione a sud e pertanto l’ambiente idoneo alle sue esigenze pedoclimatiche è la Sicilia. Durante il periodo di riposo vegetativo tollera molto bene le temperature minime dell’inverno al disotto dei -5° C mentre dalla ripresa vegetativa ma sopporta quelle inferiori ai 10° C. Le gelate primaverili compromettono la crescita e soprattutto la fioritura.
Terreno
Pur adattandosi ai terreni calcarei o argillosi quello idoneo è senza dubbio di origine lavica e non a caso che il pistacchio viene largamente coltivato a Bronte nel catanese. Il terreno deve essere sciolto e soprattutto ben drenato. I ristagni idrici non sono tollerati dalle radici.
Annaffiature
Le piante di pistacchio giovani, di età inferiore agli 8 anni, per poter crescere e svilupparsi al meglio vanno regolarmente irrigate dalla primavera fino alla fine dell’estate. Quelle adulte invece vanno annaffiate durante la ripresa vegetativa e nei periodi di prolungata siccità. Cosa assolutamente importante è assicurarsi che il terreno non resti asciutto sopratutto durante il periodo di produzione.
Concimazione
In primavera interrare alla base della pianta di pistacchio un concime ricco in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) al fine di assicurare i nutrienti indispensabili per la produzione di foglie, fiori e frutti.
Potatura
La potatura del pistacchio non prevede grossi interventi in quanto le ferite inferte dai tagli richiedono molto tempo per cicatrizzare. Generalmente, ogni anno, ci si limita ad eliminare con molta attenzione e cura i rami secchi, i malati, quelli meno vigorosi e i polloni che si sviluppano alla base del portainnesto. Il periodo ideale per la potatura è il mese di ottobre in quanto le piante perdendo il fogliame lasciano ben in vista le gemme fiorifere.
Nella fase dell’impianto, sarà sufficiente eseguire la cimatura dell’astone per consentire una migliore aerazione.
Moltiplicazione pianta del Pistacchio
La pianta si riproduce per seme e generalmente mediante innesto.
La semina si effettua in semenzaio utilizzando semi freschi (non tostati) ed ammollati in acqua per almeno 12 ore.
Dopo l’ammollo, si puliscono i semi e si mettono a germinare su un batuffolo di cotone idrofilo o all’interno di un foglio di carta assorbente da cucina entrambi mantenuti sempre umido per circa 7 giorni. Alla comparsa della radichetta i semi sono pronti per essere interrati in vasi o semenzai fino alla comparsa dei germogli.
I semenzali vanno allevati in vasi singoli per almeno 2 anni prima di essere innestati a gemma vegetante . Come portainnesti si usano il terebinto o il lentisco. Ci vorranno 7-8 anni prima di entrare in produzione. Per la riproduzione, impiantare nella stessa zona sia l’albero maschio che quello femmina in quanto la sua riproduzione viene effettuata mediante impollinazione anemofila.
Se il pistacchio viene innestato su terebinto può essere coltivato facilmente anche in terreni poco profondi o rocciosi.
Periodo di impianto o messa a dimora
Le piante di pistacchio anche se si possono si mettono a dimora in primavera nel mese di marzo, il periodo di impianto ottimale è quello autunnale. Il sesto d’impianto prevede una distanza di 5-6 metri sulle file e tra le file.
Poichè le piante sono dioiche e l’impollinazione di tipo anemofila, come già detto, occorrono circa 8 maschi per ogni pianta femmina.
Raccolta dei pistacchi
La raccolta dei frutti chiamate dai siciliani anche frastuche, si effettua quasi sempre in una sola passata a Settembre, mese in cui raggiungono la maturazione completa segnalata dall’apertura parziale del guscio.
Per la raccolta vengono impiegate come per le olive delle reti a maglie strette.
Dopo la raccolta i pistacchi, come le noci, una volta ripuliti dal mallo esterno vengono messi ad asciugare al sole per 2-3 giorni.
Conservazione
Per quanto riguarda la conservazione i pistacchi si possono conservare fino a 6 mesi, meglio se in un vaso chiuso ed in un luogo asciutto.
Parassiti e malattie del Pistacchio
Il Pistacchio pur essendo una pianta rustica soggetta a malattie fungine come: la Ruggine, l’alternaria (Alternaria alternata) e la Botyosphaeria ibis un fungo patogeno che si manifesta con evidenti macchie biancastre sul tronco e sui rami.
Tra i parassiti animali i suoi nemici veri e propri sono:
- il Chaetoptelius vestitus, un coleottero conosciuto meglio come foragemme;
- il Megastigmus pistaciae o verme dei frutti che provoca danni ingenti ai frutti e molto pericoloso alla stadio larvale;
- il Coeliodes erithroleucus o Curculionide.
Cure e trattamenti
Contenere lo sviluppo delle infestanti e limitare l’evaporazione con lavorazioni superficiali o mediante diserbo chimico.
La lotta ai parassiti o alle avversità malattie si effettua con interventi a base di rame nel periodo invernale e nell’eliminare e bruciare i rami infetti.
Usi e calorie dei pistacchi
Il pistacchio viene utilizzato in cucina per preparare antipasti, primi e secondi piatti, dolci di vario genere e anche ottimi e cremosi gelati.
I pistacchi sono molto energetici: 100 grammi apportano al nostro organismo ben 562 calorie.
Varietà
Le cultivar di pistacchi più coltivate per abbondanza di produzione e per qualità dei frutti ricordiamo:
Pistacchio di Bronte
Una varietà a diffusione locale e coltivato solo a Bronte in Sicilia. E’ una varietà famosissima e conosciuta in tutto il mondo.
Bianca o Napoletana e la Cerasola
Varietà diffuse e coltivate un po’ ovunque.
Curiosità
Il pistacchio in Sicilia viene chiamato per la sua altissima produzione commerciale Oro verde. Famosissima anche la Sagra del pistacchio che ogni anno, a fine settembre, si tiene in alcune piazze e nelle vie principali del centro storico di Bronte. Nel corso della Sagra si possono assaggiare ed acquistare i prodotti ottenuti con la lavorazione del pistacchio e i frutti stessi. Ogni anno l’evento attira migliaia di turisti provenienti anche dall’estero.
In Iran viene chiamato il seme che sorride mentre in Cina il seme felice in riferimento alle sue molteplici proprietà fitoterapiche.
Il pistacchio ha origini antichissime infatti il suo nome compare già nella Bibbia.