Huernia hystrix – Huernia
La Huernia hystrix, conosciuta anche come pianta istrice o rospo, è una succulenta ornamentale apprezzata per la produzione di fiori spettacolari e i fusti carnosi.
- Caratteristiche generali della Huernia
- Coltivazione della Huernia
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Huernia: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione della Huernia
- Semina
- Moltiplicazione per talea
- Impianto o messa a dimora
- Potatura
- Parassiti e malattie della Huernia
- Cure e trattamenti
- Varietà di Huernia
- Huernia zebrina
- Huernia keniensis
- Huernia macrocarpa
- Huernia oculata
- Huernia pendula
- Huernia thuretii
- Usi
- Linguaggio dei fiori
- Galleria foto piante succulente
Caratteristiche generali della Huernia
Il genere Huernia comprende molte specie di piante succulente appartenenti alla famiglia delle Apocynaceae. Sono originarie dell’Africa e crescono come spontanee nelle zone semi-aride tropicali e sub-tropicali.
Tra le tante specie la più coltivata è senza dubbio la Huernia hystrix. Si tratta di una pianta succulenta di piccole dimensioni: nel pieno vigore vegetativo non supera i 20-25 cm di altezza. Crescendo forma un largo cespuglio di fusti eretti e ramificati suddivisi in 4 costolature verticali con margini provvisti di piccole spine morbide. I fusti sono generalmente di colore verde scuro, tuttavia non mancano esemplari con rametti rossastri o grigio – violacei.
I fiori come quelli della Stapelia sono stellati con corolla composta da 5 petali il cui colore varia dal giallo, al rosso, al violetto spesso con screziature vivaci e pronunciate. I fiori anche se molto caratteristici e di rara bellezza hanno un odore sgradevole che attira però gli insetti impollinatori.
I frutti sono lunghi follicoli leggermente arcuati, duri e simili a baccelli gonfi, che giunti a maturazione seccano e si aprono in due liberando numerosi semi. I baccelli o follicoli sono di colore verde pallido con strie o macchie marroni.
I semi sono marroni, oblunghi, provvisti di pappo (semi alati) e molto leggeri tanto che al primo soffio di vento vengono sparsi anche a molti metri di distanza. I semi sono molto germinabili e raccolti possono essere utilizzati per ottenere nuovi esemplari mediante la semina nella primavera successiva.
Coltivazione della Huernia
Esposizione
La Huernia che ama l’esposizione luminosa e ventilata ma al riparo dei raggi diretti del sole specialmente quelli delle ore più calde della giornata. Nelle regioni caratterizzate da un clima estivo molto caldo può essere posta all’ombra leggera di cespugli o di alberi. Poichè detesta le temperature dell’inverno inferiori ai 5° C , è consigliabile assicurarle un ricovero in serra fredda e ariosa con una temperatura minima di 10 °C.
Terreno
In piena terra la pianta è perfetta nei giardini rocciosi con terreno ben drenato, tendenzialmente povero di sostanza organica, preferibilmente mescolato con un’abbondante percentuale di pomice, lapillo, ricoperto negli ultimi 2 cm da sabbia per isolare il colletto dal terreno e quindi evitare che marcisca.
Annaffiature
Come tante altre piante succulente, necessita di annaffiature saltuarie e moderate durante tutto il periodo vegetativo. Per evitare la decolarazione delle foglie si consiglia di utilizzare acqua piovana o quantomeno fatta decantare almeno una notte perchè l’acqua del rubinetto, ricca di cloro, fa male. In inverno le annaffiature vanno sospese o praticate solo se il terreno diventa troppo secco.
Concimazione
Va concimata in primavera con una somministrazione di un fertilizzante bilanciato e successivamente con un concime a basso contenuto di azoto per evitare che i fusti della Huernia crescano sottili ed allungati. Il concime, opportunamente diluito nell’acqua delle irrigazioni, va somministrato dopo aver dilavato il terreno con acqua priva di cloro.
Huernia: coltivazione in vaso
Come la Stapelia anche questa pianta succulenta viene preferibilmente coltivata in vaso in modo da poterla agevolmente riparare durante il periodo invernale. Il vaso, meglio se in terracotta, va riempito con un terriccio specifico per cactacee, con l’aggiunta sul fondo di uno strato drenante. Il vaso va poi posto in un angolo del balcone, del terrazzo o di un’aiola fino a quando la temperatura è quella richiesta dalla Huernia.
Rinvaso
La Huernia va rinvasata ogni anno in primavera o quando i fusti non avendo più spazio a disposizione cominciano ad ammassarsi e ad assumere un portamento strisciante lungo il bordo del vaso. Si utilizza un vaso più grande del precedente e come substrato un terriccio per cactacee misto a strati di sabbia grossolana, per favorire il drenaggio dell’acqua delle irrigazioni.
Moltiplicazione della Huernia
La moltiplicazione della Huernia può avvenire per seme o per talea. Vediamo come procedere.
Semina
Si effettua in primavera, stratificando i semi in uno strato di sabbia coperti con un buon terriccio per cactacee. Il semenzaio va sistemato in un luogo a mezz’ombra , a temperatura compresa tra i 20 e i 25° e il substrato va mantenuto sempre umido.
Quando le nuove piantine avranno raggiunto i 5 centimetri di altezza potranno essere trasferite in vasi singoli. I primi fiori compariranno dopo diversi anni.
Moltiplicazione per talea
In primavera, si prelevano talee i fusti secondari completi di radici, oppure si staccano i rametti laterali del l fusto principale e, in questo caso le talee vanno fatte asciugare all’aria per qualche giorno prima di poterle ripiantare a circa 2-3cm di profondità. Il contenitore va poi sistemato in un luogo riparato e con temperatura costante di circa 16°C. A radicazione avvenuta le nuove piante potranno essere sistemate a dimora definitiva.
Impianto o messa a dimora
Le piante di Huernia si mettono a dimora definitiva nel periodo primaverile o quando il rischio delle gelate notturne è definitivamente scongiurato.
Potatura
La Huernia non si pota tuttavia vanno eliminati eventuali rametti secchi o marci.
Parassiti e malattie della Huernia
La pianta è sensibile agli attacchi delle formiche, del ragnetto rosso e delle cocciniglie cotonose. Altre minacce frequenti sono i marciumi delle radici e dei fusti causati da errate irrigazioni e terreni poco drenanti.
Cure e trattamenti
La Huernia va riparata dal freddo e dall’eccessiva umidità. Le cocciniglie possono essere eliminate manualmente o utilizzando un prodotto specifico in alternativa si possono introdurre nel terreno delle palline di naftalina. Contro le formiche si può utilizzare una polvere specifica attorno al vaso. Il ragnetto rosso può essere debellato nebulizzando sulla pianta, un paio di volte all’anno, una soluzione acquosa e un antiparassitario specifico. Il marciume delle radici va invece contrastato svuotando il sottovaso.
Varietà di Huernia
Esistono diverse specie di Huernia, tutte ugualmente belle e coltivabili come ornamentali.
Huernia zebrina
E’ la specie più conosciuta e coltivata proveniente dal Sud Africa. E’ una perenne nana a portamento strisciante, talvolta tappezzante. Ha fusti irregolarmente ramificati, suddivisi in 5 o 6 costolature con margini con evidenti e fitti denti. I fiori dal caratteristico odore di carne putrida, hanno la corolla con cinque lobi acuminati, intervallati da cinque minuscoli lobi di colore giallo verdastro con zebrature rosse o porpora.
Huernia keniensis
Una succulenta diffusa nelle zone rocciose del Kenya e della Tanzania. Ha fusti alti da 5 a 12 cm, con cinque angoli, decombenti o eretti, grigio verdi con apici rossastri. Produce fiori a campana, solitari o in gruppi di due, portati da steli che nascono alla base dei fusti. La corolla dei fiori ha la forma di una campana a dieci punte, con cinque lobi maggiori intervallati da altrettanti lobi minori, porpora rossastro punteggiati di piccole verruche. All’interno i fiori sono papillosi. Si riproduce facilmente per talea.
Huernia macrocarpa
Una specie proveniente dall’Etiopia. I fusti da cilindrici alla base, diventano quadrangolari o pentagonali, con fitti denti appuntiti, di colore glauco. I fiori campanulati hanno cinque lobi grandi intervallati da cinque piccoli lobi minori. Il colore esterno è giallo verdastro mentre quello interno è giallo crema con linee spezzate concentriche da rosso bruno a porpora.
Huernia oculata
E’ una succulenta nana originaria dell’Angola e della Namibia. I fusti alti non più di 7 centimetri sono eretti, pentagonali, densamente ricoperti di denti conici con punta acuta e ricurva. I fiori, raccolti in infiorescenze, hanno un centro bianco simile a un occhio che contrasta con la corolla vellutata di un intenso porpora o un bruno quasi nero.
Huernia pendula
E’ una succulenta endemica del Sud Africa. Ha fusti cilindrici eretti o prostrati, che da grigio verdi diventano brunastri o porpora nella stagione secca. Produce fiori con corolla a coppa, lunga fino a 1 cm, con cinque lobi ascendenti, marrone scuro e gola interna papillosa. I fiori sono portati su peduncoli brevi in infiorescenze di 3 o 4.
Huernia thuretii
E’ una specie tappezzante originaria della Namibia e del Capo occidentale. I fusti, si colore verde glauco e alti generalmente non più di 5 cm, sono eretti con 4, 5, 6 costolature armate di piccoli denti a delta. I fiori, solitari o raccolti in infiorescenze di 2-4, sbocciano lungo i fusti, portati da corti peduncoli. La corolla è una coppa appiattita, con 5 petali di colore giallo opaco con strie o macchie rosse e gola interna marrone. Il nome specifico di questa specie ricorda il botanico e collezionista francese Gustave Adolphe Thuret (1817-1875).
Usi
Le piante di Huernia vengono utilizzate prevalentemente come ornamentali da vaso. anche in quelli da parete e come tappezzanti dei terreni aridi o rocciosi nei giardini delle regioni meridionali.
Linguaggio dei fiori
La Huernia come le altre piante succulente, grazie alla sua resistenza , come del resto tut te le piante succulente è simbolo di perseveranza e, se regalata alla persona amata rappresenta anche l’amore duraturo.