Glicine: come coltivare e come prendersi cura di questa pianta rampicante
Il glicine è una pianta bellissima, con i suoi scenografici grappoli di fiori lilla. Come si coltiva? Di quali cure ha bisogno? Ogni quanto va innaffiato? Quale esposizione scegliere per farlo sviluppare al meglio e intensificare la fioritura? Scopriamo tutte le info utili per portare la bellezza e i colori del glicine anche in giardino e sul terrazzo di casa; ecco i consigli facili facili per curarne i rami, potarli e farlo sviluppare nel modo migliore.
Il glicine è una pianta rampicante ideale per ricoprire pergolati, ringhiere e terrazzi. Appartiene alla famiglia delle Fabacee o Leguminose ed è originario dei Paesi dell’Asia e dell’Oceania. Il nome “glicine” è inesatto: il genere risponde al nome corretto di Wisteria, in onore del suo classificatore, lo studioso Gaspare Wistar. Si tratta di piante che crescono avviluppandosi attorno a qualunque supporto, quindi sono specie perfette a scopo ornamentale; possono distinguersi anche a seconda del senso (orario o antiorario) del loro sviluppo. In questo articolo scopriremo caratteristiche fondamentali, esigenze e necessità di questa pianta in modo da poterla piantare anche in vaso per portarne colore e profumo su balconi e terrazzi di casa, oppure in giardino attorno a un bel porticato o su un gazebo.

Caratteristiche del Glicine -Wisteria

Il glicine o Wisteria, è una pianta della famiglia delle Fabaceae (Leguminose) originaria dell’Asia, più esattamente della Cina e del Giappone e dell’Oceania. La radice è robusta e poco profonda: attenzione alla presenza di muretti o pavimentazioni che potrebbero venire danneggiate dalla loro espansione. Il tronco alla base è eretto mentre verso l’alto è variamente contorto e i suoi numerosi via via sempre più sottili tralci si attorcigliano modellandosi a strutture di sostegno poste in prossimità della pianta. Nelle prime fasi di sviluppo della pianta, è bene dare un sostegno ai fusti in modo da avviarli bene anche su superfici sulle quali potrebbero far fatica ad avvilupparsi.
Le foglie sono lanceolate di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde chiaro su quella inferiore. Hanno una lunghezza variabile dai 15 ai 35 cm e sono imparipennate, ovvero recano all’apice della rachide una fogliolina isolata, fino a 2o foglioline per formazione. I fiori sono infiorescenze profumate riunite in grappoli penduli lunghi anche più di 20 cm, fino a raggiungere i 70-80 cm. I loro colori variano a seconda del tipo: viola chiaro (da qui il nome dello specifico colore, ossia glicine, sfumatura molto amata anche nella moda e nel design) bianco e rosa le nuances più diffuse.
Fioritura e fogliazione sono contemporanee in molte tipologie di glicine: alcune iniziano in primavera, altre attendono l’estate inoltrata. Non tutti i fiori di glicine sono profumati. I frutti di questa pianta sono costituiti da una sorta di legume, contenente i semi (da due a cinque per ogni “baccello”). Attenzione a questi ultimi: esattamente come le radici sono velenosi. I fiori, invece, sono commestibili e utilizzati in preparazioni dolci e salate o fritti in pastella. In generale, va precisato che tutte le parti della pianta, in concentrazione variabile, contengono una sostanza chiamata wisterina, tossica per l’uomo e per gli animali domestici: se ingerita può portare diversi fastidi e disturbi, fra cui nausea, vomito, dolori intestinali e collassi. La concentrazione maggiore si ha nei semi.
Fioritura

La prima cosa che viene in mente pensando al glicine sono i suoi straordinari grappoli di fiorellini. Il glicine fiorisce due volte l’anno:
- La prima fioritura avviene tra maggio e giugno e dura circa 1 mese, sul finire della primavera: è la più abbondante dell’anno;
- La seconda meno copiosa della precedente avviene nel mese di agosto, in estate inoltrata.
Se il glicine non fiorisce le cause potrebbero essere: cattiva esposizione, eccessiva concimazione e inadeguata potatura. Per assicurarsi che fiorisca e si sviluppi adeguatamente, perciò, scegliere ambienti soleggiati, quindi giardini e terrazzi con una buona esposizione ai raggi del sole. Meglio ancora se riparati dal vento. Assicurarsi che la pianta riceva sempre il giusto supporto: tronco e fusti nelle prime fasi e anche rami successivamente quando l’esemplare sarà cresciuto in altezza. In questo modo la pianta raggiungerà il giusto vigore ed eviterà di danneggiare strutture preesistenti, inglobandole.
Coltivazione: terreno migliore, quando annaffiare e quando concimare

Come fare per coltivare da soli il proprio glicine? Se ci siete innamorati del suo portamento, della bellezza dei suoi colori e del suo profumo, di seguito spiegheremo quale terreno scegliere, ogni quanto innaffiare la vostra pianta e quando concimarla. Queste ultime due operazioni, ricordiamolo, possono influire sulla fioritura stessa della pianta.
Terreno da scegliere
Il glicine o Wisteria è una pianta che si adatta a quasi tutti i terreni, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Consigliamo di scegliere un terreno fresco, meglio se sassoso e asciutto; quello meno adatto a questa specie è il terreno ad alta concentrazione di calcare.
Annaffiature
Le piante di glicine coltivate in vaso vanno annaffiate regolarmente solo quando il terreno è completamente asciutto. Quelle coltivate in piena terra sono meno esigenti in quanto si accontentano delle acque piovane. Le annaffiature comunque devono essere più frequenti nella fase di attecchimento della pianta e durante i periodi di prolungata siccità. Il fabbisogno di acqua varia anche a seconda dell’età dell’esemplare e non soltanto del clima e della stagione. Per il glicine in vaso, le annaffiature saranno un po’ più frequenti in primavera, subito prima della fioritura.
Concimazione
Molto importante concimare il glicine nel modo giusto, quindi badando a quale tipo di concime si sceglie, ogni quanto lo si somministra e in che dosi. Le piante giovani e quelle coltivate in vaso devono essere fertilizzate regolarmente, in primavera e in estate. Prima dell’inizio della bella stagione, sul finire dell’inverno, l’ideale è somministrare un composto organico in quantità moderate, ad intervalli di 2 settimane.
Moltiplicazione

Il glicine si moltiplica mediante talea o innesto. Le talee si effettuano dalla fine di luglio alla fine di agosto. Si prelevano dei rami dell’anno e si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia.La moltiplicazione mediante innesto si esegue nel mese di marzo. Le marze prelevate dalla pianta con forbici ben affilate e disinfettate, si innestano prima sulla radice della Wisteria sinensis, e poi vengono interrate. La pianta del glicine può essere propagata anche per propaggine o da seme contenuti all’interno di un grosso baccello simile al fagiolo.
Impianto

La pianta può essere messa a dimora in qualsiasi periodo dell’anno anche i periodi più favorevoli sono l’autunno, l’inverno oppure marzo. La buca destinata ad accogliere il Glicine deve essere profonda 50 cm e successivamente riempita con terra mista a letame maturo. Dopo l’impianto si innaffia abbondantemente e successivamente è sufficiente irrigare il glicine solo quando il terreno è completamente asciutto.
Potatura
Il glicine ha bisogno della giusta potatura: sbagliare questa operazione potrebbe compromettere la bellezza della fioritura. Consigliamo di provvedervi due volte l’anno, in inverno e in estate. Nel primo caso, bisognerà intervenire dopo la caduta delle foglie: nelle zone dal clima più rigido è preferibile attendere le ultime settimane dell’inverno. Per potare correttamente il glicine in inverno procedete in questo modo:
- Selezionare i rami nuovi, sviluppatisi nel corso dell’ultimo anno della pianta;
- Accorciare di qualche centimetro i rametti, sempre utilizzando formici o cesoie ben pulite e sterili;
- Lasciare attaccate al ramo, 6/ 7 gemme in modo che continui a svilupparsi forte e robusto.
Per la potatura estiva, procedere allo stesso modo di quella invernale, conservando la lunghezza dei rami che si intende far sviluppare attorno alla struttura prescelta (pergolato, muretto ecc.)
Parassiti e malattie

Il glicine, per quanto sia una pianta rustica e piuttosto resistente, può andare incontro agli attacchi di due temibili parassiti: il ragnetto rosso e gli afidi. Questi insetti prendono di mira i germogli e le parti giovani della pianta e possono portare alla comparsa di macchie, melate (sostanze incolori e vischiose che compaiono su rami e foglie) ma anche comprometterne crescita e bellezza. La fumaggine, ad esempio, è una patologia che colpisce spesso le piante di glicine, con la comparsa di particolari funghi saprofiti che danneggiano la struttura e lo sviluppo della pianta
Ai primi sintomi somministrare prodotti specifici. Contro la clorosi, ossia la patologia che colpisce le foglie a causa di una scarsa presenza di clorofilla, trattare il glicine con solfato di ferro e zolfo in polvere.
Il glicine è velenoso?

I fiori del glicine sono edibili, cioè commestibili: vengono usati per decorare dolci e torte, per preparare tisane ma possono anche essere fritti in pastella. Ma attenzione: i petali sono ok, ma steli e semini interni potrebbero risultare tossici!
I semi del glicine sono, di fatto, tossici sia per l’uomo che per cani e gatti e possono provocare diarrea, nausea, vomito e dolori addominali. E’ bene consultare il proprio medico che in genere prescriverà farmaci anti diarroici, in caso di assunzione. Le piante pericolose per la nostra salute e per quella dei nostri amici animali sono diverse: vi consigliamo di dare un’occhiata all’articolo dedicato alle specie più letali, in modo da fare attenzione.
Curiosità

Sappiamo bene che ogni fiore racchiude un particolare significato. Secondo la tradizione, anche al glicine sono associati messaggi particolari. Nei Paesi da cui proviene, specie Cina e Giappone, questo fiore rappresenta l’amicizia e la disponibilità, ma anche l’empatia: questo messaggio è stato adottato anche nella cultura occidentale. Può essere anche simbolo di femminilità e sensualità e per alcuni rappresenterebbe un vero e proprio talismano portafortuna contro le avversità, perfetto da regalare alle persone che si amano di più.
Glicine coltivazione: foto e immagini
Una pianta scenografica ed ornamentale, che può arricchire patii, porticati e pergolati nei nostri giardini, ma anche balconi e terrazzi se coltivato in vaso: ecco le più belle immagini di questa meravigliosa specie vegetale.