Asparagi: come coltivarli, come raccoglierli e come utilizzarli in cucina
Come coltivare gli asparagi? Come avere degli ortaggi sani, in che terreno crescono, ogni quanto si annaffiano e quali sono le loro caratteristiche principali. Come si raccolgono e come si cucinano? Come si fa per cercare quelli selvatici? Ecco per voi un video che mostra dove e come trovare quelli selvatici: la ricerca sarà più facile dopo averlo guardato!
Oggi ci occuperemo di un ortaggio molto amato e diffuso, tipico della stagione primaverile, che cresce spontaneo in natura ma può anche essere agevolmente coltivato. Stiamo parlando dell’asparago: conosceremo le sue caratteristiche principali e le tecniche migliori per coltivarlo, quale terreno preferisce e quali temperature, ogni quanto annaffiare queste piantine e così via. Gli amanti della buona cucina troveranno anche qualche ricetta sfiziosa per gustare gli asparagi.

- Caratteristiche generali
- Coltivazione: clima ideale ed esposizione delle piante
- Preparazione del terreno: come realizzare un’asparagiaia
- Moltiplicazione: ecco come procedere fino alla raccolta
- Malattie e parassiti
- Le principali varietà di asparagi
- Asparagi in cucina: come conservarli e come cucinarli
- Risotto con asparagi e panna
- Video ricetta Involtini di pollo e asparagi
- Asparagi come coltivarli raccoglierli e utilizzarli in cucina: foto e immagini
Caratteristiche generali

L’asparago, Asparagus, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Liliacee. Alcune varietà crescono spontanee in natura, ma l’asparago può anche essere coltivato negli orti e su larga scala nelle cosiddette asparagiaie. Si tratta di una pianta erbacea provvista di rizoma formato da numerose radici, chiamate comunemente zampe, dalle quali ogni anno spuntano germogli commestibili e carnosi chiamati turioni.
Il turione, generalmente, comincia a svilupparsi a fine inverno. Si presenta di forma allungata, dotato di alcune foglioline a forma di scaglie che sbocciano nella parte apicale, verso la cimetta del germoglio. Quando il turione spunta dal terreno, di solito, appare di colore bianco con l’ apice tenero e tondeggiante. Man mano che il germoglio cresce, il colore cambia (variando dal verde al viola a seconda della varietà) e lo stelo diventa più coriaceo e legnoso.
Il caule o fusto, che può raggiunge anche il metro di altezza in alcune tipologie, si presenta eretto con numerosi esili ramoscelli. I fiori, generalmente a sessi separati, sono formati da petali bianchi con piccole righe di colore verde. I frutti, invece, sono bacche globose contenenti piccolissimi semi neri. La fioritura dell’asparago dura circa due settimane ed inizia verso la fine di giugno.
Coltivazione: clima ideale ed esposizione delle piante

E’ possibile coltivare gli asparagi? Se siete amanti di questi ortaggi e volete provare a farli crescere nel vostro orto, ecco una brevissima guida base da consultare prima di procedere. Vediamo insieme a quali fattori prestare maggiore attenzione:
- Clima: gli amanti di questa pianta saranno felici di scoprire che si tratta di una specie davvero resistente. Si adatta bene tanto al freddo rigido quanto al clima caldo, anche se le temperature ottimali per il suo sviluppo restano quelle miti primaverili. Proprio in questa stagione si è soliti andare in cerca di quelli selvatici, che crescono spontaneamente in collina e in montagna.
- Esposizione: l’asparago predilige luoghi luminosi e soleggiati. Per realizzare la vostra asparagiaia, perciò, consigliamo di individuare un punto ben illuminato e ventilato dell’orto. Come tante specie vegetali, anche l’asparago teme l’eccessiva umidità, quindi prestare sempre attenzione alle condizioni del terreno
Preparazione del terreno: come realizzare un’asparagiaia

Prima di decidere di ospitare delle piante di asparagi nel proprio terreno e coltivarle, è bene sapere come fare per predisporlo al meglio. Questa pianta si adatta facilmente a varie condizioni; quelle ottimali, però, sono date da un terreno sciolto, privo di troppi sassi e con la giusta concentrazione di sabbia e calcare e, soprattutto, ben drenato.
Il terreno dell’asparagiaia deve essere lavorato a fondo, in autunno o all’ inizio dell’ inverno. Per ottenere i migliori risultati possibili, sarebbe bene mettersi all’opera un anno prima dell’impianto vero e proprio. Il terreno dell’orto andrà dissodato e concimato, con prodotti a base di sostanze organiche, ricchi di ferro, azoto e boro e poveri di cloro.
Le concimazioni dovranno essere programmate ad inizio coltura e, quindi, ripetute con cadenza annuale. E’ consigliabile concimare a metà della ripresa vegetativa e a fine raccolta. Per quanto riguarda la frequenza delle innaffiature, bisognerà fare in modo che l’asparagiaia abbia il giusto grado di umidità: si consiglia di irrigare al momento dell’impianto e due volte l’anno nei periodi siccitosi.
Moltiplicazione: ecco come procedere fino alla raccolta

Ma come si sviluppa una pianta di asparagi? L’asparago si riproduce per seme, una tecnica tuttavia poco usata, oppure mediante le cosiddette “zampe”. Questo è il nome con cui comunemente vengono chiamate le radici della pianta; facili da reperire, devono essere impiantate a partire dal mese di febbraio fino alla metà della primavera. L’impianto delle radici o zampe si effettua in solchi paralleli profondi 20-30 cm e larghi 50-70 cm. La distanza tra le file deve essere larga almeno 1 m. Un’asparagiaia ben curata, con zampe ben impiantate e che abbiano attecchito con successo, potrà produrre all’incirca 35/40 kili di asparagi l’anno.
La raccolta degli asparagi è scalare, dura circa 2 mesi e si effettua dal mese di aprile a partire dal 2 -3 anno di sviluppo dell’esemplare. I turioni sono pronti per essere raccolti quando raggiungono un’altezza di circa 15 cm; devono essere asportati con appositi coltelli, onde evitare danni alle zampe. Durante la coltivazione e prima della raccolta, prestare attenzione alla presenza di steli ingialliti e turioni appassiti, che andranno rimossi.
Malattie e parassiti

Attenzione: questa pianta può subire l’attacco di vari parassiti! Tra i principali e più frequenti, troviamo:
- la mosca dell’asparago: un parassita che deforma e porta alla morte dei turioni. In caso di infestazione, purtroppo, c’è ben poco da fare: le piante infestate andranno estirpate e bruciate, in modo che il parassita non si sposti su altre colture, uccidendo anche quelle;
- la Criocera dell’asparago: si tratta di un coleottero defogliatore, con livrea scura a macchie, lungo circa 6 mm. Questo insetto si nutre della parte aerea della pianta, quindi del turione e dello stelo; la lotta consiste nel trattare le piante col rotenone, un insetticida di origine vegetale che si presenta sotto forma di cristalli bianchi e inodori.
Tra le malattie che colpiscono questa pianta, una delle più letali e frequenti è la cosiddetta ruggine. Quest’ultima si manifesta inizialmente sui turioni, con la comparsa di macchie giallognole, per poi estendersi sul resto della pianta. Le chiazze virano verso il rosso (da qui il nome della malattia) e, in poco tempo, si arriva alla morte della pianta. Per capire come sconfiggere questa malattia, ecco la nostra guida definitiva per contrastare la ruggine.
Le principali varietà di asparagi

L’asparago veniva conosciuto e consumato già nell’antichità; i primi manuali sulla sua coltivazione risalgono a oltre 200 anni prima della nascita di Cristo. In natura esistono oltre 200 tipologie di asparagi; tra le varietà più note ricordiamo:
- l’asparago di Bassano: una qualità D.O.P., di colore bianco, carnoso e leggermente amarognolo;
- l’asparago di Tivoli: può raggiungere i 150 cm di altezza, ha germogli verde scuro, sottili e appuntiti;
- l’asparago di Mezzago: coltivato nel territori brianzolo, dalla peculiare sfumatura tendente al rosa chiaro;
- l’asparago di Cilavegna: con germogli molto grossi, carnosi, di colore bianco, molto apprezzati in campo gastronomico per il sapore delicato.
Senza contare le specie spontanee, da cercare in collina e in montagna. In genere, queste specie presentano turioni e steli più sottili, di colore scuro.
Asparagi in cucina: come conservarli e come cucinarli

Esistono diversi metodi per conservare più a lungo gli asparagi e gustarli anche fuori stagione. Per scoprire come fare, ecco degli utili consigli per conservarli al naturale preservandone gusto e valori nutrizionali. Per chi preferisce, è possibile anche congelarli: questa è la guida per farlo nel migliore dei modi.
Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di asparagi apportano circa 33 kcal, 0,1 g di Lipidi, 0 mg di colesterolo, 2,2 g di Proteine e sono perciò indicati nei regimi alimentari, anche nelle diete chetogeniche.
Risotto con asparagi e panna
Gli asparagi riscuotono molto successo in cucina, in quanto assai versatili e possono essere adoperati sia per primi che secondi piatti. Qui vi proponiamo la ricetta per un cremoso risotto agli asparagi.
Video ricetta Involtini di pollo e asparagi
Se preferite i secondi piatti a base di carne, ecco la ricetta per preparare degli sfiziosi involtini agli asparagi, con relativo video esplicativo.
Asparagi come coltivarli raccoglierli e utilizzarli in cucina: foto e immagini
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