Habenaria, Orchidea Airone – pecteilis
Le orchidee sono un gruppo affascinante di piante note per la loro bellezza, raffinatezza e varietà. Tra le numerose specie di orchidee, la Habenaria, conosciuta anche come Orchidea Airone o Pecteilis, è particolarmente affascinante per la sua forma elegante e i fiori distintivi. In questo articolo, esploreremo la coltivazione della Habenaria e scopriremo come prendersi cura di questa meravigliosa orchidea.

La Habenaria è una genere di orchidee composto da diverse specie che si trovano principalmente in Asia e nelle regioni circostanti. Le specie più comuni includono la Habenaria Radiata e la Habenaria Marginata, entrambe caratterizzate da fiori bianchi e foglie a forma di freccia. Il nome comune “Orchidea Airone” è dovuto alla somiglianza delle infiorescenze con il becco di un airone.

Caratteristiche generali della Habenaria, Orchidea Airone – pecteilis

La Habenaria, nota anche come Pecteilis, è un membro della famiglia delle Orchidaceae originaria del Giappone, Corea e Cina.
Si tratta di una rara orchidea terrestre, caratterizzata da bulbi di dimensioni relativamente ridotte, che può essere molto costosa da acquistare, con prezzi che possono raggiungere diversi euro per un singolo bulbo grande pochi millimetri di diametro. La sua coltivazione non è semplice e richiede particolari cure per farla fiorire. Il suo habitat naturale, sebbene includa regioni fredde, è difficile da replicare artificialmente e questa complessità si riflette nei risultati della fioritura.
I fiori della Habenaria sono notevolmente distintivi e affascinanti. Ad esempio, nella specie Habenaria radiata, talvolta chiamata Orchidea Airone, i fiori somigliano ad aironi, mentre nella Habenaria medusa, ricordano la forma delle piccole meduse.
Poiché è una pianta decidua, durante i periodi più caldi dell’anno, l’intera pianta, compreso il bulbo madre, si degrada, lasciando spazio ai nuovi bulbi. Tuttavia, è essenziale mantenere i bulbi sopra lo zero termico e evitarne l’eccessiva irrigazione, poiché ciò potrebbe causarne il marciume. I bulbi hanno una durata di un solo anno, sostituiti da nuovi bulbi che crescono lateralmente.
Esposizione

La pianta di Habenaria prospera principalmente in vasi posti in luoghi ben esposti al sole o parzialmente ombreggiati.
Se le estati sono particolarmente calde, è preferibile optare per una posizione leggermente ombreggiata, in modo da proteggere la pianta da eventuali danni causati dalle scottature solari.
Terreno

Viene preferibilmente adottato un terreno acido arricchito con sfagno e perlite, ma in alternativa è possibile utilizzare anche sabbia. Questa scelta mira a migliorare il drenaggio del terreno e prevenire eventuali problemi legati al marciume delle radici o del bulbo.
Tuttavia, una soluzione altrettanto valida, se non addirittura superiore, consiste nella coltivazione esclusivamente in sfagno vivo, poiché questo mantiene il giusto livello di umidità nel suolo in modo ottimale.
Irrigazione

La Habenaria richiede un’umidità relativamente elevata. Per aumentare l’umidità intorno alla pianta, puoi posizionare una ciotola d’acqua vicino alla pianta o utilizzare un umidificatore.
Per quanto riguarda l’irrigazione dell’Orchidea Airone, è necessario mantenerla regolarmente idratata, tuttavia evitando di esagerare con l’acqua in modo da non causare ristagni nel terreno. È importante permettere al substrato di asciugarsi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra.
Inoltre, per una crescita sana, sono sufficienti poche concimazioni. Un’aggiunta di concime specifico per orchidee una volta al mese durante il periodo di vegetazione sarà più che adeguata.
Parassiti e malattie

L’Orchidea Airone è una specie di pianta che ha necessità specifiche per crescere bene. I parassiti e le malattie che la possono colpire non sono in realtà moltissime, però è comunque bene prestare attenzione per evitare problemi.
La pianta può essere attaccata da malattie fungine che causano la sua prematura morte se non accuratamente trattate. Sapere quali sono le malattie fungine che colpiscono le piante ornamentali più comunemente è davvero essenziale perché solo in questo modo si andrà a mantenere in salute questo bellissimo fiore.
Ciclo vegetativo

La Pecteilis radiata attraversa due fasi distintive nel suo ciclo di vita: una fase di crescita e una fase di riposo.
La crescita ha inizio durante la primavera, approssimativamente a metà marzo. Durante questo periodo, il tubero della pianta viene piantato in un vaso e dà origine a un giovane germoglio che poi si sviluppa in un fusto. Verso metà luglio, il fusto dovrebbe essere completamente formato e da esso spunta un’infiorescenza. I mesi più floridi sono luglio ed agosto, quando l’orchidea raggiunge il suo apice di fioritura.
Durante la fase di crescita, la Pecteilis radiata genera anche nuovi tuberi che si sviluppano a partire da quelli già esistenti. Tuttavia, quando le temperature notturne scendono sotto i 13°C o i 14°C, la parte superficiale della pianta inizia a deteriorarsi, segnando l’inizio della fase di riposo che ha luogo verso metà ottobre. Durante questo periodo, il fusto della pianta muore e la vitalità si concentra esclusivamente nei tuberi maturati durante la fase di crescita. Il tubero originale, che ha dato origine alla pianta all’inizio della primavera, inizia a deperire.
I giovani tuberi devono trascorrere l’inverno in condizioni caratterizzate da temperature fresche, comprese tra 1°C e 10°C, e da condizioni relativamente asciutte, sebbene non completamente secche. È in questo periodo invernale che i tuberi si preparano per la primavera successiva, durante la quale daranno origine a nuove piante.
Nel caso siate curiosi di scoprire come coltivare le orchidee “classiche”, vi suggeriamo di fare riferimento a linee guida specifiche.
Habenaria, Orchidea Airone – pecteilis: foto e immagini
L’Orchidea Airone è un fiore dall’aspetto davvero elegante e unico. La sua coltivazione è semplice se si conoscono tutte le sue esigenze e le si rispettano. Scopriamo quindi quali sono le necessità della specie anche grazie alla galleria immagini che abbiamo realizzato qui di seguito.