Goji coltivazione
Il Goji, pianta o frutto dell’eterna giovinezza, è una pianta asiatica che viene coltivata anche in Italia per le molteplici proprietà curative delle sue bacche ricche di sali minerali, betacarotene, luteina,vitamine soprattutto, vitamina C (più di qualsiasi altro frutto).
Caratteristiche Goji – Lycium barbarum
Il Goji, è una pianta arbustiva della famiglia delle Solonaceae ( patata, pomodoro, melanzana, tabacco, peperoncino e Belladonna) originaria della Cina e di altri territori asiatici.
Il fusto principale è eretto e lungo circa 2 metri; i tanti rametti laterali sono semilegnosi, spinosi tendenti ad incurvarsi sotto il peso dei frutti.
Le foglie, lunghe e lanceolate, sono di colore verde chiaro in estate e più scure d’inverno.
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I fiori, che sbocciano all’apice dei rametti dell’anno, hanno la corolla campanulata composta da cinque petali uniti, di colore lavanda inizialmente e poi lilla pallido.
Da agosto ad ottobre maturano i frutti delle bacche leggermente allungate di colore rosso – arancio contenenti tanti piccoli semi appiattiti.
Fioritura: il goji fiorisce da giugno a settembre.
Coltivazione Goji- Albero della giovinezza
Esposizione: predilige zone soleggiate ma vive bene fino a -15 °C
Terreno: terreni di medio impasto ben drenati e tendenzialmente acidi: si tratta di una pianta poco esigente quindi riesce a crescere bene anche in terreni leggermente basici o salini. si accontenta di un suolo di medio impasto a pH neutro(con una predilezione per una punta di acidità in più ) ed una posizione soleggiata.
Annaffiature: il goji è una pianta rustica resistente alla siccità quindi nei periodi autunnali e invernali non necessita di apporti idrici. Le irrigazioni devono essere frequenti dalla tarda primavera e intense nei mesi estivi soprattutto nei primi anni di piantagione. Dal terzo anno in poi le annaffiature andranno diradate e per mantenere il terreno umido è consigliabile pacciamare la base degli arbusti.
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Concimazione: il Goji va concimato almeno due volte: a febbraio e a fine marzo.
A febbraio si consiglia di impiegare un concime a lenta cessione o letame essiccato e pellettato. A fine marzo, quando la pianta si risveglia dal riposo vegetativo, somministrare un concime ricco di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K).
Moltiplicazione del Goji
La pianta si propaga per seme e anche per talea semi-legnosa. La semina si effettua in semenzaio in primavera mentre le talee potranno essere prelevate da agosto fino ai primi giorni di ottobre.
Per ottenere esemplari identici alla pianta madre si consiglia di propagare il Goji mediante talea.
Con una cesoia ben affilata e disinfettata, si prelevano rami dell’anno lunghi circa 20 cm; si lasciano 4 foglie e poi si interrano per 10 cm della loro lunghezza in piccoli vasi fino a completa radicazione.
Piantumazione del Goji
La messa a dimora delle piante si effettua in primavera nel periodo metà marzo -metà aprile, in buche profonde circa il doppio delle dimensioni del vaso. Prima dell’impianto la buca va concimata con stallatico maturo. Dopo la piantumazione annaffiare abbondantemente. la pianta del Goji impiegherà 4 -5 anni per fruttificare.
Potatura del Goji
Il goji fruttifica solo su rami giovani così quindi, per favorire la fruttificazione, è necessario procedere al taglio di quelli vecchi da novembre a gennaio. Per ottenere frutti più grandi è consigliabile cimare i rami troppo lunghi.
Raccolta delle bacche del Goji
I frutti o le bacche del Goji, simili a peperoncini piccanti, si raccolgono scalarmente ogni 10 giorni a partire dal mese di luglio fino a ottobre inoltrato.
Usi del Goji
Le bacche di goji vengono possono essere consumate fresche, essiccate e sotto forma di succo.
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