Iperico – Hypericum coltivazione
L’Iperico o Erba di San Giovanni è una pianta ornamentale facile da coltivare in vaso e in piena terra apprezzata soprattutto per le proprietà fitoterapiche dei suoi fiori; infatti le sommità fiorite sono ricche di flavonoidi e svolgono un’azione antidepressiva e sedativa.
- Caratteristiche generali Iperico
- Fioritura
- Coltivazione Iperico
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Iperico: coltivazione in vaso
- Moltiplicazione dell’iperico
- Semina
- Moltiplicazione per talea
- Impianto Iperico o Erba di San Giovanni
- Avvicendamento
- Potatura dell’iperico
- Raccolta dell’Iperico
- Essiccamento e conservazione
- Parassiti e malattie dell’Iperico
- Cure e trattamenti
- Cose da sapere sull’iperico
- Linguaggio e significato dei fiori
- Proprietà benefiche ed usi dell’iperico
- Curiosità
- Galleria foto Iperico – Erba di San Giovanni
Caratteristiche generali Iperico
L’iperico, Hipericum perforatum, è una pianta erbacea di origini euro-asiatica appartenente alla famiglia delle Hypericaceae, diffuso in tutto il Mondo e in tutte le aeree boschive delle regioni italiane.
La pianta, perenne e semi-sempreverde, ha una radice rizomatosa e parte aerea formata da steli striscianti o prostrati che, in breve tempo, danno vita a cuscini tappezzanti alti mediamente 70 cm.
Gli steli di colore marrone, sono ricoperti da foglie sessili, opposte, ovali, di colore verde scuro sulla pagina superiore, verde-biancastro su quella inferiore.
Le foglie dell’iperico sono ricche di ghiandole e punti traslucidi contenenti oli essenziali.
In autunno, le foglie dell’iperico diventano rossastre e possono anche cadere.
Durante il periodo della fioritura l’iperico produce fiori stellati di colore giallo oro o rosa.
La corolla dei fiori, molto decorativa, è composta da 5 petali ovali che fanno da corona a lunghi stami gialli. I fiori se strofinati tra le dita, liberano un pigmento rosso.
I frutti sono delle capsule ovoidali deiscenti contenenti piccoli semi.
Fioritura
Fiorisce dalla primavera inoltrata fino all’inizio dell’inverno.
Coltivazione Iperico
Esposizione
Preferisce le posizioni soleggiate nei luoghi con estati miti e semi-ombreggiate in quelle molto calde. L’iperico non teme il freddo e quindi può essere facilmente coltivata anche nello zone caratterizzate da un clima rigido.
Terreno
Cresce bene in qualsiasi tipo di terreno anche se predilige quello asciutto, sciolto e ben drenato.
Annaffiature
E’ una pianta che generalmente si accontenta delle acque piovane ma nei periodi di prolungata siccità è consigliabile annaffiare regolarmente.
Concimazione
Alla ripresa vegetativa, inizio primavera, concimare la pianta con del concime a lenta cessione o con dello stallatico maturo.
Iperico: coltivazione in vaso
E’ una pianta che può essere coltivata anche in una fioriera molto grande per consentire la sua crescita in ampiezza e larghezza della parte aerea e degli stoloni sotterranei. Sul fondo della fioriera, preferibilmente di terracotta, va posto uno strato di argilla espansa per favorire il drenaggio ricoperta da terriccio specifico per vaso, misto a una buona dose di sabbia.
Moltiplicazione dell’iperico
L’iperico si riproduce per semina, per talea semilegnosa, per divisione dei cespi, mediante gli stoloni che crescono alla base della pianta madre.
Semina
La seminava dell’iperico si effettua in semenzaio tra settembre e novembre oppure direttamente a dimora a finne estate distribuendo i semi sulla superficie del terreno ben lavorato. Poichè la germinazione dei semi diminuisce con la loro età si consiglia di usare sementi di 1 anno e di stratificarle in superficie, senza interrarle.
Moltiplicazione per talea
- In estate, da luglio a settembre, l’Iperico può essere propagato per via agamica mediante talea di rametti laterali non fioriferi.
- Utilizzando delle forbici ben affilate e disinfettate, si prelevano talee lunghe 10-12 cm dai germogli laterali non fioriferi, con una porzione di ramo portante;
- si piantano in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali; si colloca il contenitore in un un luogo riparato dal freddo;
- si mantiene il substrato sempre umido fino all’attecchimento delle radici e alla comparsa dei nuovi germogli. Le nuove piantine vanno fatte irrobustire fino al momento della messa a dimora definitiva.
Impianto Iperico o Erba di San Giovanni
Le nuove piantine di Iperico possono essere messe a dimora tutto l’anno anche se il periodo migliore è la primavera avanzata, tra aprile e maggio, per evitare che possano essere danneggiate dalle gelate tardive. In generale, la densità d’impianto è di 3 piante per ogni metro quadro.
Avvicendamento
L’iperico va messo in rotazione con la coltura della patata e dei cereali. L’avvicendamento con stesso può essere fatto dopo 4 anni.
Potatura dell’iperico
Questa bella pianta si pota ogni due anni, a marzo, sia per per eliminare gli steli danneggiati e secchi sia per contenerne la crescita. Si accorciando i rami dell’anno precedente, lasciando una porzione del legno vecchio con poche gemme e si potano al livello del terreno i rami secchi e quelli che presentano l’imbrunimento delle foglie.
Raccolta dell’Iperico
La raccolta dei rametti e delle sommità fiorite, si esegue nel periodo della massima fioritura della pianta e varia da giugno – luglio a inizio agosto o da settembre a ottobre in relazione al periodo di semina.
La raccolta viene fatta tagliando le piante a livello del suolo se i rami sono erbacei, ad un’altezza maggiore se gli steli sono semilegnosi.
Essiccamento e conservazione
L’essiccamento di piccole quantità di iperico si fa all’aria aperta, per 10 giorni, in un luogo ventilato ma al riparo dell’umidità: i rametti di iperico si legano in mazzetti e poi si mettono ad asciugare appesi e capovolti avendo l’accortezza di rimuovere la massa per evitare che le parti più interne possano ammuffire. Grossi quantitativi di iperico invece si fanno essiccare di solito in essiccatoio (40-60°C) per un periodo di circa 24 ore e fino al reggimento dell’8% di umidità.
Per conservare le foglie e i fiori essiccati di iperico si consiglia di utilizzare dei barattoli ermetici o dei barattoli di vetro, preferibilmente di colore scuro, da posizionare al riparo dalla luce, dal calore e dall’umidità.
Parassiti e malattie dell’Iperico
L’iperico è una pianta rustica molto resistente alle avversità ma è sensibile ad alcune malattie fungine come il mal bianco o oidio e la ruggine. Raramente la pianta viene attaccata dagli afidi.
Cure e trattamenti
Non necessita di cure particolari essendo una specie molto rustica resiste fino a -30/-20 °C.
Cose da sapere sull’iperico
Dalle estremità fiorite dell’iperico è possibile produrre un olio o oleolito con notevoli proprietà contro scottature, ustioni.
E’ possibile preparare in casa l’olio di iperico.
Sempre con l’iperico è possibile preparare un infuso di iperico contro il raffreddore, fare dei massaggi all’iperico.
Alcuni studi evidenziano proprietà antitumorali dell’iperico.
Linguaggio e significato dei fiori
L’iperico è considerata la pianta che combatte il malocchio e la sfortuna.
Proprietà benefiche ed usi dell’iperico
L’iperico viene ad oggi utilizzata per le sue proprietà fitoterapiche in diversi ambiti:
- antisettico,
- antibatterico,
- emolliente,
- lenitivo.
Viene largamente utilizzata in fitoterapia e in cosmesi per la preparazione di oli ed infusi.
Anticamente, i mazzetti di Iperico venivano benedetti e tenuti in casa per proteggersi dagli spiriti malvagi, da malattie o epidemie. I mazzi di Iperico una volta essiccati venivano sgretolati e aggiunti al mangime per proteggere dal male anche gli animali. I Mazzi di Iperico venivano utilizzati per celebrare le feste pagane del solstizio estivo.
Oggi le piante di Iperico vengono impiegate per il consolidamento delle scarpate e quindi per contrastare gli smottamenti del terreno.
Curiosità
L’iperico è chiamata anche Erba di San Giovanni, poiché secondo alcune antiche tradizioni, i fiori venivano raccolti il 24 Giugno, giorno di San Giovanni, e usati per le profezie matrimoniali delle fanciulle. Questa pianta officinale è conosciuta anche come: Erba perforata, Mille buchi e Scaccia diavoli.