Ancistrocactus – Piante grasse
Gli Ancistrocactus sono piante nane succulente molto apprezzate dai collezionisti e facili da coltivare in vaso e nei giardini rocciosi delle zone costiere.
- Caratteristiche generali degli Ancistrocactus o Sclerocactus
- Fioritura
- Coltivazione degli Ancistrocactus
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Ancistrocactus: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione degli Ancistrocactus
- Semina
- Potatura
- Parassiti e malattie degli Ancistrocactus
- Cure e trattamenti
- Varietà di Ancistrocactus o Sclerocactus
- Ancistrocactus megarhizus f. gonzalesi
- Ancistrocactus brevihamatus
- Ancistrocactus o Sclerocactus scheeri var. megarhizus (Rosa)
- Curiosità
- Galleria foto Ancistrocactus – Piante grasse
Caratteristiche generali degli Ancistrocactus o Sclerocactus
Gli Ancistrocactus, chiamati anche Sclerocactus, sono piante grasse della famiglia delle Cactaceae, originarie dell’America centrale, diffuse come spontanee nei deserti e nei terreni aridi e sabbiosi del Messico, del Texas e del Colorado.
Sono piante di piccolissime dimensioni dalla crescita lentissima, alte dopo anni al massimo 15 -17 cm. Hanno una radice tozza e un fusto dalla forma generalmente globosa che raramente accestisce e che con l’invecchiamento tende ad allungarsi.
Il fusto è di colore verde o verde-azzurro con varie costolature e areole con tubercoli ricoperte di spine uncinate chiare che partono dalle areole o tubercoli e coprono quasi completamente la pianta.
I fiori sono piccoli, ma molto decorativi: sbocciano sulla sommità del fusto e sono composti da numerosi petali ligulati di colore verde, giallo o rosso, a seconda della varietà. Solitamente sbocciano solo su piante mature, non prima di 5-8 anni.
I frutti, sono piccole bacche ovali che racchiudono numerosi semi.
I semi degli Ancistrocactus sono piccoli e fertili. Si raccolgono direttamente dalle raccolti dalle piante dopo averli fatti asciugare all’aria su un foglio di carta assorbente da cucina si conservano in un barattolo, in un luogo fresco e buio fino al momento della semina. .
Fioritura
Gli Ancistrocatus generalmente fioriscono tra la fine dell’inverno in febbraio o all’inizio della primavera, generalmente nel mese di marzo, raramente in aprile.
Coltivazione degli Ancistrocactus
Esposizione
Gli Ancistrocactus sono piante grasse che amano il clima caldo; crescono bene in luogo ventilato e semiombreggiato, preferibilmente soleggiato per alcune ore del giorno in quanto non amano ilsole diretto nelle ore più calde della giornata. Non temono molto il freddo e possono sopportare senza problemi temperature fino a 2° C e anche inferiori allo zero, purché il loro terreno di coltivazione venga mantenuto completamente asciutto durante i mesi invernali.
Terreno
Gli Ancistrocactus amano il terreno sciolto e molto ben drenato. Il substrato ideale per farli crescere senza problemi è una composta per succulente, costituita in parti uguali da terriccio di torba, lapillo o pietra pomice, a granulometria non troppo grossa. Il substrato deve anche essere povero di sostanza organica affinché le radici crescano in salute e senza marciumi.
Annaffiature
Queste piccole piante succulente soni molto sensibili al marciume delle radici e del colletto, quindi vanno innaffiate con moderazione, inumidendo appena il terreno da aprile a settembre, solo quando è perfettamente asciutto. Generalmente si interviene ogni 15-20 giorni, evitando completamente gli apporti idrici durante i mesi freddi e mettendo anche al riparo i vasi dalle intemperie, soprattutto dalle piogge.
Concimazione
Una volta all’anno al mese, aggiungi nell’innaffiatoio un pò di concime liquido a metà dosaggio affinché il tuo cactus sia sempre di un bel colore verde acceso. È molto importante rispettare questi intervalli per il corretto sviluppo del fittone radicale e quindi di una pianta sana e forte.
Ancistrocactus: coltivazione in vaso
Nelle regioni caratterizzate da inverni molto rigidi o molto piovose è bene coltivare queste piccole piante nane in vaso in modo da poterle riparare in un luogo protetto per evitare che possano marcire.
Il vaso deve essere adeguato allo sviluppo del fittone radicale, pieno di terriccio sciolto e soprattutto ben drenato.
Il substrato va bagnato quando risulta completamente asciutto e tra un’innaffiatura e l’altra (almeno 5 – 7 giorni), si svuota il sottovaso per evitare che i ristagni idrici possano essere causa di pericolosi marciumi. In estate le piante possono essere portate all’aperto e riparate non appena le temperature notturne scendono sotto i 5° C.
Per mantenere il fusto di un bel colore verde scuro dalla primavera fino all’inizio dell’estate va somministrato con parsimonia, del concime ben bilanciato in azoto, fosforo e potassio, in un rapporto NPK 1-3-5, diluito nell’acqua di irrigazione. Inoltre, circa due volte a stagione, è consigliabile anche l’utilizzo del chelato di ferro utile per prevenire o curare la clorosi ferrica.
Rinvaso
Gli Ancistrocactus sono piante a crescita molto lenta, quindi vanno rinvasati solo quando le dimensioni del vaso non sono più adeguate a contenerli. Si sceglie un vaso di poco più grande del precedente, nuovo terriccio leggermente alcalino (pH 7,5) sempre composto da pietra pomice, lapillo vulcanico, sabbia, argilla e perlite e ben drenato sul fondo con dei cocci di terracotta o palline di argilla espansa.
Moltiplicazione degli Ancistrocactus
Nuovi esemplari di Ancistrocactus si possono ottenere solo per seme in quanto difficilmente emettono ramificazioni laterali o polloni basali utili per la propagazione mediante talee.
Semina
La semina si effettua da gennaio ad aprile, distribuendo i semi, raccolti dalle piante mature (5-8 anni) in un semenzaio contenente un substrato soffice, specifico per cactacee misto a un po’ di sabbia e torba.
Dopo la semina si coprono i semi con un po’ di sabbia che va mantenuto abbastanza umido fino alla germinazione dei semi.
Il semenzaio va coperto con un foglio di plastica e posto in un luogo luminoso, protetto dai raggi solari e con temperatura ambientale di circa 18 – 21°C.
Per evitare la comparsa di muffa, nelle ore più calde del giorno si fa arieggiare il substrato alzando il telo di plastica e se è troppo secco lo si nebulizza con acqua a temperatura ambiente e lo si ricopre.
A germinazione avvenuta si toglie il sacchetto di plastica che avvolge il semenzaio. Si lasciano irrobustire le piantine che una volta che raggiungono dimensioni tali da poter essere agevolmente maneggiate, potranno essere ripicchettate in vasetti singoli.
Potatura
Gli Ancistrocactus non necessitano di essere potati in quanto sono formati da un solo corpo, infatti sono privi di foglie e di ramificazioni.
Parassiti e malattie degli Ancistrocactus
Sono cactus resistenti agli attacchi dei parassiti animali ma molto sensibili al marciume radicale e del colletto se il substrato di coltivazione non è ben drenato.
Cure e trattamenti
Gli Ancistrocactus sono piante succulente a bassa manutenzione, infatti crescono da sole con poche cure. Vanno periodicamente spolverate con il getto di aria fredda del fono; in inverno vanno ricoverate in un luogo riparato, all’interno della casa o in serra fredda. Il marciume va prevenuto svuotando sempre il sottovaso dopo le annaffiature.
Varietà di Ancistrocactus o Sclerocactus
Lo Ancistrocactus scheeri o Sclerocactus scheeri è un piccolo cactus a portamento solitario, con una lunga radice a fittone carnosa, che talvolta emette radici secondarie bulbose simili a piccole salsicce. Ha un fusto sferico o cilindrico alto circa 17 cm che con l’età si apre anche distalmente, ricoperto da spine fittissime che variano dal giallo al marrone. All’inizio della primavera, in febbraio-marzo, produce fiori con petali di colore verde chiaro o giallo-verde, talvolta anche rossastro pallido con una linea mediana marrone.
Ancistrocactus megarhizus f. gonzalesi
E’ uno Sclerocactus a portamento solitario con una radice a fittone simile a un tubero con rigonfiamenti bulbosi. Il fusto, cilindrico, sferico o a forma di clava, è alto mediamente 15 cm.Le areole presentano numerose spine erette il cui colore varia dal giallo al marrone chiaro o al bruno rossastro. I fiori sono imbutiformi e di colore bianco-verdastro.
Ancistrocactus brevihamatus
Lo Sclerocactus brevihamatus è un piccolo cactus con una corta radice a fittone e molte radici fibrose fini e diffuse. Lo stelo, globoso o emisferico, è alto mediamente circa 8 cm ed è di colore verde scuro o grigio-verde, con 10 -12 costole provviste di spine e lanugine biancastra.
Lo Ancistrocactus brevihamatus, tra febbraio-marzo produce fiori a forma di imbuto, da bianco verdastro a giallo chiaro a bianco crema con tinta violacea, spesso con strisce centrali bruno-rossastre con bottone centrale formato da filamenti e antere giallastri.
Ancistrocactus o Sclerocactus scheeri var. megarhizus (Rosa)
E’ un piccolo Cactus con una radice robusta simile a un tubero e un fusto claviforme o sferico, alto fino a 17 cm, con un diametro di 5-8 cm, con numerose spine uncinate o leggermente appiattite, traslucide biancastre, giallastre o marrone chiaro. Produce piccoli fiori a imbuto con petali di colore bianco-rosa tenue.
Curiosità
Il nome del genere Ancistrocactus deriva dal greco ed è riferito al portamento e alla forma delle spine uncinate come ami che ricoprono le piante. Questo è stato accorpato con il genere Sclerocactus o Echinocactus le somiglianze delle piante.