Frassino – Frassino maggiore

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Frassino-Fraxinus

Il frassino maggiore o frassino comune è un albero ornamentale largamente impiegato nei parchi pubblici e per realizzare  viali ombrosi nelle aree urbane.

Caratteristiche generali del Frassino maggiore

Il Frassino maggiore, nome scientifico Fraxinus excelsior, è un albero deciduo della famiglia delle Oleaceae diffuso in tutte le zone temperate e subtropicali dell’emisfero settentrionale, dall’Asia all’Europa. In Italia cresce spontaneo in quasi tutte le regioni nei boschi freschi e umidi. Viene coltivato inoltre come albero ornamentale e soprattutto per il suo legname pregiato utilizzato in falegnameria per la produzioni di mobili.

E’ una albero molto longevo e che nel pieno sviluppo vegetativo può superare anche i 40 metri di altezza. E’ provvisto di un apparato radicale profondo che lo ancora saldamente al terreno.

Il  tronco, dritto e cilindrico: la corteccia è liscia e olivastra negli esemplari giovani, mentre in quelli sviluppati e in età avanzata è grigio-brunastra con varie screpolature longitudinali.

Frassino-cortceccia

La chioma, espansa, tondeggiante e molto ramificata, ha un fogliame fitto, decorativo e di colore  verde chiaro.

Frassino-foglie

Le foglie sono grandi, caduche,  composte imparipennate formate da 4-7 paia di foglioline sessili opposte e minutamente seghettate di colore verde cupo e lucente sulla pagina superiore, più chiare su quella inferiore. In inverno compaiono delle  gemme invernali, vellutate e di colore nerastro, che in primavera daranno vita ai fiori.

Frassino-manna-fiori

I fiori, ermafroditi, sono riuniti in infiorescenze a racemi che compaiono tra le ascelle fogliari, prima delle foglie. Sono piccoli, rivi di corolla e calice con stami cortissimi terminanti con antere  globose di colore porpora scuro. I fiori, scarsamente decorativi, sono di colore verdastro.

I frutti sono samare riunite in grappoli pendenti. Ciascuna samara, bislunga con base arrotondata o tronca, contiene un unico seme.

I semi si raccolgono in inverno o a inizio primavera e si utilizzano per riproduzione di nuovi alberi di frassino.

Fioritura

Il Frassino maggiore fiorisce in primavera, tra marzo-aprile.

Fraxinus-Frassino-coltivazione

Coltivazione del Frassino

Esposizione

Il  frassino anche se non disdegna l’ombra parziale predilige l’esposizione al pieno sole per molte ore del giorno. Tollera bene il caldo e le temperature invernali non troppo rigide.

Terreno

E’ un albero che pur vegetando abbastanza bene in qualsiasi tipo di terreno da giardino, calcareo e ben drenato, preferisce quello argilloso.

Irrigazione

Gli esemplari giovani e impiantati da poco tempo vanno annaffiati con regolarità per favorire l’attecchimento delle radici nella nuova dimora. Successivamente solo in caso di prolungata siccità. Gli alberi adulti invece si accontentano dell’acqua piovana, non hanno problemi neanche nei periodi di siccità e in estate.

Concimazione

Gli alberi giovani, per potere crescere e svilupparsi in maniera armoniosa, necessitano di un maggior apporto di nutrienti pertanto vanno concimati mensilmente con un fertilizzante liquido ricco di azoto (N) e potassio (K).

Frassino-samare

Moltiplicazione del Frassino

Il frassini comune si riproduce per seme e anche mediante innesto.

Per la semina si utilizzano i semi raccolti dalle samare mature cadute dall’albero, in autunno o nella primavera successiva se fatti svernare in frigorifero.

I semi vanno messi a germinare in un semenzaio all’aperto, contenente un substrato composto da torba e sabbia, mantenuto sempre umido. I tempi di germinazione sono molto lunghi, infatti i germogli compariranno solo dopo circa 2 anni dalla semina.

Le giovani piantine nate da seme, si allevano in vasi molto capienti, per almeno 3-4 anni prima di essere messe a dimora definitiva.

Al momento della messa a dimora si preleva un’ampia zolla per non danneggiare le radici superficiali che sono sempre molto estese.

Impianto o messa a dimora

Nelle regioni con clima invernale mite come del resto gli altri alberi decidui anche il frassino può essere impiantato in autunno, mentre in quelle caratterizzate da inverni molto rigidi è preferibile la fine dell’inverno. La buca deve essere  lavorata a fondo e deve essere più larga e profonda del pane di terra che avvolge l’apparato radicale. Si mette sul fondo un po’ di sabbia per favorire il drenaggio dell’acqua, del concime e si aggiunge del terriccio. Si annaffia la pianta, poi con delicatezza la si estrae dal vaso e la si trasferisce nella buca facendo attenzione a non danneggiare le radici superficiali. Si colmano i vuoti con il terreno messo da parte. Si compatta il terreno fino al colletto e dopo aver praticato un anello intorno alla base si annaffia abbondantemente.

Abbinamenti

Gli alberi di Frassino possono esser coltivati singolarmente, in gruppi o filari anche con altre specie si alberi frondosi come l’acero di monte, Acer pseudoplatanus o Sicomoro, Farnia o Quercus robur e Ontano.

Potatura

Il frassino adulto non va potato perchè è insofferente ai tagli. La potatura quindi va fatta solo sugli esemplari giovani al fine di ottenere un albero con un solo tronco e privo di biforcazioni. Si recidono di netto anche i numerosi polloni che si formano alla base perchè se lasciati liberi di svilupparsi, in breve tempo, cresceranno a dismisura e in maniera disordinata. I tagli devono essere obliqui e netti e l’attrezzo utilizzato deve essere ben affilato e disinfettato.

Parassiti e malattie del Frassino

Il Frassino è un albero che soffre il Poliporo, un fungo della famiglia dei Basidiomiceti che generalmente si sviluppa sui tronchi di larice, di abete e di pino. Provoca danni irreparabili in quanto le spore infiltrandosi nella nella corteccia provocano la marcescenza del legname e un rapido deperimento dell’albero per necrosi delle foglie e soprattutto dei teneri germogli appena ricacciati.

La chioma, in particolare quella del Fraxinus excelsior e Fraxinus angustifolia, spesso viene attaccata dal Tomostethus nigritus un pericoloso defogliatore conosciuto comunemente come Tentredine nera del frassino. Le foglie attaccate dalle voraci larve seccano precocemente, lasciando i rami completamente spogli. Questo defogliatore, negli ultimi 20 anni ha devastato intere foreste italiane ed europee.

Cure e trattamenti

In caso di infestazioni la chioma e il tronco degli alberi di Frassino vanno trattati con un prodotti specifici. Molto efficace è il Diflubenzuron un prodotto attualmente utilizzato nella difesa degli ambienti forestali dagli attacchi dei lepidotteri defogliatori e di altri insetti nocivi.

Varietà o specie di Frassino

Il Frassino comprende circa 65 varietà di alberi decidui e ornamentali alcune spontanee altre coltivate per il legno pregiato e per la produzione della manna.

Fraxinus americana

Conosciuto come frassino bianco e Autumn Purple è un albero maschio originario del Nord America. Raggiunge in poco tempo i 20-25 metri di altezza; ha un tronco dritto e lungo; la chioma a seconda della sua età, è piramidale o ovale; le  foglie sono composte, formate da sette a nove lunghe foglioline lanceolate verde scuro sulla pagina superiore e verde pallido sotto. In autunno le foglie di questa varietà, prima di cadere, virano al rosso brillante contribuendo in maniera spettacolare e persistente al caratteristico foliage stagionale. Preferisce un’esposizione soleggiata e si adatta a molti tipi di terreno purchè profondi e umidi.

Frassino- Fraxinus

Fraxinus ornus – Frassino della manna

Conosciuto come Orno o Orniello e chiamato comunemente Frassino della manna o albero della manna è una specie diffusa in Italia soprattutto nelle zone centro-meridionali dell’Italia. Rispetto al Frassino maggiore ha dimensioni più ridotte, ha anche un portamento arbustivo e produce un legno meno resistente e duro quindi meno pregiato. Ha foglie opposte e imparipennate formate da cinque-nove paia  di foglioline con margini dentati e pagine inferiori di colore verde chiaro. In primavera produce fiori leggermente profumati riuniti in racemi terminali o ascellari. I fiori del Frassino della manna a differenza di quelli del Frassino maggiore hanno corolla e calice. I frutti sono samare allungate e alate. Questa varietà di frassino viene coltivata prevalentemente in Calabria e Sicilia e altre zone in cui le temperature invernali sono più miti per la produzione della manna. In Toscana, spesso viene utilizzato come sostegno ai filari di vite. E’ una varietà che si riproduce facilmente per seme.

Fraxinus pennsylvanica

Noto come la cenere verde o cenere di palude, è una specie di cenere originaria del Nord America orientale e centrale, molto diffusa anche in Europa.

E’un albero a foglie decidue di medie dimensioni che raggiunge i 12–25 m. Ha il tronco rivestito da una corteccia è liscia e grigia che con gli anni diventa spessa e fessurata. Le foglie, lunghe 15–30 cm, composte in modo appuntito da sette a nove (a volte cinque o undici) volantini, con margini seghettati, sono verdi su ambedue le pagini. In autunno, il colore delle foglie vira al giallo oro. Le gemme invernali hanno consistenza vellutata e sono di colore rosso-bruno. I fiori sono raggruppati in infiorescenze a pannocchie e compaiono in primavera contemporaneamente alle nuove foglie. Anche in questa varietà di Frassino i fiori sono privi di corolla. Il frutto è un samara lungo contenente un solo seme.

Frassino-usi

Usi del Frassino

Gli alberi di Frassino vengono impiegati in giardinaggio come piante ornamentali per alberature di viali, parchi pubblici, aree urbane e come esemplari unici nei giardini spaziosi, anche in quelli costieri. Gli alberi di Frassino sono perfetti per il consolidamento dei terreni franosi e come schermi frangivento.

Il frassino, per la bellezza estetica del suo legno pregiato, duro, e resistente, è utilizzato da secoli soprattutto per la realizzazione di mobili. Il legno bianco e venato, soprattutto quello degli esemplari maschili, viene utilizzato per la costruzione di manici di rastrelli, martelli, accette, picconi, alberi delle imbarcazioni a vela e parquet. Il legno dei frassini maschili è più pregiato perchè è più duro, non forma schegge e non si deforma alle intemperie.

Fraxinus-pensylvanica

Frassino: proprietà terapeutiche

Il frassino possiede anche capacità officinali molto sfruttate in erboristeria e nella medicina popolare.

Le foglie secche, la corteccia ed i suoi semi contengono sostanze con proprietà febbrifughe, astringenti, ma anche toniche, lassative e sudorifere.

Le foglie secche ricche di mannitolo, vengono utilizzate per produrre infusi diuretici, analgesici e antinfiammatori, tonificati della pelle e per combattere i sintomi influenzali.

La corteccia, per l’alta concentrazione di sostante antiossidanti, viene consigliata per preparare tisane depurative utili a contrastare i radicali liberi.

Nella medicina popolare viene consigliato l’infuso di foglie come blando diuretico o per lenire i dolori causati da reumatismi e gotta.
La linfa che fuoriesce dalle ferite del Fraxinus ornus, viene invece utilizzata per l’estrazione della manna, una sostanza utilizzata per sedare la tosse, decongestionare le vie respiratorie superiori  combattere la stitichezza e anche come dolcificante per bambini, anziani e diabetici. Inoltre, le sue proprietà emollienti, la rendono particolarmente utile in cosmetica, come ottimo rimedio per lenire la pelle e per attenuare le rughe.

Linguaggio delle piante

Per molti popoli il Frassino è simbolo di rinascita e di saggezza.

Curiosità

Per i berberi dell’Africa del Nord, il Frassino è stato il primo albero creato da Dio.