Cura dell’orto: come seminare e come trapiantare le nostre piante
Come seminare le nostre tipologie di piante preferite all’interno di un orto? In quali periodi si deve procedere? E come e quando si effettuano i trapianti? Quanti e quali tecniche ci sono? Troviamo una risposta a tutte queste domande e diamo subito un’occhiata a un utilissimo video tutorial che spiega brevemente come effettuare una semina a regola d’arte.
Che lo si faccia per passione oppure per necessità, tenere un orto è senz’altro un’esperienza assai gratificante, se si conoscono le tecniche giuste per procedere e i periodi migliori per effettuare i vari lavoretti connessi alla sua cura. Che soddisfazione veder crescere le proprie verdure a km 0 e utilizzarle per creare piatti sani e gustosi. Se non siete provvisti di pollice verde ma non volete rinunciare a queste piacevoli esperienze, ecco l’articolo da leggere per cominciare a destreggiarsi con il fantastico mondo delle colture fai da te. Vi spiegheremo tutto quello che c’è da sapere su due procedure vitali e alla base di qualsiasi orto: la semina e il trapianto. Scopriremo le tecniche migliori e più efficaci, i periodi dell’anno in cui procedere e una serie di altre, utilissime informazioni per ottenere il miglior risultato possibile anche nel nostro piccolo orto sotto casa.

Cosa seminare nell’orto

Vediamo innanzitutto quali piante sono più facili da coltivare e quali vi daranno soddisfazione pur non essendo giardinieri professionisti. Le verdure a foglie, come lattuga, cicoria, insalata da taglio, cavoli, cavolfiori e simili sono abbastanza semplici da coltivare. Risultati garantiti indipendentemente dal clima della regione in cui vi trovate: ottimi risultati per i contadini, amatoriali e non, di tutto il Paese! Ovviamente bisognerà prestare attenzione a quando procedere: è sempre consigliato controllare il mese più adatto per la semina a seconda della varietà che si è deciso di coltivare.
Ottimi risultati senza troppi sforzi anche con le erbe aromatiche: basilico, salvia, rosmarino, maggiorana e così via, vi daranno grandi soddisfazioni pur senza cure maniacali e troppo faticose. Perfette per gli agricoltori alle prime armi anche alcune cucurbitacee come le zucchine e i cetrioli; se volete mettervi alla prova, ecco l’articolo che spiega nel dettaglio come procedere.
Maggiori cure, invece, sono richieste per altri tipi di coltivazioni: pomodori, zucca, angurie e meloni, pur essendo molto amati e diffusi sulle nostre tavole, necessitano di più tempo e attenzioni. Per fruttificare richiedono terreni idonei, specifici per quella determinata coltura, e continui lavori per tutta la durata del ciclo vegetativo della pianta.
Come seminare: le tecniche più usate

Non esiste un unico metodo per seminare le proprie piante: è possibile procedere in diversi modi, a seconda della tipologia di coltura selezionata, dello spazio a disposizione, del risultato che si desidera ottenere. Vediamo insieme quali sono le metodologie più comuni:
- La semina a spaglio si effettua spargendo il seme sul terreno ben lavorato e soffice in modo uniforme, per poi coprirlo velocemente con un leggero strato di terra. In genere, questa tecnica viene utilizzata per i semi molto piccoli come quelli di carota, sedano, prezzemolo, cicoria, basilico e cime di rapa. Per risultati davvero incredibili, si consiglia di mescolare i semi ad un po’ di terriccio di semina molto asciutto.
- La semina a file, detta anche “a righe rialzate“, invece si effettua tracciando dei solchi ben delineati nel terreno, distanti circa 50 cm l’uno dall’altro. Per evitare ‘l’effetto zig-zag’, sarà bene usare un cordino e alcuni picchetti, come guida lungo cui seminare. In ogni solco andrebbero adagiati due o tre semi, per evitare di lasciare spazi vuoti: non è detto, infatti, che tutti i semi che piantiamo riusciranno a germinare. Nel caso riuscissero a spuntare tutti gli esemplari e alcuni fossero troppo vicini gli uni con gli altri, bisognerà provvedere a spostare gli esemplari in un altro punto della fila, diradandoli. E’ molto facile che si verifichi questa eventualità: l’importante è procedere con delicatezza e calma per non rompere la piantina o danneggiare le sue radici. Si piantano in file mais, fagioli e piselli, tracciando accanto a ciascuna fila due solchi laterali, dove si potrà incanalare l’acqua delle annaffiature.
- La semina a postarelle, a buchette o a ciuffi si utilizza per gli ortaggi a portamento strisciante che tendono ad allargarsi, come zucche, zucchine, meloni, angurie e soprattutto per le patate. Consiste nella collocazione di semi (due, tre o più) in buchette equidistanti tra loro. Anche in questo caso torna utile per le irrigazioni ed evitare dispendi di acqua, creare intorno ai semi un solco circolare.
Terreno di semina: a ogni pianta il suo terreno

Quando decidiamo di seminare nuove piante, sarebbe sempre opportuno raccogliere informazioni sulla tipologia di terreno che queste prediligono. Ogni tipo di coltura ha bisogno di specifici nutrienti e condizioni per crescere sana e forte e dare frutti in abbondanza; vediamo quali sono i fattori a cui prestare attenzione:
- natura e composizione;
- pH del terreno;
- capacità drenante;
- concimazioni necessarie.
Se dovete mettere su un orto a partire da zero, potreste avere l’opportunità di compiere studi specifici sulla natura del terreno che avete a disposizione: ecco la guida per realizzare un orto partendo dalle basi.
Come scegliere i semi

Prima di seminare l’orto è buona norma acquistare sementi controllate e di ottima qualità.
Consigliamo di fare molta attenzione alle indicazioni riportate sulle confezioni dei semi. Andranno controllati soprattutto:
- il periodo di semina più adatto;
- il tipo di esposizione da scegliere per quella specifica varietà vegetale;
- la quantità d’acqua necessaria nelle varie fasi di sviluppo dell’esemplare;
- il tipo di concimazione più indicata;
- il periodo di raccolta;
- le malattie e i parassiti che potrebbero minacciare la salute della pianta.
Trapianto: come e quando va fatto

Trapiantare una pianta significa spostare l’esemplare da un vaso nel terreno, oppure da un vaso più piccolo a uno più grande. In pratica, si sottopone la pianta a un cambiamento di condizioni di vita: cambieranno lo spazio a disposizione dell’esemplare per svilupparsi, la composizione del terreno, l’esposizione e altri fattori molto importanti per la pianta stessa. Quando si toglie una pianta dal vaso per spostarla in un altro o collocarla in pieno terreno, bisogna innanzitutto prestare attenzione a non danneggiare le radici: preferibilmente, estrarre con delicatezza e conservare tutto il “panetto” di terreno che viene via con le radici stesse.
Tanto nel nuovo vaso più ampio, quanto in pieno terreno, andrà praticata una buca abbastanza grande da ospitare le radici. Dopo aver sistemato la pianta, il terreno andrà ricomposto e compattato con cura. Una volta terminata questa operazione, innaffiare la pianta generosamente. Il momento migliore per effettuare un trapianto è il mattino presto, oppure con il fresco della sera, evitando giornate troppo calde e afose. Per una guida completa, ecco un articolo che spiega nel dettaglio come fare per trapiantare in orto le proprie piante.
Cura dell’ orto come seminare e trapiantare: foto e immagini
Due operazioni fondamentali per i giardinieri, anche per quelli inesperti e alle prime armi, da conoscere assolutamente per evitare di rovinare le proprie piantine e per avere buoni risultati. Ecco la galleria di foto dedicate alla semina e al trapianto e, in generale, alla cura del nostro orto.