Concimazione delle piante: come, quando e perché farlo
Come e perché si concimano le piante di orti e giardino? Quanti e quali tipi di concime esistono in commercio? Qual è la maniera migliore di somministrare il concime ad una pianta? E’ importante scegliere un periodo giusto per procedere a questa operazione? Rispondiamo a questi ed altri interrogativi frequenti per chi è appassionato o per chi si approccia al giardinaggio. Ecco un video tutorial che ci spiega brevemente come fare per concimare le nostre piante.
Chi ha un giardino, un piccolo orto o semplicemente un balcone con delle piante sa benissimo che occorre prestare alcune cure fondamentali. Somministrare il concime, ad esempio, specie in alcuni periodi, è fondamentale quando si desiderano piante più sane, floride e rigogliose. Ma qual è il momento dell’anno più giusto per farlo? Quali e quanti tipi di concime ci sono sul mercato e perché differiscono fra di loro? Tutte le piante hanno bisogno di essere concimate? E con che frequenza? Daremo una risposta a tutte queste domande per scoprire come fare, attraverso la concimazione, per avere fioriture più abbondanti o più frutti sulle nostre piante.

Concimazione primaverile: il risveglio della natura

Per favorire la fruttificazione degli alberi, la produzione di ortaggi e la fioritura delle piante ornamentali, la primavera è un ottimo momento per somministrare il concime alle nostre piante. A seconda della specie vegetale da trattare, andremmo a scegliere il prodotto più adatto per favorire il risveglio vegetativo dell’esemplare una volta finito l’inverno. Durante questa stagione, ad esempio, è fondamentale concimare il prato verde ornamentale che abbellisce il nostro giardino.
Per il prato si procederà a due tipi di concimazione, sfalzati in due momenti diversi della stagione: una volta all’inizio della primavera, con un concime ricco di azoto, la seconda sul finire della stagione, in prossimità dell’estate, con un concime ad alta concentrazione di potassio.
Perché concimare?

Le piante durante l’inverno non effettuano la fotosintesi e per sopravvivere consumano tutte le riserve energetiche accumulate durante l’estate, per questo motivo occorre concimarle. Il concime serve a migliorare la composizione del terreno, arricchendola, ad irrobustire le radici e i bulbi, a favorire lo sviluppo delle foglie, dei fiori e dei frutti. I concimi forniscono alle specie vegetali che li ricevono sostanze organiche e microelementi molto utili alla loro crescita e al loro sviluppo sano.
Di norma, la maggior parte dei prodotti in commercio è caratterizzata dalla presenza costante di tre elementi chimici, o macroelementi, vale a dire Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), addizionati ai cosiddetti microelementi, in dosi minori, variabili a seconda della tipologia di pianta da trattare ma comunque estremamente importanti per il benessere della pianta.
Quando somministrare il concime?

La regola generale da tenere a mente, sia che si voglia trattare solo qualche pianta del balcone, sia che si debba provvedere a un intero orto o a tutte le specie presenti in giardino, è di procedere in primavera. Per l’esattezza nel periodo compreso fra la metà di marzo fino ai primi di giugno. Con il sopraggiungere dell’estate e delle alte temperature, concimare è comunque possibile ma si consiglia di procedere solo dopo aver fornito una buona dose d’acqua alla pianta, in modo da favorire l’assorbimento dei micro e macroelementi nutritivi.
In alcuni casi, sarà possibile somministrare concime alla pianta anche appena prima l’arrivo dell’inverno, quindi anche nei mesi di ottobre e novembre. In questo modo, si forniranno alla pianta le sostanze nutritive necessarie per essere abbastanza forte da resistere alle temperature più basse e non soccombere al freddo.
Composizione dei concimi

Abbiamo già accennato al fatto che, di base, i concimi presentano degli elementi comuni a tutte le tipologie, che favoriscono la crescita e lo sviluppo indistintamente di tutte le specie vegetali, irrobustendone le foglie e le radici e favorendo la nascita di più fiori. Questi tre macroelementi sono:
- l’ Azoto (N),
- il Fosforo (P),
- il Potassio (K).
I tre elementi fondamentali presenti nei concimi

L’ Azoto è indispensabile per la crescita della pianta, soprattutto nelle prime fasi del suo sviluppo quando l’esemplare è ancora giovane. Favorisce lo sviluppo delle foglie e la produzione di nuovi germogli. Le piante più giovani necessitano di un quantitativo di azoto più elevato rispetto a quelle adulte; perciò nel caso in cui si volesse concimare una piantina da poco messa a dimora in un vaso, sarebbe indicato prediligere un tipo di fertilizzante con una concentrazione più alta di azoto.
La carenza di azoto rallenta la crescita dell’esemplare, compromettendone l’estetica: uno dei primi segnali della mancanza di questo elemento è dato dallo scarso numero e dalle piccole dimensioni delle foglie. D’altro canto, nemmeno un eccesso di azoto aiuta la pianta: rallenta la lignificazione dei i tessuti vegetali, la pianta sarà di conseguenza più sensibile all’attacco di parassiti animali e più esposta alle malattie fungine. Per questo motivo, occorre sempre regolarsi quando si somministra il concime a base azotata, evitando sempre di esagerare, magari addirittura riducendo un po’ le quantità indicate dalle confezioni dei concimi stessi.
Il fosforo è altrettanto importante nella fase di concimazione delle piante. Questo macroelemento nutritivo, infatti, è coinvolto direttamente nella fotosintesi clorofilliana e nella divisione delle cellule, quindi influisce direttamente sulla vita e sullo sviluppo della nostra specie vegetale. Risulta fondamentale per favorire la formazione e lo sviluppo delle radici, oltre che per aumentare la resistenza e il numero dei semi. Aiuta, inoltre, lo sviluppo dei fiori. La pianta segnala la mancanza di fosforo producendo foglie storte, irregolari o arricciate; in alcuni casi, le stesse possono presentarsi violacee o nere, come le foglie morte.
Il potassio viene somministrato perché aiuta a fortificare il cosiddetto muro cellulare. E’ indispensabile per regolare la chiusura e l’apertura degli stomi, le parti che la pianta utilizza per governare l’assorbimento di sostanze nutritive e di diossido di carbonio, ossigeno e vapore acqueo. Una pianta che non ha la giusta dose di potassio comincerà a produrre foglie irregolari, con i bordi frastagliati, rovinati e spesso ingialliti, come se fossero bruciate.
La combinazione di azoto, fosforo e potassio varia in base al tipo di pianta da trattare.
Fertilizzanti organici

Esistono vari tipi di concimi organici: quelli azotati ( disponibili sia in formato solido che liquido) e quelli contenenti tutti e tre i macronutrienti, cioè azoto, potassio e fosforo. Un caso emblematico è rappresentato dal letame, uno dei fertilizzanti naturali più utilizzati nel corso dei secoli per migliorare i frutti dell’agricoltura. Lo stallatico, il prodotto che si ottiene dalla lavorazione degli escrementi animali, venduto sotto forma di scagliette cilindriche simili al pellet, è tra i fertilizzanti organici quello più utilizzato. Grazie al mix di nutrienti presente al suo interno, migliora la struttura del terreno; l’assorbimento da parte delle piante avviene gradatamente.
Per altre informazioni utili, ecco una guida dedicata ai principali concimi organici disponibili in commercio, da consultare se ci si vuole approcciare a un giardinaggio green e più ecosostenibile.
Fertilizzanti inorganici o artificiali

Oltre ai fertilizzanti organici, esistono anche i fertilizzanti artificiali o inorganici, che hanno una composizione equilibrata e soddisfano le esigenze specifiche delle diverse varietà di piante. I concimi inorganici, liquidi o granulari, opportunamente diluiti nell’acqua di irrigazione, vengono assorbiti rapidamente dalle piante e quindi vanno integrati con una certa frequenza. Importante precisare che queste tipologie di concimi sono sprovviste di carbonio. Per il dosaggio si consiglia di seguire le schede informative del singolo prodotto che si decide di acquistare.
Concimazione delle piante: foto e immagini
Dopo aver scoperto tutto quello che serve per mettersi all’opera, non vi resta che cimentarvi con la concimazione delle vostre piante: vedrete che bei risultati soddisfacenti fra qualche settimana, e che begli esemplari floridi e rigogliosi ospiteranno le vostre zone verdi!