Superbonus e responsabilità solidale, le nuove regole per l’esonero

Autore:
Elisabetta Coni

Dopo lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito, il dl11/2023 contiene un’altra sorpresa sgradita per quanto riguarda il Superbonus, l’Ecobonus 110 e i bonus edilizi, ovvero le nuove regole per la responsabilità solidale. Tutto quello che c’è da sapere e come si procede per l’esonero. 

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Bruno /Germany / Pixabay

Ormai la bomba è scoppiata con il decreto 11/2023 del 17 febbraio 2023 in quanto il Superbonus e gli altri bonus edilizi dovranno dire addio a cessione del credito e sconto in fattura, vieta a Regioni e Comuni di acquistare crediti e soprattutto si evidenzia la questione della responsabilità solidale. Praticamente, si interviene sulle norme precedenti modificando le regole per quanto riguarda i nuovi interventi, i quali dovranno accontentarsi di godere della detrazione diretta. Niente è cambiato per gli interventi in corso e con documentazione in regola alla data del 16 febbraio 2023.

Ma quello che le imprese e gli stessi committenti oltre chi vorrebbe usufruire del bonus preme di più sapere è la creazione di una nuova disciplina per l’esonero della responsabilità del cessionario, il quale acquisisce crediti da bonus edilizi.

Nuove regole Superbonus, che cos’è la responsabilità solidale

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Steve Buissinne / Pixabay

Per spiegare l’esonero della responsabilità solidale bisogna cercare di capire che cosa si intende con questo termine. Si parla di responsabilità solidale quando uno o più soggetti sono debitori nei confronti di un altro soggetto, il creditore. Lui potrà esigere l’intero pagamento da qualsiasi debitore, secondo la sua volontà. Insomma, si è solidamente responsabili  quando due o più persone sono debitori di uno o più soggetti, pertanto i debitori dovranno essere pronti a versare l’intera somma quando richiesto.

Con le detrazioni fiscali, si prevede la responsabilità solidale in capo al fornitore che esegue lo sconto in fattura e al cessionario che acquisisce i crediti fiscali. Questo meccanismo si può anche chiamare responsabilità in solido 110 perché di solito è in capo alle banche o altri istituti di credito che acquistano i crediti dei bonus fiscali e Superbonus 110 appunto.

Responsabilità solidale Superbonus, come procedere per l’esonero

Il nuovo decreto prevede l’esonero della responsabilità del cessionario, il quale acquisisce crediti dai bonus edilizi per evitare il concorso nella violazione e quindi di passare i guai, essendo obbligati in solido. I cessionari dovranno assolutamente premurarsi di avere questi documenti:

  1. titolo abitativo o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con data di inizio lavori per opere e interventi di ristrutturazione edilizia agevolabili senza necessità di titolo;
  2. notifica e preliminare ASL in alternativa alla notifica se non dovuta e dichiarazione sostitutiva atto di notorietà;
  3. visura catastale richiesta prima della data degli interventi o domanda di accatastamento in caso di immobile non censito;
  4. fatture, ricevute o documenti comprovanti tutte le spese sostenute con attestati di pagamento annessi;
  5. asseverazioni se obbligatorie per legge dei requisiti tecnici degli interventi e di congruità delle spese relative rilasciate dai tecnici qualificati (anche con ricevute di presentazione e deposito presso gli uffici competenti);
  6. delibera condominiale di approvazione lavori con ripartizione delle spese se gli interventi sono in aree comuni del condominio;
  7. relazione tecnica, APE o dichiarazione sostitutiva per quanto riguardi gli interventi di efficienza energetica;
  8. visto di conformità (si richiede al commercialista)
  9. attestazione relativa rilasciata dalle banche o istituti di credito.

L’ente preposto per accertare la responsabilità solidale è l‘Agenzia delle Entrate, pertanto è bene conservare la documentazione per tutti i bonus e soprattutto per gli interventi antisismici come da relativa guida da noi redatta.