Interventi antisismici a costo zero sfruttando l’Ecobonus
Grazie all’Ecobonus è possibile pianificare interventi antisismici e di messa in sicurezza degli immobili a costo zero, o quasi. Ecco una guida pratica con tutte le informazioni necessarie per usufruire del Sisma-bonus: interventi e tetti di spesa, tempistiche e condizioni.
Il Sisma-bonus è una misura di incentivo fiscale attuata dal governo italiano, per rilanciare l’economia attraverso i lavori di edilizia. In particolare questa misura prevede una serie di interventi antisismici, per mettere in sicurezza edifici abitativi datati, realizzati in assenza di norme antisismiche o in seguito a norme che non sono più in vigore.
Le categorie di rischio sono calcolate e quantificate dalle classi. Si va dalla più sicura classe A+, alla meno antisismica classe G. Le agevolazioni si ottengono attraverso la certificazione dello stato di rischio, elevandolo di 1 o 2 classi, oppure attraverso interventi migliorativi e riparativi.
Siccome si tratta di una tematica piuttosto complessa, in questa guida abbiamo inserito tutte le informazioni necessarie per capire cos’è il sisma-bonus e come usufruire dei suoi vantaggi, per attuare interventi antisismici a costo zero sfruttando l’Ecobonus.
Sisma-bonus: di cosa si tratta
Il Sisma-bonus comprende una serie di interventi di adeguamento antisismico e di messa in sicurezza degli edifici, che si trovano in aree con rischio sismico elevato (zona sismica 1, 2 e 3). Sono escluse le abitazioni di lusso, cioè quelle classificate al catasto nelle categorie A1 – A8 e A9.
Per beneficiare delle detrazioni bisogna essere proprietari o detentori dell’immobile, in base a un titolo idoneo. Le agevolazioni spettano a:
- proprietari e nudi proprietari
- titolari di un diritto di reale godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie)
- locatari e comodatari (con il consenso del possessore legittimo dell’immobile)
- familiari conviventi del proprietario o del detentore dell’immobile (a patto che sostenga le spese e che i nominativi di bonifici e fatture siano intestati a lui solo)
- convivente more uxorio del proprietario dell’immobile (anche in assenza di contratto di comodato).
Quali interventi sono previsti?
Tra i lavori previsti dal Sisma-bonus rientrano:
- gli interventi di messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici
- gli interventi finalizzati a ridurre la classe di rischio. Fino a due classi di rischio inferiori, l’agevolazione sale del 10% in più per edifici singoli e condomìni
- tutte le spese per edifici antisismici, realizzati con demolizione e ricostruzione, purché il nuovo edificio abbia lo stesso volume del precedente. Inoltre, nel permesso che autorizza i lavori, deve essere indicato che si tratta di interventi di conservazione del patrimonio edilizio, non di nuova costruzione
- spese sostenute per il monitoraggio strutturale continuo ai fini antisismici (apparecchi come magnitutor).
Tutti i lavori devono essere certificati da chi si occupa della progettazione strutturale degli edifici, da un direttore dei lavori oppure da chi si occupa del collaudo statico degli edifici.
A quanto ammonta il limite di spesa?
Gli interventi antisismici rientrano nelle misure previste dal Decreto Rilancio emanato dal Governo, e offrono la possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale IRPEF o IRES fino al 110% della spesa sostenuta, ripartita in 5 quote annuali di pari importo per tutte le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022.
Il limite di spesa agevolato ammonta a 96.000 € per unità immobiliare. La quota si riferisce alle misure antisismiche e alla riduzione di classe di rischio su singole unità immobiliari e su parti comuni di edifici condominiali. In questo caso la quota viene moltiplicata per il numero di unità presenti nell’edificio. La spesa dovrà essere sostenuta da:
- condomìni
- persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni (in questo caso solo per gli immobili strumentali all’esercizio dell’attività professionale)
- istituti autonomi case popolari (IACP)
- cooperative di abitazioni
- ONLUS e associazioni di volontariato
- associazioni di promozione sociale e organizzazioni sportive dilettantistiche (solo la parte di immobile adibita agli spogliatoi).
Percentuali di detrazione
Gli interventi antisismici hanno lo scopo di innalzare il livello di sicurezza degli immobili e sono classificati in lavori di adeguamento, di miglioramento o di riparazione. La percentuale di detrazione cambia in base alla categoria dei lavori ed è pari a:
- 50% della spesa sostenuta, per tutti gli interventi di natura strutturale che non sono finalizzati a un miglioramento della classe di rischio sismico
- 70% delle spese, per tutti gli interventi che riducono di almeno 1 classe il rischio sismico
- 80% delle spese, per la riduzione fino a 2 classi di rischio.
Per quanto riguarda i lavori eseguiti su parti comuni di edifici condominiali, spetta una detrazione del:
- 75% delle spese effettuate fino a massimo di 96.000 € per unità immobiliare, da moltiplicare per ogni unità abitativa presente nell’edificio. La percentuale è da riferire a tutti i lavori che abbassano il rischio sismico di una classe
- 85 % delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000€ per unità immobiliare, sempre moltiplicata per il numero di unità presenti nell’edificio. In questo caso i lavori dovranno essere finalizzati alla riduzione di 2 classi del rischio sismico.
Come ottenere il sisma-bonus?
Per ottenere il sisma-bonus bisogna ottenere l’asseverazione da parte di un tecnico specializzato e regolarmente iscritto agli Ordini o ai Collegi professionali di appartenenza. Inoltre è necessario:
- pagare tramite bonifico bancario o postale, nel quale sono indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario e la partita Iva del destinatario del bonifico
- depositare in Comune l’asseverazione del tecnico preposto alla finalizzazione dell’intervento
- acquisire l’attestato di prestazione energetica (prima e dopo l’intervento)
- entro 90 giorni dalla fine dei lavori trasmettere ad Enea – sul sito dedicato- la compilazione della scheda descrittiva con i dati ricavati dall’APE , insieme ai dati per la compilazione della scheda informativa dell’intervento (anagrafica dei beneficiari e dell’immobile con la spesa sostenuta).
Condizioni per usufruire del sisma-bonus
La detrazione che riguarda un intervento non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per gli stessi interventi da altre disposizioni nazionali. Si possono cumulare solo i massimali di spesa, a patto che si tratti di lavori diversi.
Un’altra condizione imprescindibile per beneficiare del sisma-bonus riguarda la tipologia di immobili coinvolti. Tutti i lavori hanno lo scopo di migliorare la classe di rischio degli edifici preesistenti, situati in zona sismica 1, 2 e 3. Per poter usufruire del bonus hai 3 possibilità:
- attraverso la dichiarazione dei redditi, con una detrazione fino al 110% ripartita in 5 quote annuali dello stesso importo;
- scegliendo di ottenere uno sconto in fattura da parte dell’impresa che esegue i lavori antisismici;
- cessione del credito di imposta a istituti terzi, come banche o istituti finanziari.
Il contribuente può scegliere autonomamente una delle tre opzioni disponibili. Usufruire del bonus attraverso la dichiarazione dei redditi è di certo l’opzione più conveniente, in quanto la detrazione copre il 100% delle spese sostenute, più il 10%.
Ma per poter beneficiare della detrazione massima bisognerà trovarsi in una situazione di “capienza”. Ciò significa che le tasse versate dal contribuente all’Irpef dovranno avere un’importo pari o superiore alla rata annuale, per non trovarsi in uno stato di “incapienza”. In questo caso al contribuente conviene scegliere una delle altre due soluzioni previste.
Tempistiche degli interventi
Per usufruire dei vantaggi del Superbonus 110% (nel quale rientrano sia i lavori di miglioramento del rendimento energetico, sia gli interventi antisismici) si ha tempo fino al 31 dicembre 2022. La proroga è stata estesa per consentire di spalmare gli interventi in un più ampio arco temporale.
In particolare, per i lavori svolti dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022, la detrazione è ripartita in 5 rate annuali di pari importo. Per i lavori restanti, da completare entro il 31 dicembre 2022, il bonus è ripartito in 4 rate annuali di pari importo.
Interventi antisismici a costo zero: immagini e foto
Quali sono gli interventi antisismici che rientrano nell’Ecobonus 2021? Ecco una galleria di foto dedicata a tutti i lavori di adeguamento e messa in sicurezza degli edifici, a costo zero (o quasi).