Bolla del pesco cura

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Elisa Cardelli
  • Autore - Laurea in Semiotica

Cos’è la bolla del pesco, quali sono le cause e come si previene? Quali sono i rimedi e come si riconosce la malattia? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questo problema che coinvolge i peschi e anche altri alberi da frutto.

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La bolla del pesco è conosciuta anche con il nome di Taphrina deformans (Berck). Si tratta di una malattia crittogama favorita dal tempo freddo e umido che colpisce l’albero del pesco o più precisamente le foglie del pesco. Questo fungo attacca le foglie a partire dalla primavera dove il clima fresco e umido è proprio ideale per questa malattia. Solo conoscendo dettagliatamente le caratteristiche del patogeno è possibile agire in tempo per evitare danni irreparabili. Impariamo quindi a conoscere la bolla del pesco e vediamo come agire nel caso le piante ne siano state colpite.

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Piante colpite

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La bolla del pesco è chiaramente una malattia che colpisce in particolare le foglie lanceolate del pesco. In realtà, questo patogeno colpisce spesso anche altri alberi da frutto e crea danni importanti anche in queste altre specie. Nel frutteto rischiano di subire danni anche albicocchi, pruni, ciliegi, mandorli e in generale tutti i parenti stretti del pesco.

Nel caso di condizioni climatiche particolarmente favorevoli, la bolla del pesco può colpire anche piante dell’orto, del giardino e ornamentali. Per evitare che la malattia dilaghi è essenziale curare le piante attaccate perché in caso contrario si rischia che il problema si ripresenti. Le piante più sensibili al problema sono le pesche nettarine.

Condizioni ideali per la diffusione

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Responsabile della bolla del pesco è il fungo Taphrina deformans. Questo fitopatogeno appartiene agli ascomiceti e, come abbiamo detto, colpisce numerosi alberi da frutto. Nel corso dell’inverno il patogeno è presente sulla superfice della pianta sotto forma di blastospore. In questi mesi, dunque, non causa danni di alcun tipo. Le spore riprendono la loro attività alla fine dell’inverno quando iniziano ad attaccare la pianta.

Il periodo di attivazione del fungo coincide con quello della ripresa vegetativa dei peschi. Le spore iniziano infatti a moltiplicarsi sui primi germogli di primavera e germinano solo quando le piante restano bagnate per varie ore intorno agli 8°C. I danni iniziano ad essere importanti durante la primavera. Il fungo agisce infatti soprattutto quando la stagione risulta umida e piovosa.

Quando le temperature medie scendono sotto ai 18°C, il fungo si manifesta e propaga in sole 2 o 3 settimane. Nel caso di temperature superiori ai 25°C e con poca umidità, invece, l’infezione si arresterà.

Sintomi della bolla del pesco

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La bolla del pesco si riconosce piuttosto semplicemente in quanto i suoi sintomi sono davvero particolari. La sintomatologia del problema si nota in particolare sulla foglie, sui fiori, sui frutti durante la crescita e sui germogli dell’albero da frutto. Vediamo quindi nello specifico quali sono i sintomi che permettono di identificare la presenza del fungo Taphrina deformans:

  • Bolle sulle foglie: la malattia si manifesta prima di tutto sulle foglie con delle bolle evidenti e i sintomi diventano sempre più evidenti con il tempo. La pigmentazione delle bolle è rosso-vinosa o clorotica e assumono un aspetto ceroso. Col passare del tempo, le porzioni del lembo fogliare andranno verso a una degenerazione fino alla caduta della stessa foglia.
  • Germogli con escrescenze: sui germogli si manifestano delle escrescenze carnose, delle malformazioni e degli inspessimenti.
  • Fiori deformi: il fungo porta alla deformazione dei fiori.
  • Frutti con escrescenze: i frutti colpiti presentano delle escrescenze di varie dimensioni di colore rosso o verde molto chiaro. Sulle pesche non si manifestano gli attacchi tutti gli anni, ma sono legati alla situazione climatica.

Prevenzione

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La prevenzione è fondamentale per evitare che la bolla del pesco causi danni enormi alle piantagioni. Proprio per questo motivo è essenziale evitare la formazione delle condizioni che portano alla proliferazione delle spore. In particolare, è necessario cercare di curare il terreno in modo da evitare ristagni d’acqua che causano umidità.

Le irrigazioni andrebbero effettuate a terra in modo da non bagnare le parti aeree della pianta. Anche questo è fondamentale per evitare un eccesso di umidità. Altro suggerimento che vi diamo è quello di potare gli alberi da frutto. Una chioma maggiormente arieggiata e illuminata eviterà un eccesso di umidità.

Vi consigliamo poi di effettuare alcuni trattamenti naturali che aiutano la pianta a trovare forza e vitalità. Un esempio in questo senso sono i decotti o macerati di equiseto che rafforzano le difese della pianta.

Cosa fare se gli alberi da pesco sono colpiti

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Quando i peschi vengono colpiti dalla bolla del pesco è bene prima di tutto procedere con una potatura. Questo infatti permette di rimuovere le parti più colpite della pianta evitando quindi che il fungo si propaghi. I rami malati che sono stati tagliati devono essere bruciati per eliminare le spore definitivamente.

Ricordate di disinfettare gli attrezzi dopo ogni potatura. Questo è davvero fondamentale per evitare che le malattie si propaghino da una pianta all’altra. Per effettuare la disinfezione, consigliamo di usare una soluzione di ipoclorito di sodio al 10% o con candeggina casalinga.

Trattamenti

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Trattamenti fungicidi preventivi sono molto utili per evitare che la bolla del pesco colpisca le piante. In tal caso si possono utilizzare delle soluzioni a base di rame che sono consentite anche nell’agricoltura biologica.

È bene trattare le piante con anticrittogamici quando le gemme sono ancora chiuse (quindi tra febbraio e inizio marzo). Nel caso di grandi piogge è necessario ripetere il trattamento anche quando le gemme si stanno aprendo e si intravedono i petali. I trattamenti non devono però essere effettuati quando c’è la fioritura in quanto possono danneggiare gli insetti impollinatori.

Quando la malattia è già comparsa, tutti i trattamenti sono ormai inutili. In commercio non ci sono infatti prodotti curativi capaci di arrestare la propagazione della malattia. In questi casi è possibile solo eliminare le parti di albero colpite.

Bolla del pesco cura: foto e immagini

La bolla del pesco è una malattia piuttosto diffusa che causa grandi danni ai peschi e non solo. Per conoscere meglio questo problema, ti suggeriamo di dare un’occhiata alla galleria immagini che abbiamo realizzato. Prenditi quindi qualche minuto per scorrere le foto che abbiamo raccolto in modo da comprendere bene quali sono gli effetti della bolla del pesco.