Anguria, Cocomero
L’anguria o cocomero è una pianta da orto che ha delle esigenze specifiche per poter crescere al meglio. Solo dando a questa pianta le corrette attenzioni si potrà riuscire ad ottenere grandi soddisfazioni. Vediamo allora tutto su esposizione, terreno, irrigazione e concimazione del Citrullum lanatus.

L’anguria, nota anche come cocomero, è una deliziosa e rinfrescante frutta estiva che può essere facilmente coltivata in giardino o anche in vasi. Coltivare le proprie angurie permette di godere di frutti freschi e succosi direttamente dal tuo orto. Ecco allora quali sono tutte le cose da conoscere per non commettere errori.

Esposizione e temperatura

Il cocomero ha bisogno di esposizione in pieno sole.
L’anguria prospera nelle condizioni calde, con temperature ottimali per la sua crescita comprese tra i 24°C e i 30°C durante il giorno e tra i 15°C e i 20°C durante la notte. Quando le temperature superano i 32°C per diversi giorni consecutivi, i fiori dell’anguria cadono senza produrre frutti.
La pianta diventa molto stressata quando le temperature scendono al di sotto degli 8 gradi e può addirittura morire se esposte a temperature di 0 gradi, quindi è essenziale proteggerla durante i trapianti più precoci utilizzando coperture in nylon o tessuto non tessuto (TNT).
Terreno

L’anguria è una pianta molto versatile che può adattarsi a diversi tipi di terreno. Tuttavia, preferisce quelli che sono molto fertili e ricchi di sostanza organica, oltre ad essere ben drenati. Se il pH del terreno si aggira intorno a 5-6, è particolarmente felice, ma può comunque crescere bene anche con un pH di 7. Nei terreni argillosi che sono ricchi di potassio, raggiunge solitamente i massimi livelli di qualità.
Quando si prepara il terreno per coltivare l’anguria, è importante lavorarlo in profondità, raggiungendo una profondità di 30-40 cm. Nei terreni di media consistenza o quelli che sono molto compatti, è utile anticipare questa lavorazione in autunno, prima della stagione di coltivazione. Inoltre, è consigliabile creare delle aiuole rialzate che facilitino il drenaggio dell’acqua.
È importante aspettare almeno 4 anni prima di trapiantare l’anguria (o altre piante della famiglia delle cucurbitacee) in terreni in cui è stata coltivata in precedenza. Se non è possibile rispettare i tempi corretti di rotazione, è fondamentale utilizzare piante innestate.
Irrigazione

Per garantire una corretta crescita dell’anguria, è importante fornire regolari innaffiature durante l’intero ciclo di coltivazione. È cruciale evitare il ristagno dell’acqua, consentendo al terreno di asciugarsi in superficie prima di ogni intervento. In genere, l’irrigazione viene eseguita 2-3 volte a settimana.
Dalla fase del trapianto fino all’inizio della fioritura, si riduce la frequenza delle bagnature, aspettando che le piante mostrino segni di leggero stress prima di procedere con la successiva irrigazione (ad esempio, quando alcune piante iniziano ad appassire a mezzogiorno).
Durante il periodo che va dall’inizio della fioritura all’ingrossamento dei frutti, l’anguria richiede una maggiore quantità di acqua e le piante non devono mai soffrire di carenza. Pertanto, se il terreno lo permette, si dovrebbero eseguire due interventi di irrigazione settimanali, utilizzando quantità abbondanti di acqua (anche 10 litri per pianta).
A circa una settimana prima della raccolta, l’apporto idrico viene notevolmente ridotto o addirittura sospeso. Questo viene fatto per favorire la dolcezza dei frutti e ridurre il rischio di spaccature.
Concimazione

La concimazione dell’anguria è di grandissima importanza e per questo motivo non va mai dimenticata.
In particolare, la concimazione di fondo è da eseguire con letame maturo da distribuire ad autunno prima della coltivazione.
La concimazione di copertura, invece, si esegue dopo 3 settimane dalla prima concimazione.
Trapianto

Per quanto riguarda le varietà classiche di anguria di grandi dimensioni, si consiglia di mantenere una distanza di 80-100 cm tra le piante sulla stessa fila e di 150-200 cm tra le file. Per le varietà più piccole come Cometa e Luteo, invece, è opportuno trapiantarle a una distanza di 50 cm sulla stessa fila e di 150 cm tra le file. Tuttavia, se si utilizzano piante innestate di varietà a frutto grande e si coltivano in terreni molto fertili e ben concimati, è possibile aumentare la distanza di trapianto a 150 cm sulla stessa fila e 300 cm tra le file.
L’anguria può essere piantata da fine marzo (con protezione in nylon) fino a giugno. Il periodo più favorevole per il trapianto in pianura è da metà aprile a maggio, mentre in zone di alta collina e montagna è meglio aspettare fino a giugno.
Cure colturali

L’anguria richiede tre tipi di cure specifiche per il suo corretto sviluppo:
- Innanzitutto, la pratica della pacciamatura è fondamentale. Consiste nel coprire il terreno intorno alle piante di anguria con uno strato di nylon. Questo metodo è particolarmente efficace durante i trapianti precoci.
- In secondo luogo, è consigliabile proteggere le piante con nylon, specialmente durante i trapianti che avvengono tra febbraio e metà aprile. L’uso di archetti per sostenere il nylon posizionato sopra le piante favorisce la crescita e riduce i rischi di danni causati dal freddo. Man mano che le temperature diurne aumentano, è opportuno praticare piccoli tagli laterali nel nylon o aerare i tunnel nelle ore più calde del giorno. Il nylon deve essere rimosso quando le temperature notturne si stabilizzano sopra i 15°C.
- In terzo luogo, è importante proteggere le piantine con un tessuto non tessuto (TNT) di colore bianco per circa 20 giorni dopo il trapianto, a partire dalla metà di aprile. Questo metodo favorisce una crescita vigorosa e previene gli attacchi di parassiti come gli afidi. Anche i trapianti effettuati nei mesi di maggio e giugno richiedono la protezione con il TNT per 20 giorni.
Raccolta

A seconda del tipo di anguria, il periodo di maturazione può variare tra i 60 e i 90 giorni dopo il trapianto. Per garantire la raccolta di frutti al punto giusto di maturazione, è importante prestare attenzione a diversi segnali:
- La buccia: Nei frutti maturi si può notare un leggero cambiamento di colore, che diventa più evidente quando li si confronta con i frutti ancora acerbi. Quelli maturi tendono a schiarirsi leggermente e diventano più opachi. Inoltre, la parte della buccia a contatto con il terreno tende a ingiallire.
- Il peduncolo: Il gambo dei frutti maturi si “sbarazza” dei peli diventando più stretto alla base e leggermente affondato nel frutto.
- Il cirro: Il piccolo ricciolo verde vicino al peduncolo in genere si secca nel momento in cui l’anguria è matura.
Anguria, Cocomero: foto e immagini
La coltivazione dell’anguria o cocomero nell’orto domestico offre grandi soddisfazioni se si conosce come procedere. Prima di mettervi al lavoro, però, prendetevi qualche istante per scorrere la nostra galleria immagini.