Concime: quale scegliere per le piante da balcone
Qual è il concime migliore per le piante da balcone? Quante e quali tipologie esistono in commercio? Quando va somministrato il concime alle piante e ai fiori che teniamo in terrazzo, e con che frequenza? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere circa questa operazione, fondamentale per la salute e la bellezza delle nostre piante. Ecco subito un breve video tutorial, da guardare per apprendere le tecniche migliori di concimazione.
Chi ha delle piante e ama prendersene cura, sa già quanto sia importante utilizzare il concime per migliorarne la salute e l’estetica. Il giusto fertilizzante è indispensabile per ottenere esemplari più forti e rigogliosi, con foglie abbondanti e belle fioriture. I giardinieri alle prime armi, invece, potrebbero non sapere ancora quanto il nutrimento dato alla pianta attraverso l’utilizzo di questi prodotti possa essere cruciale. Ecco, pertanto, una breve guida alla scelta del tipo migliore di concime per le piante collocate su balconi e terrazzi: scopriremo quante e quali tipologie esistono, in che modo agiscono, quali sono i nutrienti che apportano ai vegetali. Avere delle piante spettacolari, e un balcone fiorito da fare invidia, sarà decisamente più facile con queste utili info.

Perché concimare le piante da balcone

Con la concimazione, al terreno vengono forniti i nutrienti indispensabili affinché possa essere fertile; in questo modo, infatti, consentiremo alla nostra pianta di avere, fra le altre cose, una fioritura più abbondante. Se questo discorso vale per le piante coltivate in piena terra, a maggior ragione, riguarda le piante che teniamo in vaso, sul balcone o in terrazzo.
Questo perché la terra contenuta nel vaso, essendo in quantità limitata, dispone di risorse nutritive altrettanto limitate che, progressivamente, andranno ad esaurirsi. Le radici, a differenza di ciò che avviene in aperto terreno, non posso espandersi più di tanto alla ricerca di nuove risorse e nutrimento.
Ecco perché il concime va somministrato assolutamente alle piante coltivate in vaso, nel modo giusto e con cadenza regolare. Un’attività che, secondo gli esperti, dovrebbe essere svolta dall’inizio della primavera alla fine dell’autunno; naturalmente, valutando volta per volta le tempistiche e le dosi a seconda del tipo di vegetale da fertilizzare.
Concimare è molto importante anche perché le piante che ricevono la giusta dose di nutrimento saranno meno soggette ad infestazioni di parassiti e malattie varie. Ad esempio, in un terreno povero di azoto, le foglie dei vegetali potrebbero essere soggette a clorosi, ossia una condizione che affligge le piante che producono poca clorofilla o non ne producono affatto.
Anche l’eccesso di una specifica sostanza può causare problemi: sempre riguardo all’azoto, una concentrazione eccessiva potrebbe causare anomalie nella crescita e rendere la pianta più soggetta all’attacco di parassiti. Ecco perché la composizione del concime, oltre alla dose che somministriamo, è importante.
Tipologie di concimi disponibili

Si fa presto a dire concime, ma siamo sicuri di sapere quanti e quali tipi di fertilizzante abbiamo a disposizione e come agiscono sulle nostre piante? Ecco le tre principali tipologie disponibili:
- organici, ossia i prodotti che derivano da un’attività di tipo biologico; la tipologia più comune e diffusa in agricoltura è lo stallatico, derivato dagli escrementi animali sottoposti a specifici trattamenti;
- chimici, ovvero i prodotti confezionati dalle industrie chimiche;
- organo-minerali, ottenuti da una combinazione dei primi due tipi di fertilizzanti.
Una distinzione ulteriore è tra concimi a pronta cessione, a lenta cessione e concimi a cessione programmata. Ogni concime è adatto in una particolare fase di vita della pianta:
- I concimi a pronta cessione permettono alla pianta di assimilare subito le sostanze nutritive di cui ha bisogno. In questo modo, anche i risultati sulla pianta fertilizzata si osserveranno più rapidamente. Generalmente, i concimi a pronta cessione sono liquidi o granulari e si usano una volta la settimana, quando la pianta è in fase vegetativa.
- I concimi a lenta cessione sono in granuli o venduti sotto forma di capsule, e vengono usati per migliorare le condizioni dei terreni troppo sfruttati. Le radici non vengono sottoposte a nessun tipo di stress, dato che le sostanze nutritive vengono assimilate lentamente.
- I concimi a cessione programmata durano nel tempo: le sostanze nutritive contenute al loro interno, infatti, sono racchiuse in una sorta di film protettivo, e verranno rilasciate solo in presenza di determinate condizioni di temperatura ed umidità. In questo modo, le dosi di somministrazione non saranno un problema; il prodotto può rilasciare nutrienti fino a 6 mesi dalla somministrazione del concime.
Cosa contengono i concimi per piante da balcone?

Le piante hanno bisogno di diversi elementi per poter vivere. La mancanza di uno di essi potrebbe portarle a seccarsi, a non produrre sufficiente clorofilla, a indebolirsi fino ad arrivare alla morte dell’esemplare. Possiamo dividerli in 3 categorie:
- microelementi: Ferro (Fe), Cobalto (Co), Boro (B), Molibdeno (Mo), Manganese (MN), Zinco (Zn), Rame (Cu); svolgono un ruolo fondamentale nei processi biochimici della pianta. La loro assenza determina, ad esempio, anomalie nel colore e nella forma delle foglie;
- macroelementi: Potassio (K), Fosforo (P), Azoto (N), i tre elementi chimici fondamentali per la vita di qualsiasi specie vegetale. Garantiscono la salute e la forza della pianta, il corretto sviluppo delle radici, la regolare fotosintesi clorofilliana ecc.
- mesoelementi: Cloro (Cl), Zolfo (S), Calcio (Ca), Magnesio (Mg), utilizzati dalle piante in media quantità.
Scelta del concime: informazioni riportate sulla confezione

E’ importantissimo controllare le etichette delle confezioni di concime prima di acquistarne una, in modo da capire se la composizione chimica di quello specifico prodotto è utile alla nostra pianta oppure no. Per le piante in vaso, il concime dovrà essere ricco in Azoto, di Ossido di Magnesio e di microelementi. Inoltre, non dovrà mancare un terreno ricco di sali minerali: si tratta di una tipologia di terreno che richiede annaffiature non troppo ravvicinate fra loro e consente di essere lavorato con più facilità perché più leggero. Anche la somministrazione del concime in vaso, in questo modo, risulterà più efficace.
Naturalmente, ogni vegetale ha le sue esigenze specifiche, con un bisogno di elementi nutritivi consoni alla sua vita biologica. In generale, si può dire che le piante in vaso hanno bisogno principalmente di:
- azoto – serve per sviluppare il verde della pianta. Risulta molto utile alle piante sempre verdi, come il ficus. Per questa tipologia di piante, il concime dovrà essere ad alto contenuto di azoto;
- potassio – indispensabile per piante fruttifere: consentirà loro di produrre frutti in numero maggiore, più succosi e, soprattutto, sani. Si tratta, dunque, del concime perfetto per le piantine da vaso, ma anche per quelle coltivate in orto.
- fosforo – è l’elemento che serve principalmente alla fioritura, stimolando la produzione dei boccioli. Se avete gerani, margherite e altre piante fiorite sul balcone, scegliete un fertilizzante con un buon quantitativo di questo elemento per ottenere fioriture più durevoli e abbondanti, con petali dai colori più vividi e intensi.
Per altri dettagli importanti e per scoprire come e quando trattare le nostre piante con un fertilizzante ad hoc, vi suggeriamo un approfondimento dedicato specificamente alla concimazione. Per conoscere le tempistiche giuste per intervenire, poi, ecco un articolo dedicato ai momenti migliori per usare il fertilizzante.
Concime per le piante da balcone: foto e immagini
Con queste informazioni, curare le piante che coltiviamo sul balcone di casa sarà più semplice e, soprattutto, ci darà grandi soddisfazioni. Ecco una galleria fotografica che illustra varie metodologie di somministrazione del concime.