Superbonus: riparte la cessione del credito, ma quali banche sono pronte ad acquistare?
Crediti Superbonus, quali banche acquistano davvero i crediti edilizi nel 2023? Già da mesi si parla di risolvere il nodo crediti bloccati con l’aiuto delle banche pronte a riaprire all’acquisto della cessione del credito. Ad oggi, quali sono gli istituti bancari che hanno rispettato le promesse? Scopriamo le ultime novità.

Sono mesi che si susseguono annunci di banche che anticipano di voler riaprire alla cessione dei crediti e degli sconti in fattura. Ma quali istituti accettano oggi la cessione del credito? Come risaputo, lo stop del Governo alla possibilità di cedere il credito d’imposta o di ottenere lo sconto in fattura su tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia, ha scatenato non poche polemiche.
I contribuenti e le imprese si sono ritrovati a dover fronteggiare un blocco improvviso e si è spenta sul nascere l’esperienza da poco avviata da alcuni enti pubblici di acquistare i crediti incagliati. Per i nuovi interventi edilizi è rimasta la strada della detrazione d’imposta. Ovviamente, dietro al blocco si celano ragioni legate all’impatto sul debito pubblico e per risolvere questa situazione, sono stati lanciati diversi appelli alle banche. Ad oggi, chi ha già avviato un’azione di sistema per coprire il “bucone” creatosi e chi sta per partire?
Cessione del credito: le banche che riaprono davvero

Ad oggi, i contribuenti hanno la possibilità di cedere i crediti con la Banca Intesa che ha adottato il sistema della ri-cessione. L ‘iniziativa aiuta imprese e non solo a liberare spazio fiscale in modo da poter acquistare nuovi crediti e quindi accettare nuove pratiche di cessione. Con una capienza fiscale maggiore, è possibile dare il via a nuove pratiche di cessione. Anche Poste Italiane aveva annunciato la riapertura dei termini per acquisire i crediti incagliati; di fatto, sia Poste che Credit Agricole hanno riaperto alla cessione e i clienti potranno a breve riprendere a scontare i crediti nel pieno rispetto del DL.
Nel frattempo, manca ormai poco per la piattaforma di Enel X che sarà operativa a settembre.
La cessione dei crediti d’imposta ed il contributo sotto forma di sconto in fattura permettono, a fronte di un intervento di riqualificazione energetica e/o di messa in sicurezza sismica, di ridurre, ed in alcuni casi azzerare, la spesa da sostenere per l’esecuzione degli interventi
si legge sul sito. La piattaforma è quella lanciata lo scorso 27 marzo dal ceo di Enel X, Francesco Venturini. Si tratta di una società veicolo che ha il compito di liberare la capienza fiscale delle banche, acquisendo i crediti. Questi verranno trasferiti a soggetti terzi interessati a rilevare i bonus in prossimità delle scadenze fiscali.
Superbonus, 30 miliardi di crediti incagliati
Nel frattempo, i crediti del Superbonus ancora incagliati stanno crescendo e superano i 30 miliardi. In base alle stime diffuse dall’Ance, sul territorio sono circa 180.000 gli interventi bloccati (tra villette unifamiliari e condomini). Si tratta di un buco enorme aggravatosi notevolmente negli ultimi 4 mesi, anche perché la piattaforma per l’acquisto dei crediti non riesce ancora a decollare.
Proroga di almeno 6 mesi delle operazioni di 110% in corso, in modo da dare il tempo agli operatori di concludere gli interventi iniziati
è la richiesta avanzata dall’associazione dei costruttori.