Pulizie condominiali: è legale pagarle in questo caso?
Pulizie condominiali, quali sono le regole da rispettare e come avviene la ripartizione delle spese? Come si divide la pulizia delle scale in condominio? È obbligatorio assumere un’impresa di pulizie? Facciamo chiarezza sull’argomento e diamo un’occhiata al regolamento condominiale.

Per far sì che il proprio condominio sia pulito, le pulizie condominiali costanti sono fondamentali e comprendono l’attività di igienizzazione di tutti gli spazi comuni dello stabile, dal lavaggio dei pavimenti e delle scale, la pulizia delle finestre e dei davanzali, compreso i cortili interni e l’ascensore.
Le pulizie condominiali sono spesso motivo di litigio tra condomini che a volte non riescono ad accordarsi sulla scelta dell’impresa di pulizie. C’è chi poi predilige il risparmio e preferisce optare per le pulizie fai da te, senza valutare che è un lavoro duro e faticoso.
Conoscere la normativa che regola le pulizie condominiali può sicuramente aiutare a fare chiarezza e serve ad evitare incomprensioni e litigi con gli altri inquilini dell’edificio. Non ci resta che analizzare il Codice Civile e il regolamento condominiale che contiene tutte le norme relative all’uso dei beni comuni, ai diritti e agli obblighi dei condomini.
Guida alle pulizie condominiali: regole da seguire

L’articolo 1117 del Codice Civile stabilisce le parti comuni dell’edificio come il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e le facciate. Le parti comuni vengono utilizzate da tutti i condomini che dovranno provvedere alla pulizia e manutenzione delle scale.
A tal proposito, bisogna prendere in esame l’articolo 1123 del Codice Civile che regola la ripartizione delle spese.
Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio, per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione. Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne. Qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità.
Dunque, le spese condominiali devono essere adeguatamente ripartite tra tutti i condomini che devono partecipare alla conservazione e decenza degli spazi. Ma chi ha il compito di scegliere l’impresa di pulizie? Di solito, l’incarico di individuare la ditta spetta all’amministratore di condominio che ha la facoltà di stipulare il contratto in autonomia. Se invece, l’edificio ha meno di 8 unità immobiliari e non sussiste l’obbligo dell’amministratore, bisognerà trovare l’unanimità circa la ripartizione della spesa per la pulizia delle scale.
Cosa fare se un condomino non paga
Cosa succede se un condomino di rifiuta di pagare le spese relative alla pulizia delle scale condominiali? La legge a riguardo è molto chiara. L’amministratore dovrà attivarsi per il recupero del credito inviando un primo sollecito e successivamente, la messa in mora. Inoltre, può ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo. In caso di mora nel pagamento dei contributi che si sia protratta per un semestre, l’amministratore può sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato.