Ecologia e rifiuti: ecco Crush Cocoa, la carta riciclata dal cacao
Dalla passione del cioccolato può derivare un aiuto concreto all’ambiente: ecco come produrre carta dagli scarti della lavorazione del cacao per ridurre i rifiuti e risparmiare alberi.

Chiamato anche cibo degli dei, il cioccolato è la passione dell’umanità. I dati parlano da soli: nel mondo ogni anno si spendono oltre 100 miliardi di dollari in prodotti con questo ingrediente. Sorprendentemente, non è né la Svizzera, né l’Italia il Paese più goloso che farebbe anche il bagno nella cioccolata.
Si tratta dell’Estonia, con il “record” di 7 kg di cioccolato pro capite all’anno. A parte i cioccolatini che si regalano per occasioni speciali, come ad esempio San Valentino, ci sono tante ricette golose da poter fare in casa con questo ingrediente.
Provate la nostra ricetta dei biscotti al cioccolato fondente a prova di errore, vedrete quanto sono semplici e golosi! Ma se vi dicessero che questa sorta di prelibatezza è usata anche per produrre carta, ci credereste? E invece è tutto vero, grazie a Crush Cocoa.
Crush Cocoa, come creare la carta dal riciclo del cioccolato

Il progetto è nato da una idea di Favini, leader nella produzione di carta che si è sempre battuto per la sostenibilità e la diminuzione dell’impatto ambientale, anche nell’ambito della tipografia.
Ha pensato bene di utilizzare i rifiuti della lavorazione del cioccolato, ovvero il riciclo dei gusci dei semi di cacao. Ecco come è nata Crush Cocoa. Nel processo della lavorazione del cacao, precisamente nella fase di tostatura e sgusciatura delle fave, la buccia protettiva verrà separata. Essa diventa scarto di lavorazione proveniente dal guscio.
Ma perché produrre Crush Cocoa e non usare carta riciclata o altre materie prime? Perché secondo gli esperti, la carta al cacao ha un aspetto unico, sia al tatto sia alla vista.
Si adatta perfettamente a tutti i progetti di packaging e anche editoriali, inoltre può essere usata per creare quaderni. Per questo, potrebbe trovare posto in tipografia.
Il processo per produrla è anche green: usando la buccia della fava di cacao micronizzata, si sostituisce la cellulosa vergine fino al 15%. Risultato: meno alberi abbattuti e carta di alta qualità, usando una sorta di economia circolare visto che un prodotto a fine vita è stato riciclato per un nuovo processo produttivo e totalmente biodegradabile.
Perché è importante riciclare i rifiuti del cacao
Insomma, Crush Cocoa non è solo una idea simpatica per abbattere gli sprechi e salvaguardare l’ambiente riciclando, bensì cercare di sfruttare tutti gli elementi di una lavorazione.
Si fa presente che per produrre il cioccolato si parte da una pianta tropicale chiamata Theobroma cacao, precisamente dai semi, le fave estratte dal guscio e fatte fermentare per poi essiccarle e tostarle.
La granella ottenuta viene trasformata in pasta morbida e aggiunta con zucchero, burro di cacao ed eventuali aromi per ottenere la tavoletta di cioccolato. Capite bene che ci saranno tanti scarti da dover smaltire.
Pertanto, oltre al progetto Crush Cocoa, già l’industria alimentare riutilizza elementi di scarto per degli infusi antiossidanti. Ma in Costa d’Avorio è presente un impianto a biomassa per generare elettricità dagli scarti della lavorazione del cacao, oltre ad essere impiegati nei campi per creare un compost fertilizzante.
I gusci di cacao sono ottimi per creare sapone. Altri sottoprodotti invece sono destinati alla combustione o all’agricoltura. Inoltre, il riciclo degli scarti della lavorazione del cacao offrirebbe opportunità ai Paesi produttori con una economia equo solidale e soprattutto sostenibile.