Chiudere il balcone o terrazzo senza permessi: scopri come puoi farlo

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

È possibile chiudere il balcone o il terrazzo senza permessi? È necessario chiedere le autorizzazioni comunali per installare vetrate che chiudano balconi e verande? Quando una veranda su un balcone risulta abusiva? Vediamo cosa dice la legge a riguardo.

Veranda
Photo by Uesiba – shutterstock

Molti dei balconi o terrazzi delle nostre case non sono ben sfruttati e sorge la necessità di guadagnare spazio interno cercando di chiuderli. Il balcone è uno spazio importante e una condizione indispensabile per molte persone; dà la possibilità di godersi un piccolo spazio all’aperto, ma serve solo per appoggiarsi.

La mancanza di tempo, interesse o cura, può trasformare il vostro spazio esterno in uno spazio inutilizzato. Le piccole dimensioni, l’accumulo di oggetti, le intemperie, tracce di vegetazione o sporcizia derivanti dal traffico, problemi acustici o di altra natura richiedono attenzioni che spesso non vanno a compensare i benefici.

Pertanto, puoi considerare la possibilità di chiudere questo spazio esterno. Ma è possibile intervenire senza permessi o autorizzazioni? Vediamo in quali casi è possibile.

Chiudere il balcone senza permessi è possibile

Veranda
Photo by Olga Sapegina – shutterstock

In passato, un condomino doveva richiedere il permesso dal comune per poter installare vetrate su balconi e terrazzi e non sempre si otteneva il via libera per procedere con i lavori. Oggi la situazione è cambiata grazie al Decreto Aiuti bis che ha modificato la destinazione di queste strutture ricomprendendole nei lavori di edilizia libera.

Dunque, per chiudere un balcone o terrazzo non è necessario richiedere particolari autorizzazioni o certificazioni. Si tratta di un procedimento sicuramente più rapido grazie alle nuove regole sulle vetrate panoramiche a risparmio energetico (Vepa) introdotte con la legge 142/2022.

Le vetrate panoramiche VEPA sono amovibili, totalmente trasparenti e assolvono a funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche.

Tali strutture devono favorire una naturale micro-aerazione che consenta la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche

si legge nella norma.

Inoltre, i balconi non dovranno configurare spazi stabilmente chiusi e non potranno generare nuova volumetria nello stabile né comportare il cambio di destinazione d’uso dell’immobile.

Quando la veranda sul balcone è abusiva?

Una veranda creata su un balcone risulta abusiva quando non si tratta di un’opera dalle dimensioni modeste e viene a crearsi un vano autonomamente realizzabile. Infatti, per la realizzazione di una veranda su un balcone che crea un nuovo locale utilizzabile autonomamente, bisogna richiedere il permesso per costruire, necessario per tutti gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio con incremento delle superfici e dei volumi.

Ricordiamo che realizzare una veranda abusiva comporta sanzioni amministrative e penali. Come sanzione, si rischia una multa che va dai 10.328 € ai 103.290 €, senza contare che si rischiano anche due anni di carcere. La situazione si aggrava ulteriormente se la veranda è stata costruita in una zona sismica.